AssoAmbiente

Circolari

022/2018/CS

La Commissione europea, lo scorso 16 gennaio 2018, ha pubblicato un Report sulle Critical Raw Materials (CRM) e l’economia circolare.

Sul tema delle materie prime più critiche (CRM) l’Unione europea ha da tempo istituito un gruppo di lavoro che rilascia periodicamente un report: nel 2010 il rapporto includeva 14 materie prime ritenute essenziali (antimonio, gallio, magnesio, tantalio, berillio, germanio, niobio, tungsteno, cobalto, grafite, platino, fluorite, indio e terre rare). La lista con il passare degli anni si sta allungando (già nel 2014 la lista delle materie prime essenziali comprendeva 20 voci). I criteri adottati in una specifica Linea Guida per definire una materia prima critica sono essenzialmente due: l’importanza economica ed il rischio di approvvigionamento.

Il Report attuale è stato prodotto dalla Commissione nell'ambito del Piano d'Azione sull'Economia Circolare al fine di garantire un approccio coerente ed efficace sulla questione delle CRM (che rientrano tra le sue priorità politiche), fornire dati ufficiali e riconosciuti, promuovere le migliori pratiche che vengono attuate e identificare le possibili azioni per contrastare le criticità riscontrate.

Il Report (vd. allegato parte 1), dopo un introduzione generale per illustrare la questione delle CRM e dell’Economia Circolare, fornisce un quadro delle norme che interessano le CRM (es. direttiva quadro sui rifiuti) e degli strumenti di finanziamento (es. Horizon 2020) che possono essere utilizzati per migliorarne la gestione. Passa poi ad illustrare gli attori chiave nonché i progetti sulle CRM avviati in Europa. Il Report (vd. allegato parte 2 e parte 3) prosegue con una panoramica delle varie fonti consultate per i dati sulle CRM nonché dei processi di monitoraggio. Prima delle conclusioni, il Report passa in rassegna i settori chiavi, sia dal lato dell’offerta che della domanda, per le CRM riportando per ognuno i dati in possesso, le politiche a livello europeo esistenti, le migliori pratiche attuate e le possibili azioni future. I settori chiave esplorati sono:

  • Minerario;
  • Discariche;
  • Apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  • Batterie;
  • Automotive;
  • Energie rinnovabili;
  • Industria della difesa;
  • Industria chimica e fertilizzanti.

In particolare, per quanto riguarda le apparecchiature elettriche ed elettroniche, in considerazione del largo uso che il settore fa delle CRM e delle rilevanti quantità di conseguenza recuperabili, la Commissione si propone, nell’ambito della revisione della direttiva sull’Ecodesign, di predisporre una serie di studi che illustrino le migliori modalità di progettazione per garantire un recupero semplice e completo delle CRM dai RAEE trattati. Inoltre, sta valutando la possibilità di avviare un monitoraggio con tecnologia satellitare per prevenire i traffici illeciti dei rifiuti elettronici.

Nel rimandare ai documenti allegati alla presente (disponibili solo in inglese) per ulteriori approfondimenti, rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 22.01.2018
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