AssoAmbiente

Circolari

117/2017/TO

Pubblicato in G.U. n. 117 del 22 maggio 2017 il decreto MATTM su “Criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati”.

Il decreto – che segue a diversi confronti sul tema tra lo stesso MATTM con FISE Assoambiente, FISE UNIRE, Utilitalia e ANCI - ha recepito parte dei diversi contributi degli stakeholders e si pone comeprimo passo per portare ad una applicazione del principio “chi inquina paga” ed una corretta imputazione dei costi.

Con il decreto, il MATTM ha inteso attuare quanto disposto all’art. 1, comma 667, della Legge 147/2013 e cioè fornire alle amministrazioni locali criteri uniformi (su base nazionale) per la costruzione di una tariffa rifiuti corrispettiva, il cui importo sia commisurato al servizio reso con obiettivo ultimo di superare eventuali differenze territoriali, nonché diffondere il metodo tariffario.

Nel merito del provvedimento, la misurazione dei rifiuti (alla base della corrispettività della tariffa) concorrerà a determinare la sola parte variabile della tariffa, rimanendo la parte fissa disciplinata dal D.P.R. n.158 del 1999.

Presupposti fondamentali per la misurazione della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico sono l’adozione di sistemi di identificazione delle utenze mediante l’assegnazione di un codice personale (identificabile anche attraverso il codice fiscale) da trattare nel rispetto della normativa sulla privacy, nonché l’adozione di sistemi informatici di rilevazione e gestione dei dati che permettano di associare il contenitore, il sacco o il conferimento a un singolo utente o a un utente aggregato, registrare il numero dei conferimenti e misurare attraverso sistemi di pesatura diretta o indiretta le quantità conferite.

Per la realizzazione del sistema è necessario che venga misurato almeno il peso o il volume della quantità di rifiuto urbano residuo (RUR) – ovvero il rifiuto residuale dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati (EER 200301) – conferito da ciascuna utenza al servizio pubblico di gestione dei rifiuti. A questa misurazione i comuni possono (non devono) affiancare quella di altre frazioni o flussi di rifiuto oggetto di raccolta differenziata, compresi i conferimenti effettuati dagli utenti presso i centri di raccolta. Sebbene vi sia il rischio che, in caso di esclusione della misurazione di frazioni differenziate diverse dal RUR, potrebbero verificarsi fenomeni di “inquinamento” delle frazioni differenziate con rifiuti di altra natura per sottrarli appunto alla misurazione puntuale (con un trattamento economico di favore), l’efficacia del sistema dovrebbe comunque manifestarsi quando l’ammontare pagato dai cittadini che producono più RUR è sì più elevato (in modo da incoraggiare cambiamenti nel proprio comportamento nell’impegno verso la raccolta differenziata), ma non a tal punto da incoraggiare smaltimenti illegali.

Sempre nel merito, la misurazione potrà essere “diretta” (peso) o “indiretta” (volume sulla base dei contenitori utilizzati) e potrà avvenire alternativamente (ma anche in compresenza): a bordo dell’automezzo, tramite un dispositivo in dotazione all’operatore della raccolta, potrà essere integrata nel contenitore stesso o avvenire in un centro di raccolta comunale. Ogni sistema di misurazione ha un metodo di calcolo e vengono stabiliti anche i criteri per determinare i conferimenti nel caso di utenze aggregate, sia domestiche che non domestiche (artt. 7 e 8), sebbene, si evidenzia, in questi casi vi sono numerosi elementi presuntivi nel calcolo della tariffa.

Per quanto riguarda i “sistemi di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio” (art. 1, comma 667, secondo periodo, della Legge 147/2013) il decreto chiarisce che sono integrativi rispetto a criteri per la misurazione puntuale: “in fase di definizione della parte variabile della tariffa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, il comune può adottare criteri di ripartizione dei costi commisurati alla qualità del servizio reso alla singola utenza, o al numero dei servizi messi a disposizione della medesima, anche quando questa non li utilizzi.

Il secondo comma dell’art. 9 del decreto prevede infine che “le frazioni avviate al riciclaggio devono dare luogo a correttivi ai criteri di ripartizione dei costi. In tali casi, l’utenza per la quale e’ stato svolto il servizio di ritiro viene identificata, ossia viene registrato il numero dei conferimenti ai centri comunali di raccolta, di frazioni di rifiuto avviate al riciclaggio”. Quest’ultimo riferimento, di rilievo, crea un ulteriore legame tra un comportamento virtuoso e il pagamento di una tariffa più bassa.

Il decreto entrerà in vigore il 6 giugno 2017, ma lascia ai Comuni che già utilizzano un sistema di misurazione puntuale 24 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove prescrizioni.

Nel rimandare alla decreto in oggetto - in allegato alla presente - per ogni opportuno approfondimento, restiamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 24.05.2017
Documenti allegati

Recenti

19 Novembre 2025
2025/424/SAEC-EUR/FA
Circular Economy Act – Questionario Commissione per FEAD
Leggi di +
18 Novembre 2025
2025/423/SAEC-NOT/LE
RENTRi – Pubblicazione FAQ su gestione FIR digitale e nuove funzionalità piattaforma
Leggi di +
18 Novembre 2025
2025/422/SAEC-ALB/LE
ALBO GESTORI AMBIENTALI – nuove funzionalità per la consultazione della disciplina Albo e implementazione sistema AGEST
Leggi di +
18 Novembre 2025
2025/421/SAEC-NOT/CS
Cronoprogramma nazionale su Strategia nazionale economia circolare
Leggi di +
18 Novembre 2025
2025/420/SAEC-FIN/CS
Tassonomia ambientale – Consultazione per revisione criteri
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL