Il Consiglio di Stato ha chiesto chiarimenti alla Corte di Giustizia europea sulle modalità di valutazione dei quantitativi di sostanze pericolose presenti in un impianto, al fine di stabilirne l'assoggettabilità o meno alla disciplina Seveso.
Questo nell’ambito di un giudizio avente ad oggetto un provvedimento con cui il Comitato tecnico regionale delle Marche ha diffidato il titolare di un impianto di trattamento di rifiuti liquidi, già autorizzato con AIA, a presentare la notifica e il rapporto di sicurezza "Seveso".
In particolare il CdS ha formulato due questioni interpretative della direttiva 2012/18/UE in materia di pericolo di incidenti rilevanti connessi con la presenza di sostanze pericolose.
Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/099/SAEC-GIU/CS del 10.04.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.