AssoAmbiente

Circolari

143/2017/CS

Lo scorso 27 giugno si è tenuto, presso il Ministero dell’Ambiente, un seminario sulla gestione dei RAEE, organizzato per conto della Commissione Europea da Deloitte Sustainability e BiPRO GmbH, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente italiano (v. programma allegato).

Il seminario si inserisce nel quadro di un progetto denominato “WEEE compliance promotion exercise”, che ha lo scopo di individuare le sfide correnti e gli esempi di buone pratiche riguardo la gestione dei RAEE nei Paesi membri, nonchè favorire lo scambio di informazioni e di opinioni tra i vari Paesi.

Tale progetto prevede le seguenti fasi:

  1. Sviluppo di un set di criteri per monitorare la gestione dei RAEE in tutti i Paesi EU-28 (completato);
  2. Monitoraggio delle pratiche di gestione dei RAEE attraverso i criteri elaborati ed individuazione di 8 Paesi (tra cui l’Italia) in cui tenere seminari mirati rivolti ad esperti;
  3. Elaborazione di un factsheet con informazioni sulla gestione dei RAEE in tutti gli Stati membri (bozza completata);
  4. Organizzazione degli otto seminari nonchè preparazione di una relazione sui risultati riguardo politiche, buone pratiche e proposte di miglioramento;
  5. Preparazione di un workshop finale, da tenersi a Bruxelles nel mese di ottobre 2017, per presentare i risultati del progetto e per discutere le proposte per promuovere la compliance degli Stati membri rispetto ai requisiti della direttiva RAEE.

Al seminario italiano hanno partecipato, oltre agli organizzatori, i rappresentanti del Comitato di Vigilanza e Controllo, del MiSE, dell’ISPRA, del CdC RAEE, dei Sistemi collettivi, di ECOCERVED e di ASSORAEE.

Per conto dell’Associazione è intervenuto il Presidente Giuseppe Piardi che, nella sua presentazione, ha in particolare messo in evidenza i seguenti aspetti:

  • Gli standard qualitativi che gli impianti italiani ed il sistema RAEE, coordinato dal CdC, hanno progressivamente adottato per il B2C;
  • Il ruolo degli standard rispetto alla nuova normativa “all-actors” e le necessità di adeguare gli standard B2B e B2C;
  • La funzione degli impianti nel contesto dell’Economia Circolare e i gap normativi: end-of-waste, export e classificazione rifiuti;
  • La competizione sul mercato, gli standard qualitativi e la concorrenza tra i diversi player “di mercato".

Nel corso del dibattito che si è svolto si è messa in luce la necessità di conciliare i meccanismi di mercato con i requisiti di qualità del trattamento richiesti dalla direttiva e dagli standard europei, l’esigenza di una maggiore accuratezza e controllo sui dati (grazie all’incrocio tra quelli del Registro e quelli dei Consorzi, nonché dei dati MUD con quelli rilevati dal CdC), di assicurare regole comuni per i Sistemi collettivi, nonché quella di limitare, attraverso adeguate ispezioni, il fenomeno dei free riders.

Il Ministero inoltre ha annunciato che lo Statuto tipo dei Consorzi è in fase di chiusura, mentre in fase avanzata è la bozza di decreto sull’applicazione alla gestione dei RAEE delle procedure semplificate. Poi, per quanto riguarda il tema delle ispezioni, il Comitato di vigilanza partirà a breve, grazie ad un accordo siglato con l’ISPRA e la Guardia di Finanza, con le prime 30 ispezioni previste dal Piano.

Riportiamo in allegato, per quanti interessati, le presentazioni illustrate dai vari relatori, tra cui ASSORAEE, nonché il factsheet elaborato dalla Deloitte sulla situazione italiana.

» 20.07.2017
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