La Commissione europea (DG Ambiente) ha pubblicato lo “Study to assess theimplementation by the EU MemberStates of certain provisions ofDirective 1999/31/EC on thelandfill of waste"al fine di verificare la situazione in 28 Paesi UE in relazione al conferimento in discarica dei rifiuti urbani non trattati.
Lo studio è organizzato in tre capitoli:
I risultati dello studio hanno evidenziato come la maggior parte degli Stati membri abbiano correttamente recepito le disposizioni relative al pre-trattamento, così come stabilito nella direttiva 1999/31/EC sulle discariche di rifiuti. Tuttavia, in quasi tutti gli Stati membri, mancano specifiche disposizioni normative che prevedano l'obbligo dell'opzione di pre-trattamento più appropriata oppure indicazioni su quale tipologia di pre-trattamento debba essere applicata in differenti condizioni. Allo stesso modo, la selezione dei flussi di rifiuti nonché la stabilizzazione della frazione organica, generalmente non vengono previste dalle disposizioni legislative dei singoli Stati.
Nello studio si evidenzia che, comunque, la conformità può essere raggiunta, e in alcuni casi questo avviene attraverso una combinazione di norme giuridiche (es. applicazione della raccolta differenziata o divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti organici) e la pianificazione della gestione dei rifiuti (es. elevati livelli di incenerimento).
In conclusione, lo studio individua significativi problemi di conformità in tutti gli Stati membri, tra cui l’impropria adozione delle disposizioni di pre-trattamento, il persistente ricorso allo smaltimento in discarica di significative quantità di rifiuti urbani non trattati e l'inadeguatezza dei sistemi di raccolta differenziata. Viene inoltre evidenziato che delle 82 discariche visitate dagli autori dello studio (Milieu – Ricardo), solamente un quarto (circa 21) è stato trovato conforme ai requisiti di pre-trattamento previsti.
Siamo infine ad informare che la Commissione europea, in considerazione dei rilevanti problemi di conformità riscontrati nei vari Stati membri, ha organizzato, lo scorso 30 giugno, un incontro con i rappresentanti degli Stati membri per discutere su come affrontare nel modo più appropriato le criticità riportate nello studio e legate alla errata applicazione dei requisiti di pre-trattamento. Gli Stati membri pertanto potranno inviare i loro commenti e osservazioni sui contenuti del lavoro entro i primi giorni del prossimo mese di settembre. Una volta ricevuti e valutati i commenti degli Stati membri, la Commissione europea deciderà se aprire o meno la discussione anche ad altri stakeholders.
Nel riservarci di tenerVi informati sugli eventuali sviluppi, rimandiamo al testo dello Studio, in allegato alla presente in lingua inglese, per ulteriori approfondimenti.