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ASSOAMBIENTE 18 ottobre 2024

ASSOAMBIENTE 18 ottobre 2024 {related_entries id="fotogallery_allegata"}

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Pubblicato DL Ambiente – modifiche su VIA, Albo Gestori, responsabile tecnico e siti orfani

Pubblicato DL Ambiente – modifiche su VIA, Albo Gestori, responsabile tecnico e siti orfani

Il DL “Ambiente” in vigore da oggi 18 ottobre 2024 contiene disposizioni che, tra l’altro, intervengono sulla disciplina di verifica di assoggettabilità a VIA, sulla composizione dell’Albo Gestori Ambientali, sulla disciplina del Responsabile tecnico che da oggi consente al legale rappresentante dell'impresa di assumere la qualifica di RT per l'impresa medesima a condizione che sia stato legale rappresentante e abbia svolto il ruolo di responsabile tecnico per almeno 5 anni consecutivi nella stessa impresa e gli interventi previsti dal Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/271/SAEC-NOT/CS del 18.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/271/SAEC-NOT/CS

2024/271/SAEC-NOT/CS

Pubblicato il DL 17 ottobre 2024, n. 153 recante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifica di siti contaminati e dissesto idrogeologico” (GU n. 244 del 17 ottobre 2024). 

Il provvedimento si compone di 12 articoli e, tra le novità di maggior interesse per il settore rappresentato, si segnalano le disposizioni che intervengono sul D.lgs. n. 152/2006 e interessano, in particolare, la verifica di assoggettabilità a VIA, la composizione dell’Albo Gestori Ambientali e la disciplina del Responsabile tecnico e gli interventi previsti dal Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani. 

Più nello specifico:

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A VIA 

L’art. 1 “Disposizioni urgenti in materia di valutazioni e autorizzazioni ambientali”, al comma 1, lett. b) contiene:

  • 1.  punto 2: sostituzione del comma 6 e introduzione di un nuovo comma 6-bis all’art. 19 del D.lgs. n. 152/2006
    Le modifiche introdotte ridisegnano parzialmente il procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening). Con la sostituzione dell’attuale comma 6 e l’introduzione di un nuovo comma 6-bis, si prevede rispettivamente:
    *    nuova comma 6: scaduti i termini per le osservazioni del pubblico l'Autorità competente entro 15 giorni può chiedere al proponente chiarimenti e integrazioni finalizzati alla non sottoposizione del progetto a VIA. Il proponente deve fornirli entro 30 giorni. La mancata risposta produce come effetto il respingimento della domanda e l'archiviazione del procedimento;
    *   nuovo comma 6-bis: l’aumento dei tempi di chiusura del procedimento. Rispetto agli attuali 45 giorni, il provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA è adottato decorsi 60 giorni dalla chiusura della consultazione del pubblico. Il termine è di 45 giorni se sono stati chiesti i chiarimenti di cui al precedente comma 6. In casi eccezionali, come già prevede la disciplina ci può essere una proroga di massimo 20 giorni per il rilascio del provvedimento finale.
  • 2.  punto 4: modifica al comma 10 dell’art. 19 del D.lgs. n. 152/2006 
    La disposizione introduce una novità rispetto alla disciplina attuale fissando la durata del provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA attualmente non specificata. Viene stabilito che, analogamente a quanto già previsto per il provvedimento di Via, anche quello di verifica di assoggettabilità a Via ha l'efficacia indicata nel provvedimento, comunque non inferiore a 5 anni.  
     

ALBO GESTORI AMBIENTALI e RESPONSABILE TECNICO e MANUTENZIONE VERDE

L’art. 4 “Ulteriori disposizioni urgenti per l’economia circolare” contiene, tra l’altro:

  • comma 2, lett. a) la modifica dell’art. 212 del D.lgs. n. 152/2006 prevedendo:
    *   punti 1 e 2 l’aumento di due unità della composizione del Comitato Nazionale dell'Albo gestori ambientali e stabilendo che di questi uno sarà riservato alle organizzazioni rappresentative della categoria degli autotrasporti e uno a quelle dei gestori dei rifiuti;
    *   punto 3 la modifica della disciplina del Responsabile Tecnico (RT) stabilendo che il legale rappresentante dell'impresa può assumere la qualifica di RT per l'impresa medesima a condizione che sia stato legale rappresentante e abbia svolto il ruolo di responsabile tecnico per almeno 5 anni consecutivi nella stessa impresa.
  • comma 2 lett. b) l’inserimento, tra le attività che producono rifiuti assimilati per legge ai rifiuti urbani, indicate nell'allegato L-quinquies alla Parte IV del D.lgs. n. 152/2006, quelle "di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e privato".
     

GESTIONE CIRCOLARE RIFIUTI DELL'AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE GENOVA

L’Art. 5 “Misure urgenti per la promozione di politiche di sostenibilità ed economia circolare nell’ambito della realizzazione degli interventi infrastrutturali” prevede che il Commissario straordinario con apposito decreto adotta il Piano per la gestione integrata e circolare dei rifiuti e materiali che ne garantisca il miglior utilizzo, limitando conferimento in discarica.

BONIFICA

L’art. 6 “Misure urgenti in materia di bonifiche” prevede che, per quanto riguarda gli interventi previsti dal Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani che:

  • il piano di caratterizzazione è concordato con l’ARPA che si pronuncia entro trenta giorni dalla richiesta del proponente, eventualmente stabilendo particolari prescrizioni. In caso di mancata pronuncia nei termini nei tempi richiamati da parte dell’ARPA, il piano di caratterizzazione è concordato con l’ISPRA che si pronuncia entro e non oltre i quindici giorni successivi su segnalazione del proponente;
  • i risultati delle indagini di caratterizzazione, dell’analisi di rischio sanitario ambientale sito-specifica, ove occorrente, nonché il progetto degli interventi possono essere approvati congiuntamente dall’autorità competente.

Infine il provvedimento interviene anche in materia di dissesto idrogeologico e disposizioni per le funzionalità delle pubbliche amministrazioni operanti nei settori dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Si rimanda a successive comunicazioni per l’aggiornamento in merito anche all’iter di conversione del decreto legge, che si riporta in allegato alla presente per ulteriori dettagli.

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Sentenza Corte di Cassazione su classificazione rifiuti tessili

Sentenza Corte di Cassazione su classificazione rifiuti tessili

La Corte di Cassazione ha stabilito che i capi di abbigliamento usati e poi dismessi non possono essere qualificati come sottoprodotti in quanto non derivano da un processo di produzione ma da un processo di consumo. 

Questo nell’ambito di un ricorso contro un sequestro di materiali tessili e abiti che non sono state qualificate come rifiuti ma come materie prime secondarie o sottoprodotti.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/270/SAEC-GIU/CS del 18.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/270/SAEC-GIU/CS

2024/270/SAEC-GIU/CS

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35000 del 19 settembre 2024, ha stabilito che i capi di abbigliamento usati e poi dismessi non possono essere qualificati come sottoprodotti in quanto non derivano da un processo di produzione ma da un processo di consumo. Questo nell’ambito di un ricorso contro un sequestro di materiali tessili e abiti che non sono stati qualificati come rifiuti ma come materie prime secondarie o sottoprodotti.

A supporto della sua posizione la Suprema Corte ha evidenziato il fatto che gli abiti usati non sono neanche richiamati fra i criteri indicativi per dimostrare la qualifica come sottoprodotto dei residui di produzione, approvati con Dm 264/2016, regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti. Inoltre, secondo quanto espressamente stabilito dall'articolo 2 dello stesso provvedimento, detti criteri non si applicano ai "residui derivanti dall'attività di consumo".

Nella sentenza viene poi precisato che gli indumenti usati intercettati dal circuito urbano della raccolta sono invece oggetti di cui il detentore si è disfatto che quindi rientrano a pieno titolo nella definizione di rifiuto stabilita dal D.lgs. n. 152/2006. Pertanto per poter cessare di essere qualificati come rifiuti devono quindi essere sottoposti ad attività di recupero autorizzate in via ordinaria o semplificata.

Per maggiori dettagli si rimanda al testo della sentenza in allegato.

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Nuovo appuntamento Assoambiente ad Ecomondo – Evento su regolazione e costo lavoro nel settore della gestione RU

Nuovo appuntamento Assoambiente ad Ecomondo – Evento su regolazione e costo lavoro nel settore della gestione RU

In occasione del prossimo appuntamento di Ecomondo (Rimini 5-8 novembre 2024), Assoambiente ha organizzato per il giorno 6 novembre 2024 (ore 13.30- 14.15) presso il proprio stand (Pad. B3 n. 207-306) un momento di incontro e confronto sul tema “Regolazione e costo del lavoro nel settore della gestione rifiuti urbani: prospettive e CCNL”.  

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/269/SAEC-COM/PE del 18.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/269/SAEC-COM/PE

2024/269/SAEC-COM/PE

In occasione del prossimo appuntamento di Ecomondo (Rimini 5-8 novembre 2024) a cui Assoambiente sarà presente anche quest’anno con un proprio stand (Pad. B3 n. 207-306), l’Associazione ha organizzato anche un momento di incontro e confronto sul tema “Regolazione e costo del lavoro nel settore della gestione rifiuti urbani: prospettive e CCNL”.  

L’iniziativa si svolgerà il giorno 6 novembre 2024 (ore 13.30- 14.15) presso lo stand Assoambiente e sarà occasione per approfondimento sul tema e di confronto tra le opinioni dei partecipanti.

In allegato programma.

Per questioni organizzative si chiede cortesemente conferma della propria partecipazione entro il prossimo 30 ottobre 2024, inviando una email a assoambiente@assoambeinte.org.

Si rimanda alla precedente comunicazione (v. news sul sito e circolare Assoambiente n. 261/2024) per il dettaglio sulle ulteriori iniziative associative in ambito Ecomondo 2024.

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Fine rifiuto inerti, in arrivo chiarimenti dal Mase

Fine rifiuto inerti, in arrivo chiarimenti dal Mase

Il Sole 24 Ore, GreenReport, Staffetta Quotidiana, agenzia di stampa AGEEI 

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Il Presidente Testa replica a Marino sul Termovalorizzatore di Roma

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Il Foglio

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Evento a Benevento sulle regolazione ARERA

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Il Mattino, Il Sannio, Ricicla News

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Seminario su come cambia la rendicontazione di sostenibilità - 28 ottobre 2024 ore 10.00/13.00

Seminario su come cambia la rendicontazione di sostenibilità - 28 ottobre 2024 ore 10.00/13.00

TIFORMA (società di formazione e consulenza) ha organizzato un seminario (videoconferenza) di interesse per il comparto dal titolo “Come cambia la rendicontazione di sostenibilità: dalla doppia materialità ai nuovi standard europei” previsto per lunedì 28 ottobre 2024 (10:00 -13:00).

Il seminario è incentrato sulla nuova normativa relativa alla rendicontazione di sostenibilità, che sarà obbligatoria per tutte le imprese a partire dal 1° gennaio 2024, con tempistiche scaglionate di approvazione, in conformità alla Direttiva (UE) 2022/2464, recepita con D.lgs. n.  125/2024.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/268/SAEC-ARE/TO del 17.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/268/SAEC-ARE/TO

2024/268/SAEC-ARE/TO

TIFORMA (società di formazione e consulenza) ha organizzato un seminario (videoconferenza) di interesse per il comparto dal titolo “Come cambia la rendicontazione di sostenibilità: dalla doppia materialità ai nuovi standard europei” previsto per lunedì 28 ottobre 2024 (10:00 -13:00).

Il seminario è incentrato sulla nuova normativa relativa alla rendicontazione di sostenibilità, che sarà obbligatoria per tutte le imprese – quelle già soggette alla rendicontazione della DNF, le imprese di grandi dimensioni e le PMI quotate – a partire dal 1° gennaio 2024, con tempistiche scaglionate di approvazione, in conformità alla Direttiva (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD). Tale Direttiva è stata recentemente recepita in Italia dal Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125 (v. circolare Assoambiente n. 227/2024).

Il programma include anche un approfondimento sui nuovi standard unici di rendicontazione europea – gli ESRS, ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2772. Il corso è strutturato per offrire approfondimenti in merito alla struttura degli standard, alle linee guida emanate per supportare gli utilizzatori degli standard, al fine di facilitare una piena comprensione del nuovo quadro normativo.

Per informazioni e iscrizione con quote agevolate anche per gli associati ad Assoambiente è necessario rivolgersi alla Segreteria di Ti Forma ai riferimenti indicati negli allegati. 

Nel rimandare al programma dell’evento ed alla scheda di adesione, allegati alla presente, rimaniamo a disposizione per aggiornamenti e informazioni.

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Servizio rifiuti, presentato il vademecum per il contratto tipo ARERA

Servizio rifiuti, presentato il vademecum per il contratto tipo ARERA

Ricicla News

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ASSOAMBIENTE ad ECOMONDO 2024 | Gli Appuntamenti

ASSOAMBIENTE ad ECOMONDO 2024 | Gli Appuntamenti

Assoambiente anche quest’anno sarà presente con un proprio stand, Pad. B3 n. 207-306 a Ecomondo, il principale evento fieristico nazionale per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, che si terrà a Rimini nei giorni 5-8 novembre 2024.

L’Associazione, anche grazie alle sue Sezioni, in particolare Unicircular, organizza ed interviene ad alcune importanti iniziative seminariali e convegnistiche sui temi di principale interesse per il settore, tra le quali segnaliamo in particolare. 

Clicca sul titolo dell'evento per leggere il Programma e Prenotare il posto in sala. 


6 Novembre, martedì

Rifiuti tessili urbani: raccolta, riuso e riciclo. A che punto siamo? 
a cura di UNIRAU e CTS Ecomondo
Ore 10.00-13.00 - Sala Diotallevi  (Hall Sud)

Attuazione della legislazione UE - Come aumentare la circolarità nel settore dell'edilizia
a cura di EURIC, ANPAR/ASSOAMBIENTE e CTS Ecomondo
Ore 14.00-16.30 - Sala Diotallevi 2 (Hall Sud)

Il regolamento europeo sui movimenti transfrontalieri di rifiuti - le nuove modifiche operative
a cura di ASSOAMBIENTE e CTS Ecomondo
Ore 14.00-17.00 - Sala Noce (Pad. A6)


7 Novembre, mercoledi

Il nuovo regolamento di End Of Waste dei rifiuti da C&D
a cura di ANPAR/ASSOAMBIENTE e CTS Ecomondo
Ore 10.00-13.00 - Sala Agorà Fellini (Sites & Soil Restoration Area Pad. C3)

Fertilizzanti da fanghi di depurazione: produzione, qualità e applicazioni
a cura di CIC, UTILITALIA, ASSOAMBIENTE e CTS Ecomondo
Ore 10:00 - 13:00 - Agorà Augusto (Bioeconomy area, Pad. D2)

Le applicazioni del GVG per la riduzione delle vibrazioni e nell’asfalto
a cura di UNIRIGOM/ASSOAMBIENTE e CTS Ecomondo
Ore 14.00-17.00 - Sala Noce (Pad. A6)


8 Novembre, giovedì

Nel mondo dell’autodemolizione il cambiamento continua
a cura di ASSOAMBIENTE e CTS Ecomondo
Ore 10.00-12.45 - Sala Neri 1 (Hall Sud)


9 Novembre, venerdi

FORUM DELLA BUONA COMUNICAZIONE. Come raccontare la transizione ecologica
a cura di Ecomondo & FERPI, partnership con ASSOAMBIENTE
Ore 10:00 - 13:00 - Sala Neri 2 (Hall Sud)

 

Segnaliamo i seguenti eventi di particolare interesse per il settore in cui è prevista anche la presenza dell’Associazione (per il dettaglio programma cliccare sul titolo evento di interesse):

Il programma generale degli eventi Ecomondo è disponibile qui.

ASSOAMBIENTE organizzerà anche quest’anno, sulla scia del positivo riscontro registrato negli scorsi anni, i “Talk Ambiente” incontri e interviste ai protagonisti della circular economy realizzati in diretta streaming dallo studio televisivo presso il proprio stand. 

Il palinsesto definito sarà on-line qui nei prossimi giorn. 

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End of Waste dei Rifiuti da costruzione e demolizione, ANPAR:  “dal dialogo con il MASE primi chiarimenti preziosi per le imprese”

End of Waste dei Rifiuti da costruzione e demolizione, ANPAR:  “dal dialogo con il MASE primi chiarimenti preziosi per le imprese”

“Grazie all’interlocuzione continua con gli uffici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attendiamo nelle prossime settimane i primi chiarimenti sul nuovo regolamento sull’End of Waste dei rifiuti da costruzione e demolizione destinati a risolvere una parte significativa delle criticità operative evidenziate dagli operatori”.

È questo il commento di Paolo Barberi, Presidente di ANPAR, l’Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati che fa parte di Assoambiente,a meno di un mese dall’avvio della fase prevista di monitoraggio (della durata complessiva di due anni), utile alla filiera per comprendere gli effetti concreti determinati dall’entrata in vigore della nuova normativa e concordare con il Ministero eventuali correttivi e chiarimenti.

Nel corso dei primi incontri l’Associazione si è confrontata con i tecnici degli uffici del Vice Ministro Vannia Gava e del Direttore Generale Economia Circolare e Bonifiche Luca Proietti che si sono impegnati a fornire nei prossimi giorni chiarimenti risolutivi su alcuni aspetti sollevati da ANPAR e in particolare su: quali aziende abbiano l'obbligo di adeguare le loro autorizzazioni al Dm 127/2024 e non possano invece rimanere nell'ambito del "caso per caso"; la necessità di precisare cosa si intenda per rifiuti interrati e cosa si intenda con la definizione un po' sommaria di "rifiuti provenienti da siti sottoposti a bonifica" (soprattutto considerando che questi possono essere inerti e non pericolosi presenti all'interno di un perimetro molto più ampio riferito al sito di bonifica che contiene aree da bonificare e aree che non necessitano di alcun intervento); la possibilità di utilizzo dei prodotti, oltre che in conformità alla norma UNI 11531 – 1, anche ai capitolati speciali di appalto come ANAS o RFI o provincie autonome.

Non possiamo che esprimere un convinto apprezzamento per la solerzia e la velocità con cui il Ministero si è mosso per avviare un fruttuoso e continuo confronto e dialogo con il mondo delle imprese teso a migliorare e a rendere più chiara l’interpretazione della normativa, con l’obiettivo congiunto, di Governo e imprese, di fare in modo che questo Regolamento funga da volàno per la filiera del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione nel nostro Paese”, ha osservato Paolo Barberi – Presidente ANPAR.

Gli operatori degli impianti di recupero siti nel Veneto vedono in questa normativa una grande opportunità di sviluppo. Auspichiamo una sempre maggiore collaborazione ed un dialogo costruttivo tra imprenditori, stazioni appaltanti ed Istituzioni pubbliche preposte al controllo”, ha dichiarato Enzo Pelosi, delegato ANPAR di Veneto e Campania a margine del convegno sul tema organizzato da ANPAR, Studio Legale Ambientale Pelosi e IMQeAmbiente, tenutosi a Mestre negli scorsi giorni.

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Appello Assoambiente, Assorimap, Utilitalia sul riciclo meccanico

Appello Assoambiente, Assorimap, Utilitalia sul riciclo meccanico

Adn Kronos, 9 Colonne e Italpress, la Repubblica, la Stampa, Il Quotidiano di Sicilia, Ricicla News, Eco dalle Città, Waste, Alternativa Sostenibile, Canale Energia, GreenReport 

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2024/267/SA-LAV/MI

2024/267/SA-LAV/MI

Facendo seguito alle circolari nn. 147, 156, 226 del 17 maggio, 23 maggio, 11 settembre, e in particolare alla n. 229 del 12 settembre uu.ss., si aggiorna con la presente l’elenco dei sindacati aderenti alla procedura elettorale in oggetto.

Nei giorni scorsi hanno infatti inviato richiesta ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera “b” del nuovo Regolamento Elettorale 6 settembre 2024 (il punto che riguarda le associazioni sindacali non stipulanti e non firmatarie per adesione del CCNL) le seguenti organizzazioni:

  • F.I.L.A.S. – Federazione Italiana Lavoratori Ambiente e Servizi;
  • ORSA – Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base - Settore igiene ambientale;
  • SGB – Sindacato Generale di Base;
  • SUL – Sindacato Unitario Lavoratori,


che si aggiungono alle precedenti (vedi circolare n. 229/2024 citata)

  • USB – Unione sindacale di Base;
  • F.I.A.L. – Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Ambiente e Servizi;
  • F.L.I.A. – Federazione Lavoratori Igiene Ambientale e Servizi;
  • F.A.S.L. – Federazione Autonoma Servizi Lavoratori.

Eventuali aggiornamenti dell’elenco saranno tempestivamente comunicati.

***

Con l’occasione si informa che lo scorso 25 settembre UGL Igiene Ambientale ha sottoscritto per adesione il nuovo Regolamento Elettorale come modificato d’intesa con le Organizzazioni Sindacali stipulanti il 6 settembre u.s.

Si ricorda infine che, come da calendario convenuto con FP-CGIL, FIT-CISL, UIL-Trasporti, FIADEL, il 21 ottobre p.v. scade il termine per la designazione dei componenti la commissione elettorale da parte delle strutture territoriali delle OO.SS. stipulanti, da comunicare alle direzioni aziendali, nonché il deposito delle liste elettorali da parte delle stesse.

A seguire, entro il 26 ottobre, le aziende saranno chiamate a fornire alle commissioni elettorali le liste elettorali e l’elenco dei lavoratori aventi diritto al voto.

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2024/266/SA-LAV/MI

2024/266/SA-LAV/MI

In data 14 ottobre u.s.  è pervenuta la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL di categoria, in scadenza come noto al prossimo 31 dicembre.

Interrompendo una lunga tradizione di unitarietà contrattuale nel settore, stavolta la piattaforma non vede la firma di tutte le sigle; da informazioni assunte, tuttavia, anche la FIT-CISL dovrebbe a breve inviare analogo documento.

Nel rinviare a momenti di approfondimento tecnico interni all’Associazione in altre sedi, si evidenzia, per quanto concerne gli aspetti economici, la rivendicazione inerente “il pieno recupero dell’inflazione registrata nel triennio precedente e di quella prevista per il triennio prossimo”.

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Commissione UE pubblica nuova bozza di atto di modifica codici rifiuti batterie – Richiesta contributi

Commissione UE pubblica nuova bozza di atto di modifica codici rifiuti batterie – Richiesta contributi

La Commissione Europea ha pubblicato la bozza di Atto delegato per modificare l’elenco dei rifiuti di batterie, al fine di coprire le nuove sostanze chimiche delle batterie nonché tutti i rifiuti di produzione e le frazioni intermedie derivanti dal trattamento dei rifiuti di batterie.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/265/SAEC-EUR/FA del 15.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/265/SAEC-EUR/FA

2024/265/SAEC-EUR/FA

La Commissione Europea ha pubblicato la bozza di Atto delegato per modificare l’elenco dei rifiuti da batterie, al fine di andare a considerare le nuove sostanze chimiche incluse nelle batterie, nonché tutti i rifiuti di produzione e le frazioni intermedie derivanti dal trattamento dei rifiuti da batterie.

Si ricorda che il JRC, il Centro di ricerca della Commissione, ha portato avanti uno studio sulla pericolosità delle batterie esauste e sui corrispondenti codici di rifiuti e che lo scorso maggio la Commissione aveva pubblicato una prima bozza di provvedimento in merito al quale Assoambiente, tramite FEAD ed EuRIC, aveva provveduto ad inviare il proprio contributo (v. circolare associativa n. 161 del 27 maggio 2024).

Nel nuovo testo pubblicato permane il fatto che tutte le sostanze chimiche delle batterie ora vengono considerate pericolose. Vi sono comunque delle modifiche rispetto alla precedente proposta, tra cui:

  • il periodo transitorio è stato esteso da 12 a 18 mesi;
  • è stato aggiunto un codice di pericolo per le batterie esauste non differenziate nel capitolo EER 16.06. Un codice a specchio rimane ancora nel capitolo EER 20.01 (frazioni di rifiuti urbani raccolte separatamente);
  • è stato aggiunto un codice pericoloso specifico per le batterie esauste al litio al capitolo EER 16.06 (da utilizzare se vengono raccolte separatamente).
     

La bozza di Atto delegato rimarrà aperto alla consultazione pubblica fino al prossimo 8 novembre 2024 (disponibile qui la pagina internet della Commissione dedicata all’iniziativa). 

Invitiamo quanti interessati ad inviare il proprio feedback sulla nuova proposta (v. Allegato 1, in inglese) ed i relativi emendamenti (v. Allegato 2, in inglese) nonché sul documento di posizione definito con FEAD (v. Allegato 3, in inglese), entro il prossimo 25 ottobre 2024, al fine di predisporre un position paper associativo coordinato da trasmettere alla Commissione nell’ambito della consultazione.

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Assemblea annuale Albo gestori ambientali – Ecomondo, 7 novembre 2024

Assemblea annuale Albo gestori ambientali – Ecomondo, 7 novembre 2024

In occasione dei 30 anni dell'Albo nazionale gestori ambientali, l'Assemblea annuale pubblica si terrà ad Ecomondo, Rimini, giovedì 7 novembre alle ore 14.30, sala NERI2, Padiglione HALL SUD.

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Riciclo plastica in Italia, riduzioni di CO2 fino a 7,2 milioni tonnellate in un anno

Riciclo plastica in Italia, riduzioni di CO2 fino a 7,2 milioni tonnellate in un anno

Il riciclo meccanico delle plastiche può evitare fino a 7,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all'anno in Italia secondo i dati che derivano da un recente Studio del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea: per ogni tonnellata di polimero riciclato, infatti, la riduzione delle emissioni è compresa tra 1,1 e 3,6 tonnellate rispetto all'incenerimento, allo smaltimento in discarica e alla produzione di polimeri vergini.

Tale valore da solo permetterebbe al nostro paese di raggiungere l’obiettivo di abbattimento delle emissioni fissato dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima (PNIEC) per il settore della gestione dei rifiuti entro il 2040.

Questi risultati, assieme ad altri studi, evidenziano nel complesso il valore ambientale del riciclo delle materie prime secondarie, garantendo così un maggior contributo alla riduzione delle emissioni e alla decarbonizzazione.

Assorimap, Assoambiente e Utilitalia chiedono alle istituzioni di riconoscere formalmente il contributo del riciclo meccanico, di premiare l’azione virtuosa delle aziende impegnate nel recupero di materia, mantenendo la competitività delle materie plastiche riciclate e introducendo un fattore di stabilità e certezza nelle congiunture di maggior volatilità del mercato. 

Questo sostegno istituzionale consentirebbe di sviluppare ulteriormente un settore di interesse pubblico che, grazie alla raccolta differenziata, rappresenta l’anello finale della filiera del riciclo, in linea con gli obiettivi europei di economia circolare, la Direttiva SUP e il nuovo Regolamento Imballaggi.

Le Associazioni, nel sottolineare l’importanza del riciclo meccanico nel panorama della gestione dei rifiuti, ribadiscono che un sistema efficace di raccolta differenziata è la chiave per migliorare il riciclo e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale.

A sottolineare il valore di questo impegno comune è Walter Regis Presidente di Assorimap “Anche alla luce dell’attuale difficile situazione di mercato , è ormai inderogabile il riconoscimento di incentivi da parte delle istituzioni e dei decisori politici del contributo ambientale, in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, fornito dal processo di riciclo meccanico delle plastiche, al fine di consentire alle imprese del settore di svolgere un crescente ruolo nell’economia circolare sia in Italia che in Europa.

Terminata la raccolta differenziata inizia un’altra fase del processo dell’economia circolare che come il primo va supportato al fine di trovare i presupposti e le misure per dare continuità e garanzia alla produzione di queste materie prime seconde, che devono misurarsi, ora asimmetricamente, nel mercato delle materie vergini.” sottolinea Filippo Brandolini, Presidente di Utilitalia “Per questo proponiamo che sia riconosciuto il contributo all’economia circolare e alla decarbonizzazione attraverso misure innovative e di sostegno.

Una proposta che di certo fa bene alla sostenibilità economico-industriale ma anche ambientale” secondo Chicco Testa, Presidente di Assoambiente “il supporto alla decarbonizzazione della nostra economia rende ancora più strategico il settore della gestione dei rifiuti che già contribuisce, in linea con la gerarchia europea del trattamento dei rifiuti, non solo alla salubrità delle nostre città ma anche a risparmiare materie prime vergini”.

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Impianti Aperti on the Road

Impianti Aperti on the Road

GreenPlanetNews – Adriaeco – Hi-Tech Ambiente

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FEAD NEWSLETTER N° 190 – 14 OCTOBER

FEAD NEWSLETTER N° 190 – 14 OCTOBER

Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 190 del 14 ottobre 2024.

Buona lettura.

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Aggiornamento mensile FEAD su UE policy – 25 ottobre 2024 ore 11.00

Aggiornamento mensile FEAD su UE policy – 25 ottobre 2024 ore 11.00

Il 24 ottobre 2024, dalle ore 11.00 alle ore 12.00, FEAD organizza il prossimo appuntamento con l’aggiornamento normativo UE.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/264/SAEC-EUR/PE del 14.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/264/SAEC-EUR/PE

2024/264/SAEC-EUR/PE

FEAD organizza mensilmente un incontro via web della durata di un’ora in cui vengono sintetizzate le principali tematiche in corso di esame a livello europeo, che interessano in particolare la gestione dei rifiuti e la Circular Economy. 

Per quanti interessati segnaliamo che il prossimo incontro si terrà il 24 ottobre 2024, dalle ore 11.00 alle ore 12.00. 

Di seguito il seguente link per seguire evento:
Microsoft Teams 
Join the meeting now
Meeting ID: 336 287 209 398 
Passcode: dUu4qz 

Per eventuali richieste o quesiti, potete rivolgerVi alla D.ssa Fano (g.fano@fise.org).

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2024/263/SA-LAV/MI

2024/263/SA-LAV/MI

Sul sito internet del Fondo FASDA https://www.fasda.it/ è stata pubblicata l’allegata locandina con i dettagli relativi al Bando per l’assegnazione di “Borse di studio di merito” dedicato ai figli delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti al Fondo.

Sul sito sarà inoltre possibile prendere visione del Regolamento nonché scaricare la domanda di partecipazione.

Il Fondo mette a disposizione 20 borse di studio del valore di € 2.000 ciascuna, destinate agli studenti, figli fiscalmente a carico di lavoratori iscritti al Fondo, che abbiano ottenuto una laurea magistrale in facoltà medico-scientifiche, oppure in altre facoltà ma con tesi di laurea attinente al tema dell’assistenza sanitaria integrativa, in entrambi i casi con voto finale non inferiore a 100/110.

Le lauree devono riferirsi agli anni accademici 2022-2023 e 2023-2024.

Il termine per la presentazione della domanda è il 22 ottobre 2024.

La premiazione si svolgerà il prossimo 6 novembre alle 14,00 a Rimini, presso la Fiera di Ecomondo; i premiati avranno diritto ad un rimborso delle spese di viaggio.

 

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ASSOAMBIENTE 11 ottobre 2024

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Regione Lombardia – avvio consultazione su pdl aree idonee

Regione Lombardia – avvio consultazione su pdl aree idonee

Regione Lombardia ha avviato una consultazione in merito alla prima bozza della proposta di legge Aree Idone.

Oltre ai criteri per l’individuazione delle superfici e aree idonee e non, il provvedimento identifica le superfici e aree idonee, suddivise per fonte rinnovabile.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/262/SAEC-FER/PE del 11.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/262/SAEC-FER/PE

2024/262/SAEC-FER/PE

Regione Lombardia ha avviato una consultazione in merito alla prima bozza della proposta di legge Aree Idone (v. Allegato 1).

Oltre ai criteri per l’individuazione delle superfici e aree idonee e non, il provvedimento identifica le superfici e aree idonee, suddivise per fonte rinnovabile:

  • Superfici e aree idonee per la fonte fotovoltaica (includendo anche cave, discariche e – con alcune condizioni - siti potenzialmente contaminati, contaminati e da bonificare);
  • Superfici e aree idonee per la fonte eolica;
  • Superfici e aree idonee per la fonte biogas e biometano, tra cui:
  • i siti degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da biogas riconvertiti in impianti di produzione di biometano, ricadenti entro una distanza di 1,5 km dalla rete di trasporto del gas;
  • le aree classificate agricole non rientranti tra le superfici effettivamente coltivate destinate alle produzioni DOP e IGP ;
  • le aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti, nonché le aree classificate agricole racchiuse in un perimetro i cui punti distino non più di 500 metri dal medesimo impianto o stabilimento;
  • le aree adiacenti alla rete autostradale entro una distanza non superiore a 300 metri, escludendo la fascia di rispetto di ampiezza pari a 60 metri, qualora siano previste opere di edificazione per la realizzazione di nuovi impianti o per modifiche di impianti esistenti;
  • i siti delle aziende agricole, agrozootecniche anche autorizzate o assoggettate ad AIA;
  • le aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti;
  • le discariche autorizzate;
  • i siti potenzialmente contaminati, i siti contaminati e da bonificare;
  • le aree dismesse individuate dai PGT comunali;
  • i siti degli impianti di trattamento delle acque reflue;
  • i siti di trattamento dei rifiuti, in particolare putrescibili, nel rispetto dei criteri localizzativi degli impianti di trattamento rifiuti.
  • Superfici e aree idonee per la fonte biomasse solide
  • Superfici e aree idonee per la fonte idroelettrica


Al fine di definire il riscontro associativo da inviare alla Regione in tempi utili, siamo a chiedere Vostri contributi da riportare direttamente nel testo del progetto di legge testo della pdl (nella colonna a destra, in corrispondenza dello specifico comma) da inviare alla e.perrotta@fise.org entro e non oltre il 17 ottobre p.v. 

In allegato alla presente anche le slide illustrate nel corso dell’incontro dello scorso 9 ottobre (v. Allegato 2).

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Ecomondo 2024 - stand e appuntamenti di Assoambiente (Rimini 5-8 novembre 2024)

Ecomondo 2024 - stand e appuntamenti di Assoambiente (Rimini 5-8 novembre 2024)

Assoambiente anche quest’anno sarà presente con un proprio stand (Pad. B3 n. 207-306) a Ecomondo, il principale evento fieristico nazionale per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, che si terrà a Rimini nei giorni 5-8 novembre 2024.

L’Associazione, anche grazie alle sue Sezioni, in particolare Unicircular, organizza ed interviene ad alcune importanti iniziative seminariali e convegnistiche sui temi di principale interesse per il settore. 

Inoltre, sulla scia del positivo riscontro registrato negli scorsi anni, anche quest’anno Assoambiente organizza i Talk Ambiente incontri e interviste ai protagonisti della circular economy dallo studio televisivo presso il proprio stand. 

Come ogni anno la partecipazione ad Ecomondo rappresenta anche una preziosa occasione di incontro, conoscenza e confronto pertanto Vi aspettiamo allo stand Assoambiente.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/261/SAEC-COM/PE del 11.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/261/SAEC-COM/PE

2024/261/SAEC-COM/PE

Assoambiente anche quest’anno sarà presente con un proprio stand (Pad. B3 n. 207-306) a Ecomondo, il principale evento fieristico nazionale per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, che si terrà a Rimini nei giorni 5-8 novembre 2024.

L’Associazione, anche grazie alle sue Sezioni, in particolare Unicircular, organizza ed interviene ad alcune importanti iniziative seminariali e convegnistiche sui temi di principale interesse per il settore, tra le quali segnaliamo in particolare (per il dettaglio programma cliccare sul titolo dell’evento di interesse):

Segnaliamo, inoltre, i seguenti eventi di particolare interesse per il settore in cui è prevista anche la presenza dell’Associazione (per il dettaglio programma cliccare sul titolo dell’evento di interesse):

Il programma generale degli eventi Ecomondo è disponibile qui.

Per quanti interessati, segnaliamo che anche quest’anno, nel corso delle prime due giornate della manifestazione, si svolgerà la XIII edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzati da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, di cui Assoambiente è socio fondatore. Questa edizione è dedicata al tema “L'economia di domani: il Green Deal all’avvio della nuova Legislatura europea, per proporre un confronto sul pacchetto di iniziative strategiche che ha messo l'UE sulla strada della transizione ecologica. Il programma e il link per la registrazione all’evento sono disponibili qui.

Informiamo, infine, che Assoambiente organizzerà anche quest’anno, sulla scia del positivo riscontro registrato negli scorsi anni, i Talk Ambiente incontri e interviste ai protagonisti della circular economy dallo studio televisivo presso il proprio stand. Il palinsesto definito sarà on-line sul sito nei prossimi giorni e riportato nelle newsletter dedicate che invieremo nei giorni della manifestazione. 

Come ogni anno la partecipazione ad Ecomondo rappresenta anche una preziosa occasione di incontro, conoscenza e confronto pertanto Vi aspettiamo allo stand Assoambiente.

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Approvato il DL tutela dell’ambiente

Approvato il DL tutela dell’ambiente

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 10 ottobre un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico.

Le misure introdotte hanno lo scopo di semplificare i procedimenti relativi alle valutazioni ambientali, dare impulso alle bonifiche e al contrasto al dissesto idrogeologico, rafforzare la tutela delle acque e promuovere l’economia circolare.

Il decreto prevede, tra l’altro, norme volte a:

  • garantire certezza del quadro normativo per il settore della ricerca e della produzione di idrocarburi, coniugando la sicurezza degli approvvigionamenti con la tutela ambientale;
  • rendere più effettive la tutela del suolo e la lotta al dissesto idrogeologico, con il rafforzamento dei poteri dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari, l’introduzione di un meccanismo di revoca delle risorse per gli interventi finanziati col fondo progettazione che non abbiano conseguito un determinato livello di progettualità, la programmazione e il monitoraggio degli interventi, che garantiscano l’interoperabilità tra le banche dati esistenti;
  • prevenire i fenomeni siccitosi, attraverso il rafforzamento delle buone pratiche del riuso, con l’introduzione della definizione di “acque affinate”, che possono contribuire al ravvenamento o accrescimento dei corpi idrici sotterranei;
  • promuovere l’economia circolare, attraverso la previsione di una maggiore cura e manutenzione del paesaggio e verde pubblico, la semplificazione nell’individuazione del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti delle piccole imprese, che consenta di trovare la figura professionale senza aggravi economici per le aziende, e il rafforzamento dell’Albo dei Gestori ambientali, che avrà più ampia rappresentanza delle categorie interessate;
  • incentivare le operazioni di recupero dei rifiuti e di riutilizzo dei materiali di prossimità provenienti dalla realizzazione degli interventi relativi al tunnel sub-portuale e alla diga foranea di Genova, anche prevedendo che il Sindaco, quale Commissario straordinario, adotti tempestivamente un piano di gestione che riduca il conferimento in discarica e promuova politiche di sostenibilità;
  • consentire il raggiungimento, entro le scadenze previste, degli obiettivi PNRR di bonifica e riqualificazione dei siti orfani;
  • istituire la struttura di supporto al Commissario straordinario per l’attuazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito di bonifica di interesse nazionale (SIN) di Crotone - Cassano e Cerchiara;
  • assicurare la completezza del quadro tecnico conoscitivo degli interventi in materia di difesa del suolo e di mitigazione del dissesto idrogeologico, mediante il relativo censimento e monitoraggio;
  • introdurre disposizioni per le amministrazioni operanti nei settori dell’ambiente e della sicurezza energetica (SNPA, ISPRA, ISIN) e garantire le funzionalità del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
     

Link al comunicato del MASE

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Rapporto Corte dei Conti sullo stato della bonifica dei Siti di interesse nazionale

Rapporto Corte dei Conti sullo stato della bonifica dei Siti di interesse nazionale

La Corte dei Conti ha pubblicato il Rapporto su “Fondo per la bonifica e la messa in sicurezza dei Siti di interesse nazionale” che si configura come la prima indagine nazionale di ampia portata sulla situazione dei Siti di interesse nazionale (SIN) e mette in luce, tra l’altro, le criticità gestionali e procedurali nella gestione dell’emergenza. 

Tra queste, lo scarso coordinamento tra procedimenti di bonifica e misure risarcitorie contro i danni ambientali, a detrimento dell’efficacia degli interventi. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/260/SAEC-SUO/CS del 11.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/260/SAEC-SUO/CS

2024/260/SAEC-SUO/CS

La Corte dei Conti ha pubblicato, con Delibera n. 87/2024/G, il Rapporto intitolato “Fondo per la bonifica e la messa in sicurezza dei Siti di interesse nazionale” che si configura come la prima indagine nazionale di ampia portata sulla situazione dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) e mette in luce, tra l’altro, le criticità gestionali e procedurali nella gestione dell’emergenza. Tra questi, lo scarso coordinamento tra procedimenti di bonifica e misure risarcitorie contro i danni ambientali, a detrimento dell’efficacia degli interventi. 

I SIN, come riportato sul sito del MASE, identificano “estese porzioni del territorio nazionale, di particolare pregio ambientale e intese nelle diverse matrici ambientali (compresi eventuali corpi idrici superficiali e relativi sedimenti), individuati per legge, ai fini della bonifica, in base a caratteristiche (di contaminazione e non solo) che comportano un elevato rischio sanitario ed ecologico in ragione della densità della popolazione o dell’estensione del sito stesso, nonché un rilevante impatto socio-economico e un rischio per i beni di interesse storico-culturale”.

Il Rapporto riporta un elenco delle bonifiche sostenute grazie al Fondo ad hoc, istituito nel 2015 presso il Ministero dell’Ambiente, in aree ad alto rischio, come la Valle del Sacco, Brescia Caffaro, Fidenza, Porto Marghera, l’Officina Grande Riparazione ETR di Bologna e l’Area Vasta di Giugliano (ai quali viene dedicato uno specifico capitolo). Viene poi espressa preoccupazione sul fronte PNRR in quanto i fondi stanziati (500 milioni di euro) sono considerati insufficienti rispetto agli interventi necessari al ripristino delle aree per il cui inquinamento non è stato identificato un responsabile (cosiddetti “siti orfani”).

Nelle sue conclusioni la Corte dei Conti riporta come, complessivamente, i siti interessati da procedimenti di bonifica a livello nazionale siano circa 35.000; di questi circa 16.000 sono tuttora attivi. Tuttavia, più della metà dei procedimenti attivi (56%) si trova nella prima fase, quella relativa alla attivazione del procedimento; si tratta principalmente di siti il cui stato della contaminazione non è noto o lo è in modo preliminare. Viene quindi sottolineata la parzialità del Rapporto che comunque mette in luce l’attuale mancanza strutturale di un assetto organico che consenta la riparazione del generalizzato danno ambientale entro tempi compatibili con la prevenzione degli effetti peggiorativi dello stesso. 

Per un coordinamento più strutturato tra Ministero dell’Ambiente, Regioni e Province Autonome, secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, e per un potenziamento delle risorse umane e finanziarie degli enti locali, la Corte dei Conti suggerisce la costituzione di Unità Operative regionali specializzate per garantire supporto alle attività tecniche di bonifica, maggiore trasparenza e il coinvolgimento delle comunità locali.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Rapporto, in allegato.

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Rapporto ISPRA su efficienza energetica e decarbonizzazione

Rapporto ISPRA su efficienza energetica e decarbonizzazione

Lo scorso 19 settembre 2024, ISPRA ha pubblicato la nuova edizione del rapporto sugli indicatori di efficienza e decarbonizzazione in Italia e nei principali Paesi dell’Unione Europea (“Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries – Edition 2024”).

 Il documento evidenzia che in Italia, tra il 2005 e il 2022, sono cresciute l’efficienza energetica ed economica e la decarbonizzazione dell’economia, ma rimane ancora del lavoro da fare per abbassare i livelli di emissione in alcuni settori.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/259/SAEC-COM/FA del 11.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/259/SAEC-COM/FA

2024/259/SAEC-COM/FA

Lo scorso 19 settembre 2024, ISPRA ha pubblicato la nuova edizione del rapporto sugli indicatori di efficienza e decarbonizzazione in Italia e nei principali Paesi dell’Unione Europea (“Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries – Edition 2024). Questo report viene redatto ogni anno da ISPRA ed esamina gli andamenti degli indicatori energetici ed economici in relazione alle emissioni di gas a effetto serra e al consumo energetico.

Il documento evidenzia che in Italia, tra il 2005 e il 2022, sono cresciute l’efficienza energetica ed economica e la decarbonizzazione dell’economia, ma rimane ancora del lavoro da fare per abbassare i livelli di emissione in alcuni settori.

Nello specifico, il fabbisogno di energia per unità di PIL si è ridotto del 23,4%, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si sono ridotte del 32%. Analogamente, sono diminuite dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: -7,8% per l’agricoltura, -10,4% per l’industria e -22,6% per i servizi.

Il Rapporto registra anche il disaccoppiamento tra emissioni ed economia, nel periodo 1995-2022, infatti, alla crescita dell'economia è corrisposta una diminuzione delle emissioni: un risultato ottenuto soprattutto grazie alla sostituzione di combustibili a più alto contenuto di carbonio (principalmente nel settore della produzione di energia elettrica e nell'industria), all'incremento della quota di energia da fonti rinnovabili e alla crescente elettrificazione dei consumi finali nell'industria, tra i più elevati in Europa.

L’Italia risulta andare peggio rispetto la media europea per l’intensità di carbonio per unità di energia consumata. Il rapporto dell’Ispra infatti mostra che secondo gli indicatori settoriali di decarbonizzazione, in Italia, i settori residenziale e dei trasporti abbiano ampi margini di miglioramento.

Per quanto riguarda i rifiuti, oltre ad un incremento della produzione di energia rinnovabile derivante dagli impianti alimentati da rifiuti, il settore viene chiamato in causa per quanto riguarda le emissioni di metano: nel 2022 il 40,3% delle emissioni nazionali di metano proviene da questo settore ed in particolare dallo smaltimento RU (84,6%) e dal trattamento e dalla gestione delle acque reflue (14,5%). Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti urbani il valore è legato soprattutto al conferimento dei rifiuti in discarica: l'andamento delle emissioni di metano mostra un aumento dal 1990 al 2001 (+51,1%) seguito da una tendenza alla diminuzione fino al 2022 (-24,7%), che riflette la forte tendenza alla diminuzione dello smaltimento annuale dei rifiuti in discarica.

In conclusione il rapporto evidenzia che è bene lavorare sul livello di elettrificazione del settore residenziale, riguardo il quale l’Italia è molto al di sotto della media europea. Per quanto riguarda i trasporti, il focus dovrebbe invece essere la riduzione delle emissioni nel segmento autovetture, dove il dato italiano è tra i più alti in UE.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda al Rapporto ISPRA, disponibile qui.

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Commento Presidente Testa su dichiarazioni ministro Pichetto su nucleare

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Il Foglio

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Impianti Aperti on the Road | Settima Tappa HUMANA (Pregnana Milanese , 8 Ottobre) | Video

Impianti Aperti on the Road | Settima Tappa HUMANA (Pregnana Milanese , 8 Ottobre) | Video

La campagna "Impianti Aperti on the road – Il viaggio per la sostenibilità", promossa da ASSOAMBIENTE, ha vissuto la sua Settima Tappa presso il polo impiantistico di HUMANA People to People Italia, organizzazione leader nella raccolta, selezione e valorizzazione di indumenti, scarpe e accessori, a Pregnana Milanese (MI).

Clicca qui per il video racconto ASSOAMBIENTE.

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Impianti Aperti on the Road: visite guidate allo stabilimento di Humana People to People Italia

Impianti Aperti on the Road: visite guidate allo stabilimento di Humana People to People Italia

Ricicla News, GSA, Agenzia di Stampa AGEEI, PressItalia.net 

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Seminario TECNICHE DI RICICLO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI - 18/10/2024 - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma

Seminario TECNICHE DI RICICLO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI - 18/10/2024 - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma unitamente alla sua Fondazione, con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, con l’Accademia Universitaria di Tor Vergata e l’associazione ATIA ISWA ITALIA, ha organizzato un seminario sul tema del riciclo dei rifiuti organici.

In questo seminario tecnico verrà focalizzata l’attenzione sul quadro di riferimento normativo comunitario e nazionale, sulle principali tecniche utilizzate per la gestione dei rifiuti rapidamente biodegradabili, sull’utilizzo dei prodotti del riciclo (digestato e compost) e sul recupero di energia attuabile attraverso alcune tecniche.

Saranno presentate esperienze applicative ed innovative riguardanti la sostenibilità ambientale, il riciclo di materia (biometano, digestato, compost, anidride carbonica) e l’utilizzazione dei prodotti di riciclo. 

Il seminario è gratuito e aperto a tutti previa iscrizione al seguente link: https://foir.it/formazione/ 

La partecipazione degli Ingegneri iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma è riservata agli Iscritti in regola con le quote associative e rilascia agli Ingegneri iscritti all’Ordine Provincia di Roma n. 3 CFP ai fini dell’aggiornamento delle competenze professionali (ex DPR 137/2012 e successivo regolamento approvato dal Ministero della Giustizia). La frequenza è obbligatoria e i 3 CFP saranno riconosciuti solo con la partecipazione all'intera durata del Seminario. 

In allegato  Locandina.

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RENTRi: Eventi formativi sezioni regionali Albo – slide

RENTRi: Eventi formativi sezioni regionali Albo – slide


Disponibili le slide degli eventi formativi sulla disciplina Rentri proposti dalle Sezioni regionali e relativo calendario.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/258/SAEC-NOT/LE del 09.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/258/SAEC-NOT/LE

2024/258/SAEC-NOT/LE

 

Segnaliamo che al seguente link Portale Supporto (rentri.gov.it) sono disponibili le slides illustrate nel corso degli eventi formativi organizzati dalle Sezioni Regionali e Provinciali dell'Albo gestori ambientali a partire dal mese di settembre 2024, relative agli argomenti:

  • Soggetti tenuti all’iscrizione al RENTRi (operatori, produttori, delegati)
  • Tempistiche per l’iscrizione
  • Produttori di rifiuti non tenuti all’iscrizione
  • Procedura per l’iscrizione al RENTRi
  • Procedura per la registrazione in area Produttori non iscritti
     

Ricordiamo il calendario dell’attività di formazione organizzata da parte delle Sezioni Regionali e Provinciali dell'Albo sul territorio, già partita dal 17 settembre scorso (cfr. circolare Assoambiente n. 241/2024) che proseguirà fino alla fine del mese di novembre.

Stante l’avvicinarsi della data di apertura delle iscrizioni al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti RENTRi (15 dicembre 2024 per tutti i gestori dei rifiuti) e alla prossima adozione del nuovo registro digitale (13 febbraio 2024) vi invitiamo a riservare particolare attenzione alle comunicazioni associative sull’argomento (tutte reperibili sul sito Assoambiente oggetto: “Rentri”).

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Impianti Aperti on the Road: visite guidate allo stabilimento di Humana People to People Italia

Impianti Aperti on the Road: visite guidate allo stabilimento di Humana People to People Italia

La campagna "Impianti Aperti on the road – Il viaggio per la sostenibilità", promossa da ASSOAMBIENTE (l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche), ha vissuto la sua settima tappa presso il polo impiantistico di Humana People to People Italia, organizzazione leader nella raccolta, selezione e valorizzazione di indumenti, scarpe e accessori, a Pregnana Milanese (MI).

La giornata, organizzata in occasione del World Circular Textiles Day, è iniziata con l’apertura dell’impianto alle visite guidate ed è proseguita con il convegno sul tema “L’EPR nella filiera globale del tessile: scenari futuri tra competenze, innovazione e impatti” e il dibattito tra rappresentanti delle Associazioni, esperti e stakeholder della filiera del tessile con focus sulla responsabilità estesa del produttore e sui possibili impatti sul comparto. 

“Iniziative come ‘Impianti Aperti’ hanno l’obiettivo di far conoscere ai cittadini le aziende che rendono reale il concetto di economia circolare e giustificano il loro impegno nel fare correttamente le raccolte differenziate. In questo caso c’è un secondo obiettivo, quello di farci conoscere ai Consorzi dei produttori che entreranno nella nostra filiera con l’istituzione del regime di EPR (responsabilità estesa dei Produttori). Le aziende e le cooperative che rappresentiamo hanno una lunga esperienza nella raccolta e nella selezione e valorizzazione dei rifiuti da abbigliamento e vorremmo evitare che le risorse che proverranno dagli ecocontributi finiscano a duplicare attività che già svolgiamo da decenni anziché essere utilizzati nella gestione sostenibile degli scarti della selezione che, a causa della sempre più massiccia presenza di “fast fashion”, sono sempre più numerosi.”, ha affermato nel corso del convegno Andrea Fluttero, Presidente UNIRAU (l’Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta, selezione e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani).

“Siamo felici di prendere parte a questa iniziativa importante in un momento cruciale di cambiamento per il settore del tessile post-consumo. Alla luce infatti della nuova normativa sulla Responsabilità Estesa del Produttore è fondamentale un dialogo continuo tra operatori del settore, istituzioni e brand per costruire una filiera sostenibile, adottando un approccio globale. Il settore del second hand, infatti, impiega centinaia di migliaia di persone in Europa e milioni di persone in Africa, generando non solo un impatto sociale importante ma anche ambientale: il riutilizzo di un capo, infatti, ha un impatto ambientale fino a 70 volte minore rispetto ad un capo nuovo. Per questo auspichiamo che le nuove direttive tengano conto di questi aspetti e coinvolgano in prima persona gli operatori del settore nel definire una strategia trasparente, globale e sostenibile”, ha evidenziato Karina Bolin, Presidente e Amministratrice Delegata di Humana People to People Italia.

Quanti interessati hanno poi potuto visitare l’impianto di selezione della frazione tessile che ha una capacità di trattamento fino a 12.000 tonnellate annue. La struttura comprende 23 silos alimentati automaticamente da un nastro trasportatore e 13 postazioni dedicate allo smistamento di categorie specifiche. La fase di selezione suddivide il materiale raccolto in 25 macro-categorie di prodotto fino ad arrivare a circa 65 sotto-categorie: il 65,5% dei materiali ingresso è destinato al riutilizzo, il 27,1% circa è avviato a riciclo e una piccola parte (7,4%) è destinata al recupero energetico o utilizzata come combustibile solido secondario.

L’impianto di Humana che ha aperto i cancelli ai visitatori rappresenta l’anello fondamentale di una filiera integrata e trasparente che si alimenta grazie all’attività di oltre 5.500 contenitori stradali, 6 impianti di stoccaggio, 18 negozi, 1 canale e-commerce e numerose collaborazioni con aziende del settore Tessile Abbigliamento Moda. 

La campagna “Impianti Aperti on the road” ha come obiettivo la promozione della conoscenza delle infrastrutture industriali necessarie alla corretta e sostenibile gestione dei rifiuti e si svolge con il patrocinio del MASE (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente) e di Sostenibilità in Lombardia.

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Regolamento sull’Ecodesign – FAQ per gli stakeholder

Regolamento sull’Ecodesign – FAQ per gli stakeholder

Lo scorso 25 settembre 2024, la Commissione Europea ha pubblicato un documento contenente domande frequenti (FAQ) riguardanti il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile per i prodotti sostenibili.

Nello specifico, nel documento, le 170 domande e risposte vanno dalle questioni generali come l’ambito di applicazione del regolamento, le tempistiche e l’interazione con gli altri regolamenti, fino alle questioni sul mercato e il commercio dei prodotti.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/257/SAEC-EUR/FA del 07.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/257/SAEC-EUR/FA

2024/257/SAEC-EUR/FA

Lo scorso 25 settembre 2024, la Commissione Europea ha pubblicato un documento contenente domande frequenti (FAQ) riguardanti il regolamento sulla progettazione ecocompatibile per i prodotti sostenibili.

Si ricorda che il Regolamento (UE) 2024/1781 (ESPR), entrato in vigore lo scorso luglio, ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti e promuovere l’economia circolare, incoraggiando la produzione di beni durevoli, facili da riparare e riciclare, utilizzando materiali sostenibili. Il Regolamento inoltre introduce un passaporto digitale per i prodotti, ovvero un documento che fornisce informazioni chiare e trasparenti sulla loro impronta ambientale e sulle caratteristiche di sostenibilità.

Nello specifico, nel documento, le 170 domande e risposte vanno dalle questioni generali come l’ambito di applicazione del regolamento, le tempistiche e l’interazione con gli altri regolamenti (es. PPWR e REACH), passando per quelle riguardanti il passaporto digitale (DPP), la preparazione degli atti delegati previsti, la metodologia per l'ecodesign dei prodotti connessi all'energia (MEErP), le sostanze pericolose, gli appalti pubblici verdi (GPP), i finanziamenti fino a rispondere alle questioni sul mercato e il commercio dei prodotti.

Il documento indica inoltre che il piano di lavoro comprendente i prodotti da trattare come priorità, che la Commissione deve adottare secondo Regolamento, sarà pronto nella primavera del 2025.

Per qualsiasi ulteriore approfondimenti, si rimanda al documento con le FAQ (in lingua inglese) disponibile in allegato.

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FEAD NEWSLETTER N° 189 – 7 OCTOBER

FEAD NEWSLETTER N° 189 – 7 OCTOBER

Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 189 del 07 ottobre 2024.

Buona lettura.

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Statistiche Eurostat sui rifiuti 2022

Statistiche Eurostat sui rifiuti 2022

Secondo i dati elaborati e pubblicati da Eurostat nel 2022 in Europa i rifiuti totali generati da tutte le attività economiche e dalle famiglie sono stati 2.233 Mt, pari a 4.991 kg pro capite. Di queste il 38,4% del totale proviene dall'edilizia, il 22,7% dall'industria estrattiva, il 10,5% dai servizi idrici e dei rifiuti, il 10,4% dall'industria manifatturiera e l’8,9% dalle famiglie. Il restante 9,2% è costituito da rifiuti generati da altre attività economiche, soprattutto servizi (5,2%) ed energia (3,0%).

Tra i rifiuti generati nell'UE nel 2022 119 Mt (5,3% del totale) sono costituiti da rifiuti pericolosi. Rispetto al 2010 (con 90,8 Mt), nel 2022 è stato generato il 31,1% in più di rifiuti pericolosi. Un aumento sostanziale è stato osservato tra il 2020 e il 2022 (+25%), in gran parte attribuito a un aumento di quasi otto volte del volume di rifiuti pericolosi generati in Finlandia durante questo periodo. Nel 2022, la quota di rifiuti pericolosi nella produzione totale di rifiuti è compresa tra lo 0,7% della Romania e il 24,6% della Finlandia. Tra i Paesi non appartenenti all'UE, la Turchia ha registrato la quota più alta di rifiuti pericolosi nella produzione totale di rifiuti (24,8%), seguita da Montenegro (23,3%), Macedonia del Nord (21,6%), Serbia (16,9%) e Norvegia (13,5%).

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“L’inefficienza costa cara”

“L’inefficienza costa cara”

Il Riformista

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Impianti Aperti on the Road fa tappa a Macerata presso lo stabilimento ORIM

Impianti Aperti on the Road fa tappa a Macerata presso lo stabilimento ORIM

GSA, Energy Bullet, Raccolte Differenziate, PressItalia.net

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ASSOAMBIENTE 04 ottobre 2024

ASSOAMBIENTE 04 ottobre 2024 {related_entries id="fotogallery_allegata"}

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Presentazione Vademecum sui contratti di servizio RU e disciplina ARERA – Benevento, 17 ottobre 2024

Presentazione Vademecum sui contratti di servizio RU e disciplina ARERA – Benevento, 17 ottobre 2024

Il prossimo 17 ottobre a Benevento, dalle ore 10:30 alle 12:30, presso il Palazzo Paolo V, si terrà l’evento di presentazione del Vademecum elaborato da Anci/Ifel, Utilitalia e Assoambiente, denominato “Regolazione ARERA nel settore dei rifiuti urbani: contratti di servizio. Guida alla lettura ed all’applicazione della delibera 385/2023/R/rif”. 

Il Vademecum è un documento snello e condiviso che affronta diversi temi, fra cui l’eterointegrazione contrattuale e il corrispettivo contrattuale, per accompagnare gli attori in gioco nell’affrontare le trasformazioni in atto.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/256/SAEC-COM/TO del 04.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/256/SAEC-COM/TO

2024/256/SAEC-COM/TO

Il prossimo 17 ottobre a Benevento, dalle ore 10:30 alle 12:30, presso il Palazzo Paolo V, si terrà l’evento di presentazione del Vademecum elaborato da Anci/Ifel, Utilitalia e Assoambiente, denominato “Regolazione ARERA nel settore dei rifiuti urbani: contratti di servizio. Guida alla lettura ed all’applicazione della delibera 385/2023/R/rif”. 

Il Vademecum (v. Allegato 1) è un documento snello e condiviso che affronta diversi temi, fra cui l’eterointegrazione contrattuale e il corrispettivo contrattuale, per accompagnare gli attori in gioco nell’affrontare le trasformazioni in atto.

L’evento, si inquadra nell’ambito di un protocollo di collaborazione siglato tra le parti per l’avvio di iniziative quali l’elaborazione di linee guida su aspetti tecnici e altre iniziative tese ad agevolare un ordinato recepimento della disciplina ARERA.

La giornata sarà l’occasione per approfondire e confrontarsi sui temi presenti nel Vademecum, aspetti centrali per tutti i soggetti che operano nella gestione dei rifiuti urbani rispetto agli adempimenti regolatori volti ad adeguare tutti i contratti di servizio allo schema-tipo adottato dall’ARERA nell’agosto 2023.

Qualora interessati a partecipare, si chiede cortese conferma della partecipazione inviandola a ambiente@utilitalia.it oppure assoambiente@assoambiente.org.

Nel far rinvio alla locandina dell’evento, allegata alla presente (v. Allegato 2), restiamo a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.

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Impianti Aperti on the Road | Settima Tappa HUMANA (Pregnana Milanese , 8 Ottobre) | Save the Date

Impianti Aperti on the Road | Settima Tappa HUMANA (Pregnana Milanese , 8 Ottobre) | Save the Date

Il viaggio per la sostenibilità di ASSOAMBIENTE arriva l'8 Ottobre a Pregnana Milanese presso l'Impianto di HUMANA.

Il Programma della giornata che prevede al mattino la visita dell'Impianto (due turni a scelta) e successivamente, a partire dalle ore 11.00 il Convegno dal titolo “L’EPR nella filiera globale del tessile: scenari futuri tra competenze, innovazioni e impatti” è disponibile in allegato.

> Clicca qui per il form di registrazione.

Humana è un’organizzazione non profit che genera valore sociale e ambientale anche attraverso un processo virtuoso di raccolta, selezione e valorizzazione di indumenti, scarpe e accessori usati. Grazie alla diffusione territoriale e ai volumi intercettati, Humana è leader in Italia nella gestione del tessile post consumo. Solo nel 2023, l’organizzazione ha infatti raccolto oltre 23 milioni di chili di abiti a livello nazionale.

Humana People to People Italia è parte della Federazione Humana People to People presente in 46 Paesi, che nel 2023 ha raccolto circa 132.000 tonnellate di abiti attraverso 38.000 contenitori in 14 Paesi che hanno contribuito ad approvvigionare gli oltre 700 negozi e centri all’ingrosso distribuiti in 21 Paesi. Attualmente, a livello europeo, le realtà aderenti alla Federazione gestiscono 9 impianti di preparazione per il riutilizzo e il riciclo in 7 Paesi, in grado di gestire oltre 100.000 tonnellate di abiti.

Humana, in Italia, gestisce un impianto di selezione della frazione tessile a Pregnana Milanese (MI) attivo dal 2012. Nel corso del 2023 il sito è stato interessato da lavori di ammodernamento che lo hanno reso il più grande impianto semi automatico del Nord Italia. Il progetto prevede l’integrazione di un sistema digitale per la gestione dei flussi di materiale in tutte le fasi di lavorazione, dall’ingresso allo stoccaggio del prodotto. 

Grazie a un team di 40 persone, l'impianto ha una capacità di trattamento che può arrivare sino a 12.000 tonnellate annue e permette di tracciare tutti i materiali in ingresso. La struttura comprende 23 silos alimentati automaticamente da un nastro trasportatore e 13 postazioni dedicate allo smistamento di categorie specifiche. La fase di selezione suddivide il materiale raccolto in 25 macro-categorie di prodotto fino ad arrivare a circa 65 sotto-categorie: il 65,5% è destinato al riutilizzo, il 27,1% circa è avviato a riciclo e una piccola parte (7,4%) è destinata al recupero energetico o utilizzata come combustibile solido secondario. 

Il processo di End of Waste (selezione e igienizzazione), adottato all’interno dell’impianto, permette al materiale in ingresso di cessare lo stato di rifiuto e tornare ad essere un prodotto commercializzabile.

L’impianto di Humana rappresenta l’anello fondamentale di una filiera integrata e trasparente costruita in oltre 25 anni e che si alimenta grazie all’attività di oltre 5.500 contenitori stradali, 6 impianti di stoccaggio, 18 negozi, 1 canale e-commerce e numerose collaborazioni con aziende del settore Tessile Abbigliamento Moda. 

Vi aspettiamo!

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Regolamento POP – Modifiche limiti Hbcdd nella plastica riciclata

Regolamento POP – Modifiche limiti Hbcdd nella plastica riciclata

Sulla GUUE è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2024/2555 che va a modificare il Regolamento (UE) 2019/1021 sui POPs riducendo il limite massimo consentito per la presenza dell’esabromociclododecano (Hbcdd) nella plastica riciclata e nei prodotti da essa derivati. Le disposizioni definite nel Regolamento entreranno in vigore a partire dal 17 ottobre 2024. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/255/SAEC-EUR/CS del 04.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/255/SAEC-EUR/CS

2024/255/SAEC-EUR/CS

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2024/2555 che va a modificare il Regolamento (UE) 2019/1021 sugli inquinanti organici persistenti (POPs) riducendo il limite massimo consentito per la presenza dell’esabromociclododecano (Hbcdd) nella plastica riciclata e nei prodotti da essa derivati.

In particolare il Regolamento modifica la parte dedicata all’esabromociclododecano presente nell’allegato I, parte A del Regolamento POPs che elenca i POP per cui è vietata la fabbricazione, l'immissione in commercio e l'uso e le relative deroghe, andando a tagliare il limite massimo consentito di Hbcdd nelle sostanze e negli articoli in cui è stato utilizzato come ritardante di fiamma, che passa da 100 mg/kg (pari allo 0,01% in peso) a 75 mg/kg (pari allo 0,0075% in peso). Il limite di 100 mg/kg rimane confermato solo ai fini dell'uso di polistirene riciclato nella produzione di materiale isolante da utilizzare in edifici o opere di ingegneria civile. 

Tale limite non riguarda la fabbricazione, l'immissione in commercio e l'uso dell'Hbcdd tal quale, ma si applica alla presenza della sostanza come contaminante non intenzionale in tracce nella plastica riciclata e nei prodotti da essa derivati.

Le disposizioni definite nel Regolamento (UE) 2024/2555 entreranno in vigore a partire dal 17 ottobre 2024. La Commissione europea si è riservata la possibilità di rivedere i limiti previsti nel Regolamento entro il 1° gennaio 2026.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Regolamento UE in allegato.

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EuRIC Newsletter - October 2024

EuRIC Newsletter - October 2024

Si rende disponibile la newsletter mensile prodotta da EuRIC relativa al mese di ottobre 2024.

Nella newsletter sono sintetizzate le attività e gli eventi EuRIC, nonché le tematiche sulle quali le Istituzioni europee sono maggiormente attive.

Buona lettura.

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RENTRI - pubblicati i modelli di registro cronologico di carico e scarico e di FIR, aperta area demo per produttori non iscritti,  prosieguo attività formativa Sezione regionali Albo

RENTRI - pubblicati i modelli di registro cronologico di carico e scarico e di FIR, aperta area demo per produttori non iscritti,  prosieguo attività formativa Sezione regionali Albo

Pubblicati sul sito Rentri i modelli di registro cronologico di carico e scarico e di FIR, che rappresentano il formato definitivo di riferimento che dovrà essere utilizzato dagli operatori. 

Aperta nella sezione “Ambiente DEMO” del portale RENTRI l’area “Produttori di rifiuti non iscritti” che consente, ai Produttori di rifiuti che non devono iscriversi al RENTRI o che sono obbligati ad iscriversi in un momento successivo a quello della prima scadenza, di effettuare le necessarie operazioni.

Disponibile il calendario pubblicato relativo all’attività di formazione delle Sezioni regionali.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/254/SAEC-GIU/LE del 03.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/254/SAEC-NOT/LE

2024/254/SAEC-NOT/LE

MODELLI DI REGISTRO CRONOLOGICO DI CARICO E SCARICO E DI FIR
Sul sito www.rentri.gov.it il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato i modelli di registro cronologico di carico e scarico e di FIR, conformi per struttura e sequenza a quelli approvati con il decreto ministeriale del 4 aprile 2023 n. 59 (cfr. circolare Assoambiente n. 141/2023), che rappresentano il formato definitivo di riferimento che dovrà essere utilizzato dagli operatori.

Restano fermi i contenuti delle istruzioni per la compilazione dei registri e dei F.I.R. allegate al decreto direttoriale n. 251 del 19/12/2023 (cfr. circolare Assoambiente n. 329/23) e disponibili anch’esse sul sito RENTRI.

AMBIENTE DEMO PER “PRODUTTORI NON ISCRITTI”
E’ stata rilasciata nella sezione “Ambiente DEMO” del portale RENTRI l’area “Produttori di rifiuti non iscritti” che consente, ai Produttori di rifiuti che non devono iscriversi al RENTRI o che sono obbligati ad iscriversi in un momento successivo a quello della prima scadenza (dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025), di:

  • registrarsi, mediante accreditamento alla piattaforma telematica, fornendo un set minimo di informazioni anagrafiche;
  • emettere il formulario di identificazione del rifiuto (FIR) in modalità cartacea assolvendo agli obblighi di vidimazione e compilazione del formulario;
  • scaricare la copia del FIR controfirmato e datato in arrivo dal destinatario (ex 4a copia).
     

Inoltre, i produttori di rifiuti che hanno adottato un sistema gestionale interoperabile con il RENTRI, una volta registrati, potranno vidimare digitalmente, in modalità telematica, i FIR cartacei. Infine, nell’area “Servizi per l’interoperabilità” del portale RENTRI sono stati rilasciati nuovi endpoint tra i quali quello relativo al Servizio di validazione strutturale dei dati del registro informatico, come previsto dalla modalità operativa 17 "Specifiche tecniche" (cfr. circolare Assoambiente n. 283/2023) ed è stata aggiornata la documentazione delle API. Nella medesima area sono disponibili tutte le informazioni tecniche a supporto di coloro che sviluppano software interoperabili con il RENTRI.

CALENDARIO WEBINAR FORMATIVI DA SEZIONI REGIONALI
Cogliamo l’occasione per ricordare il calendario dell’attività di formazione organizzata da parte delle Sezioni Regionali e Provinciali dell'Albo sul territorio, già partita dal 17 settembre scorso (cfr. circolare Assoambiente n. 241/2024) che proseguirà fino alla fine del mese di novembre.

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Impianti Aperti on the Road | Sesta Tappa ORIM (Macerata, 27 Settembre) | Video

Impianti Aperti on the Road | Sesta Tappa ORIM (Macerata, 27 Settembre) | Video

Il viaggio ASSOAMBIENTE  per la sostenibilità ha fatto tappa a Macerata presso la ORIM Srl. 

Clicca qui per il video racconto.

Nel corso della mattinata, presso la prestigiosa VIlla Anitori, si è tenuto il convegno “Il recupero dei CRM dai rifiuti industriali: nuovi scenari di sostenibilità e strategie di networking”

L’evento ha offerto importanti momenti di riflessione e approfondimento sulle nuove prospettive per l’economia circolare e il recupero di risorse dai processi industriali, grazie ai contributi di esperti del settore. 
La facilitazione visuale curata da Ilaria Freda ha tradotto in tempo reale i contenuti chiave degli interventi in mappe concettuali, offrendo una sintesi visiva di grande impatto. 

Nel pomeriggio, il programma della Sesta Tappa è proseguito presso lo stabilimento ORIM con l’evento dedicato a ColorAmbiente, il progetto artistico-ambientale attivo dal 2004 in collaborazione con il Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata. 

L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, coinvolgendole attivamente attraverso l’arte. 

Durante l’evento, è stato inaugurato un nuovo murales, simbolo di impegno e creatività, e sono stati presentati i vincitori delle edizioni precedenti, con i loro murales restaurati per l’occasione.

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Inosservanza diffida P.A. senza termine non giustifica sospensione autorizzazione

Inosservanza diffida P.A. senza termine non giustifica sospensione autorizzazione

L'inosservanza della diffida con cui la P.A. ha intimato ad una impresa il rispetto delle prescrizioni per la gestione dei rifiuti, senza fissare un termine per l'adeguamento, non può giustificare la sospensione dell'autorizzazione. 

Questo è quanto stabilito dal Tar del Veneto nella Sentenza 11 settembre 2024, n. 2146.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/253/SAEC-GIU/LE del 02.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/253/SAEC-GIU/LE

2024/253/SAEC-GIU/LE

L'inosservanza della diffida con cui la P.A. ha intimato ad una impresa il rispetto delle prescrizioni per la gestione dei rifiuti, senza fissare un termine per l'adeguamento, non può giustificare la sospensione dell'autorizzazione. 

Questo è quanto stabilito dal Tar del Veneto nella Sentenza 11 settembre 2024, n. 2146 con cui dichiara inammissibile il ricorso presentato da una ditta contro la diffida proveniente della provincia di Vicenza, nella quale si sosteneva che la ditta stessa, autorizzata all'esercizio di un impianto per la messa in riserva di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, avrebbe omesso di annotare sul proprio registro di carico e scarico, la movimentazione in uscita di un carico respinto dall'impianto di destinazione gestito da altra ditta.

Il TAR, chiamato a pronunciarsi in merito alla questione, richiamando l’art. 208 comma 13 del D.lgs. n. 152/2006 ha stabilito che la diffida – che l'Autorità competente può adottare in caso di inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione – “deve stabilire un termine certo entro il quale le inosservanze devono essere eliminate per conferire alla diffida stessa un connotato provvedimentale, poiché diversamente qualsiasi ulteriore misura conseguente all'inerzia del titolare dell'autorizzazione non avrebbe alcun riferimento temporale per poter essere legittimamente adottata. In buona sostanza l'atto impugnato —pur richiamando il comma 13 lett. a) art. 208 del decreto legislativo 152/2006- va qualificato come una misura atipica meramente monitoria sul necessario rispetto delle regole di settore, senza alcuna valenza provvedimentale”.

Pertanto, conclude il Tar Veneto, il ricorso contro la diffida priva del termine è inammissibile "per difetto di lesività dell'atto impugnato".

Si rinvia alla Sentenza impugnata per eventuali approfondimenti.

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Eurostat su produzione rifiuti organici

Eurostat su produzione rifiuti organici

Nel 2022, secondo i dati raccolti ed elaborati da Eurostat, sono stati prodotti in Europa 132 kg di rifiuti alimentari per abitante, pari a 59,2 Mt di rifiuti sia commestibili che non commestibili. 

Di questi il 46% è stato generato dalla filiera dell'alimentare mentre il restante 54% arriva dalle famiglie.

In particolare il 19% dei rifiuti arriva dall'industria degli alimentari e delle bevande, l'11% dalla ristorazione, l'8% dai negozi di alimentari e l'8% dalla produzione primaria (fattorie, settore agricolo). 

Food waste in the EU by main economic sector, 2022, kg per inhabitant. Chart. See link to full dataset below.

Va evidenziato che nei prossimi anni tali valori potranno aumentare visto che a partire dal 2024 in tutta l'Unione europea sarà obbligatorio raccogliere i rifiuti organici separatamente dagli altri rifiuti usando appositi contenitori. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina internet di Eurostat dedicata a questi dati, disponibile qui.

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Corso FEAD su Diritto dell’Unione Europea – 4 ottobre 2024, ore 11

Corso FEAD su Diritto dell’Unione Europea – 4 ottobre 2024, ore 11

FEAD ha organizzato una lezione sui fondamenti del diritto dell’Unione Europea, riservata ai propri membri.

L'obiettivo di questo corso è quello di fornire una comprensione di base del funzionamento del diritto dell'UE, aiutando in ​​ultima analisi a promuovere gli interessi dei partecipanti in modo più efficace.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/252/SAEC-EUR/FA del 02.10.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/252/SAEC-EUR/FA

2024/252/SAEC-EUR/FA

FEAD ha organizzato una lezione sui fondamenti del diritto dell’Unione Europea, riservata ai propri membri.

L'obiettivo di questo corso è quello di fornire una comprensione di base del funzionamento del diritto dell'UE, aiutando in ​​ultima analisi a promuovere gli interessi dei partecipanti in modo più efficace, attraverso una migliore connessione tra i membri e FEAD.

Invitiamo quanti interessati, ad inviare alla D.ssa Giulia Fano (g.fano@fise.org) entro le ore 12:00 del 3 ottobre 2024 eventuali argomenti che si vorrebbe venissero trattati durante la sessione.

Di seguito il link per accedere alla riunione:
Link to meeting

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Restrizioni su amianto – ECHA apre consultazione con stakeholder

Restrizioni su amianto – ECHA apre consultazione con stakeholder

L'ECHA, Agenzia Europea per le sostanze chimiche, ha pubblicato un invito a presentare proposte in merito all'intenzione del l'Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l'ambiente (RIVM) di presentare un fascicolo di restrizione per la sostanza ai sensi dell'allegato XVII (fibre di amianto) del regolamento REACH.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/251/SAEC-EUR/FA del 01.01.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/251/SAEC-EUR/FA

2024/251/SAEC-EUR/FA

L'ECHA, Agenzia Europea per le sostanze chimiche, ha pubblicato un invito a presentare proposte in merito all'intenzione del l'Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l'ambiente (RIVM) di presentare un fascicolo di restrizione per la sostanza ai sensi dell'allegato XVII (fibre di amianto) del regolamento REACH.

La restrizione attuale sull'amianto (voce 6 dell'allegato XVII del regolamento REACH) si riferisce solo all'amianto "aggiunto intenzionalmente" a prodotti (miscele o articoli).  Tuttavia, gli effetti sulla salute associati all'inalazione di fibre di amianto sono indipendenti dal fatto che la presenza di amianto sia intenzionale o non intenzionale: sono la concentrazione di amianto e la durata dell'esposizione che contano. 

Sulla base dell'analisi del RIVM, l'amianto può essere presente in prodotti non intenzionalmente e può entrare nel mercato attraverso:

  • minerali naturali geologicamente legati all'amianto (per es. talco, serpentina, vermiculite, olivina, pietra soapica, feldspato, pietre preziose), utilizzati isolatamente o come costituenti di un prodotto fabbricato;
  • contaminazione incrociata con amianto durante la produzione, il trasporto o la trasformazione di un prodotto;
  • riciclaggio di materiali contaminati (come i rifiuti da demolizione).
     

La richiesta di documenti ha lo scopo di migliorare la conoscenza dei seguenti fattori: 

  1. la presenza non intenzionale di amianto in minerali e prodotti naturali
  2. i rischi potenziali di esposizione umana per inalazione delle fibre di amianto da tali prodotti
  3. i rischi associati alla salute umana che non sono adeguatamente controllati.

In funzione delle informazioni raccolte, il RIVM potrebbe considerare la possibilità di preparare una proposta per rivedere l'attuale voce di restrizione 6 dell'allegato XVII del regolamento REACH.

Ulteriori approfondimenti sulla consultazione, che è aperta fino al 16 ottobre 2024, sono disponibili nel documento ECHA allegato alla presente e il form da compilare è disponibile qui.

Si invitano quanti interessati a compilare il documento word, copia di quello online, disponibile in allegato, e ad inviarlo alla D.ssa Giulia Fano (g.fano@fise.org), entro il prossimo 11 ottobre 2024, al fine di poterlo condividere con FEAD e definire una posizione coordinata.

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Import-export rifiuti, nuova modulistica per destinazioni intermedie

Import-export rifiuti, nuova modulistica per destinazioni intermedie

La Commissione europea ha pubblicato il Regolamento  (UE) 2024/2571 che va ad integrare il nuovo Regolamento (UE) 2024/1157 sulla spedizione dei rifiuti stabilendo le informazioni da fornire nel certificato che attesta l’avvenuta operazione successiva intermedia o non intermedia di recupero o smaltimento. 

Tale regolamento attua quanto disposto all’articolo 15 “Disposizioni aggiuntive relative al recupero intermedio e allo smaltimento intermedio” del Regolamento (UE) 2024/1157 che contiene disposizioni specifiche relative alle spedizioni di rifiuti destinati ad operazioni intermedie di recupero e smaltimento. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/250/SAEC-EUR/CS del 30.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/250/SAEC-EUR/CS

2024/250/SAEC-EUR/CS

La Commissione europea ha pubblicato il Regolamento (UE) 2024/2571 che va ad integrare il nuovo Regolamento (UE) 2024/1157 sulla spedizione dei rifiuti stabilendo le informazioni da fornire nel certificato che attesta l’avvenuta operazione successiva intermedia o non intermedia di recupero o smaltimento. 

Tale regolamento attua quanto disposto all’articolo 15 “Disposizioni aggiuntive relative al recupero intermedio e allo smaltimento intermedio” del Regolamento (UE) 2024/1157 che contiene disposizioni specifiche relative alle spedizioni di rifiuti destinati ad operazioni intermedie di recupero e smaltimento. 

Gli impianti che effettuano i processi successivi di trattamento dei rifiuti, sia intermedi che non intermedi, sono tenuti a informare gli impianti che effettuano le suddette operazioni intermedie del fatto che hanno completato i processi per i quali i rifiuti sono stati loro conferiti. Tale conferma deve assumere la forma di un certificato che dovrebbe essere rilasciato dagli impianti che hanno effettuato il successivo processo di trattamento dei rifiuti. Tramite il certificato, detti impianti, devono attestare l’avvenuta operazione successiva intermedia o non intermedia di recupero e intermedia o non intermedia di smaltimento.

Proprio in ragione di ciò il Regolamento, all’allegato I, contiene il documento che gli impianti di gestione dei rifiuti coinvolti in una spedizione devono utilizzare per comunicare ai precedenti l'avvenuto trattamento presso di loro dei residui. 

Nell’Allegato II sono invece riportate le istruzioni specifiche per la compilazione del certificato. Viene infine evidenziato che detto certificato deve essere inviato, dall’impianto obbligato agli altri impianti, al massimo entro 1 anno dalla ricezione dei rifiuti per il loro recupero/smaltimento.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del Regolamento allegato. 

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FEAD NEWSLETTER N° 188 – 30 SEPTEMBER

FEAD NEWSLETTER N° 188 – 30 SEPTEMBER

Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 188 del 30 settembre 2024.

Buona lettura.

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Metodi di valutazione delle sostanze in ambito REACH

Metodi di valutazione delle sostanze in ambito REACH

La Commissione europea, con la pubblicazione del Regolamento 2024/2492/UE, ha introdotto sette nuovi metodi di prova, di cui tre per la valutazione di ecotossicità HP14, per acquisire informazioni sulle proprietà intrinseche delle sostanze chimiche, che gli operatori possono adottare ai fini della loro classificazione nell’ambito della normativa REACH. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/249/SAEC-EUR/CS del 30.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/249/SAEC-EUR/CS

2024/249/SAEC-EUR/CS

La Commissione europea, con la pubblicazione del Regolamento (UE) 2024/2492, ha introdotto sette nuovi metodi di prova, di cui tre per la valutazione di ecotossicità HP14, per acquisire informazioni sulle proprietà intrinseche delle sostanze chimiche, che gli operatori possono adottare ai fini della loro classificazione nell’ambito della normativa REACH.

In particolare il Regolamento in parola va ad integrare il Regolamento (CE) 440/2008, disciplina storica di riferimento per gli operatori che si trovano a dover effettuare dei test per individuare le proprietà fisico-chimiche, tossicologiche ed ecotossicologiche delle sostanze in ambito REACH.

Il nuovo Regolamento modifica anche le istruzioni per alcuni metodi di prova già previsti per allinearle alle regole previste dalla norma CLP sulla classificazione di sostanze e miscele, ciò con lo scopo di ridurre il numero di animali utilizzati a fini sperimentali. 

I nuovi metodi di prova e le modifiche a quelli esistenti si applicheranno in tutti gli Stati membri a partire dal 14 ottobre 2024. 

Per ulteriori dettagli si rimanda al testo del Regolamento UE, disponibile in allegato.

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Impianti Aperti on the Road fa tappa a Macerata: “potenziare il riciclo delle materie prime critiche per ridurre la dipendenza dalle importazioni”

Impianti Aperti on the Road fa tappa a Macerata: “potenziare il riciclo delle materie prime critiche per ridurre la dipendenza dalle importazioni”

Il polo impiantistico di ORIM, la società di Macerata che opera nella gestione, recupero e smaltimento dei rifiuti industriali e nel riciclo delle materie prime critiche, ha ospitato la sesta tappa di "Impianti Aperti on the road – Il viaggio per la sostenibilità", la campagna promossa da ASSOAMBIENTEl’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche.

La giornata si è aperta con il workshop dedicato a “Il recupero di Critical Raw Materials (CRM) dai rifiuti industrialiNuovi scenari di sostenibilità e strategie di networking”. L’evento ha visto succedersi gli interventi di diversi esperti che hanno evidenziato come negli ultimi anni la crescente domanda globale di questi materiali ne abbia reso sempre più difficile l'approvvigionamento. Le tensioni geopolitiche e le limitazioni delle risorse naturali hanno accentuato la necessità di una Strategia nazionale che miri alla valorizzazione delle nostre capacità di riciclo.

L’Italia è il Paese che più sta accelerando nell’utilizzo delle Materie Prime Critiche (CRM) all’interno della propria produzione industriale, con un valore di produzione pari a quasi 700 miliardi di Euro e può diventare un modello nel riciclo di questi beni, contribuendo non solo alla crescita economica, ma anche alla sostenibilità ambientale.

“Il settore del riciclo e del trattamento dei rifiuti è fondamentale per intercettare, recuperare e reimmettere nei cicli produttivi tali materie prime critiche”, ha affermato nel corso del dibattito Elisabetta Perrotta, Direttore di Assoambiente, “L’Italia dovrebbe irrobustire ancora di più la sua quasi naturale vocazione industriale al riciclo, investendo in questo settore particolarmente remunerativo e strategico. Potenziare le infrastrutture per il riciclo dei CRM rappresenta un passo essenziale per ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni e promuovere una gestione sostenibile delle risorse. A tal fine abbiamo evidenziato alle Istituzioni la necessità di agire su tre leve: accelerare il riconoscimento dei CRM recuperati come “End of Waste”, semplificare l’autorizzazione di impianti con tecnologie avanzate e lavorare a un quadro normativo europeo che promuova politiche di prevenzione e riciclo economicamente sostenibili”.

ORIM da sempre crede fermamente che per rendere concreta l’economia circolare sia necessario fare rete a tutti i livelli: industriale, finanziario, associazionistico, politico, accademico e che ovviamente occorra partire creando coscienza ambientale nella società. Ecco perché dal 2004 organizziamo ColorAmbiente, un concorso pittorico che vuole stimolare le nuove generazioni sulle tematiche ambientali. Quest’anno, in occasione del ventennale, abbiamo deciso di restaurare tutti i murales dipinti sulle mura della nostra azienda, invitando a festeggiare con noi tutti i vincitori delle precedenti edizioni., ha evidenziato Alfredo Mancini, Fondatore e Amministratore Delegato di ORIM.

L’impianto ORIM di Macerata gestisce attività di recupero e smaltimento dei rifiuti industriali e può trattare fino a 75.000 tonnellate annue di materia. ORIM è attiva nel riciclo delle materie prime critiche ed è oggi l’unica azienda in Italia in grado di estrarre dai catalizzatori provenienti dalle industrie chimiche e petrolchimiche metalli strategici come nichel, cobalto, rame, argento, platino e palladio.

Nel pomeriggio si è proseguito presso lo stabilimento ORIM con l’evento dedicato a ColorAmbiente, il progetto artistico-ambientale promosso dal 2004 in collaborazione con il Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le nuove generazioni e sensibilizzarle sulle politiche di sostenibilità ambientale; è stato inaugurato il nuovo murales e sono stati presentati i vincitori delle edizioni precedenti con i loro murales restaurati.

La campagna “Impianti Aperti on the road” ha come obiettivo la promozione della conoscenza delle infrastrutture industriali necessarie alla corretta e sostenibile gestione dei rifiuti e si svolge con il patrocinio del MASE (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente) e di Sostenibilità in Lombardia.

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Decreto Legislativo 226/2024 sulla protezione dei lavoratori da esposizione a sostanze dannose.

Decreto Legislativo 226/2024 sulla protezione dei lavoratori da esposizione a sostanze dannose.

Pubblicato il Decreto Legislativo 4 settembre 2024, n. 135 recante attuazione della direttiva (UE) 2022/431 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. In particolare il decreto in parola interviene in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro andando ad integrare, tra le varie proprietà delle sostanze da cui proteggere i lavoratori, anche quella relativa alla tossicità per la riproduzione. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/248/SAEC-NOT/CS del 27.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/248/SAEC-NOT/CS

2024/248/SAEC-NOT/CS

Pubblicato il Decreto Legislativo 4 settembre 2024, n. 135 recante attuazione della direttiva (UE) 2022/431 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (G.U. n. 226 del 26.9.2024)

Al fine di recepire le indicazioni della Direttiva (UE) 2022/431, il decreto a modificare diversi articoli del D.lgs. n. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro andando ad integrare, tra le varie proprietà delle sostanze da cui proteggere i lavoratori, anche quella relativa alla tossicità per la riproduzione.

Tale ampliamento è risultato necessario alla luce degli studi effettuati su tali sostanze su questo tipo di ricadute grave ed irreversibili per cui si è ritenuto necessario includere anche la salute dei lavoratori. Inoltre, mettendo sullo stesso piano le sostanze cosiddette “reprotossiche” con le sostanze cancerogene e mutagene, la direttiva risulta coerente con il Regolamento (CE) n.1907/2006 REACH. 

La direttiva e il decreto di recepimento rivedono anche i valori limite di esposizione di alcune sostanze, come piombo, nichel e benzene.

Per ulteriori informazioni si rimanda al testo del decreto, in allegato.

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ASSOAMBIENTE 27 settembre 2024

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Risposta MASE a Interpello su marmitte catalitiche usate

Risposta MASE a Interpello su marmitte catalitiche usate

Il MASE si è espresso su una istanza di interpello ambientale formulata ai sensi dell’articolo 3-septies del D.lLgs. n. 152/2006, da parte di una Associazione industriale in merito alla corretta interpretazione e applicazione della normativa relativa alla gestione e alla tracciabilità delle marmitte catalitiche usate.

In particolare l’Istante ha richiesto chiarimenti in merito alla gestione dei catalizzatori esausti potenzialmente pericolosi presenti nei veicoli fuori uso conferiti agli impianti di trattamento senza adeguata documentazione analitica che attesti la non pericolosità degli stessi rifiuti di catalizzatori ed ha proposto di valutare la possibilità di garantire la tracciabilità di tale tipologia di rifiuto anche a monte degli impianti di trattamento

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/247/SAEC-GIU/NA del 27.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/247/SAEC-GIU/NA

2024/247/SAEC-GIU/NA

Il MASE si è espresso su una istanza di interpello ambientale formulata ai sensi dell’articolo 3-septies del D.Lgs. n. 152/2006, da parte di una Associazione industriale in merito alla corretta interpretazione e applicazione della normativa relativa alla gestione e alla tracciabilità delle marmitte catalitiche usate.

In particolare l’Istante ha richiesto chiarimenti in merito alla gestione dei catalizzatori esausti potenzialmente pericolosi presenti nei veicoli fuori uso conferiti agli impianti di trattamento senza adeguata documentazione analitica che attesti la non pericolosità degli stessi rifiuti di catalizzatori ed ha proposto di valutare la possibilità di garantire la tracciabilità di tale tipologia di rifiuto anche a monte degli impianti di trattamento.

Il MASE con la risposta n. 170429 del 19 settembre 2024, anche sulla base del parere tecnico fornito dall’ISPRA, ha precisato che se non si possiede la documentazione analitica che attesta la non pericolosità della marmitta del veicolo fuori uso e non è possibile attribuire un corretto codice EER, il rifiuto va classificato come pericoloso.

In assenza della documentazione sulla non pericolosità della marmitta è, infatti, impossibile attribuire il Codice EER corretto; pertanto, il codice da assegnare va attribuito dopo la valutazione delle caratteristiche di pericolo di ciascuna delle sostanze contenute nel rifiuto per origine e/o contaminazione. Nel caso in cui non sia possibile effettuare queste operazioni, il MASE conferma quanto stabilito dalle Linee guida SNPA sulla classificazione dei rifiuti che a loro volta richiamano la Sentenza della Corte di Giustizia Europea (Decima Sezione) del 28 marzo 2019, secondo cui, per precauzione, il rifiuto va classificato come pericoloso e gestito di conseguenza. 

Per quanto attiene, invece, la tracciabilità dei catalizzatori esausti a monte degli impianti di trattamento dei veicoli fuori uso, il Ministero ha evidenziato che il combinato disposto dei commi 2, 3 e 5 dell’articolo 5 del D.Lgs. n. 209/2003 contiene misure per prevenire la dispersione di tali rifiuti e per renderli tracciabili. Infatti, ai sensi dei citati commi, la consegna di un veicolo fuori uso al centro di raccolta deve avvenire senza che il detentore incorra in spese nel caso in cui il veicolo contenga i suoi componenti essenziali, quali il motore, parti della carrozzeria, il catalizzatore e le centraline elettroniche, se presenti in origine. Conseguentemente, tale disposizione incentiva il detentore che consegna il veicolo fuori uso all’impianto di demolizione, a motivare l’eventuale assenza di catalizzatori, con prove documentali.

Per ogni approfondimento tecnico si rinvia alla domanda di interpello (disponibile qui) e al riscontro del MASE (disponibile qui)

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Linee Guida SNPA su procedura estinzione contravvenzioni ambientali minori

Linee Guida SNPA su procedura estinzione contravvenzioni ambientali minori

Il Sistema Nazionale di Protezione Ambiente (SNPA) ha aggiornato la guida per l’applicazione del procedimento di estinzione delle contravvenzioni ambientali minori. Le Linee guida 52/2024 abrogano e sostituiscono le precedenti Linee guida 38/2022 sul medesimo tema. L'aggiornamento tiene conto delle novità normative intervenute (fino al febbraio 2024) e dell'evoluzione dell'applicazione del Codice ambientale da parte dei Giudici.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/246/SAEC-COM/CS del 27.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/246/SAEC-COM/CS

2024/246/SAEC-COM/CS

Il Sistema Nazionale di Protezione Ambiente (SNPA) ha aggiornato la Guida per l’applicazione del procedimento di estinzione delle contravvenzioni ambientali minori. Le Linee guida 52/2024 abrogano e sostituiscono le precedenti Linee guida 38/2022 sul medesimo tema. L'aggiornamento tiene conto delle novità normative intervenute (fino al febbraio 2024) e dell'evoluzione dell'applicazione del Codice ambientale da parte dei Giudici. 

La Guida è uno strumento che permette alle imprese di conoscere meglio il meccanismo di estinzione dei reati più "leggeri" in materia ambientale al quale sono in certi casi ammessi. Una delle novità di questa revisione è la riformulazione della parte contenente le "prescrizioni-tipo", cioè gli obblighi che l'Organo di controllo potrebbe impartire al contravventore quale condizione per ottenere l'estinzione, che ora è più dettaglia e tratta una casistica più ampia.

Nella Guida viene poi dato conto dell'orientamento prevalente della Giurisprudenza secondo cui il meccanismo estintivo trova applicazione esclusivamente per le contravvenzioni punite con la sola ammenda o con la pena alternativa.

Entrando nel dettaglio la Linea guida in particolare dedica il primo paragrafo al campo di applicazione della procedura (esaminando il tema delle tipologie di contravvenzioni estinguibili con la procedura); il secondo illustra la natura, le finalità e il contenuto delle prescrizioni; il terzo è relativo alla asseverazione delle prescrizioni; il quarto e il sesto approfondiscono rispettivamente il ruolo degli Organi di vigilanza sprovvisti di qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria e quello degli Organi giudiziari nella procedura estintiva; il quinto infine riguarda la verifica delle prescrizioni e l’ammissione a pagamento delle somme dovute.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo delle Linee guida allegate.

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Designati i Vice Presidenti Assoambiente

Designati i Vice Presidenti Assoambiente

Nell’ambito del Consiglio Direttivo Assoambiente, tenutosi lo scorso 25 settembre 2024, sono stati ufficializzati i nominativi dei Presidenti delle diverse Sezioni dell’Associazioni, designati nell’ambito dei relativi Consigli di Sezione.

Nello specifico:

Sezione Servizi e Raccolta RU – Presidente F. Di Mezza (Lavorgna) 

Sezione Gestione Impianti trattamento e valorizzazione RU - Presidente R. Sancinelli (Montello) 

Sezione Rifiuti speciali, Intermediazione e Bonifiche - Presidente E. C. Maggioni (A2A Ambiente) 

Sezione Unicircular-  Presidente P. Barberi (ANPAR)

I Presidenti di Settore, che sono anche Vice Presidenti dell’Associazione, affiancheranno il Presidente Testa nel Comitato Esecutivo di Assoambiente.

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Aggiornamento mensile FEAD su UE policy – 27 settembre 2024 ore 11.00

Aggiornamento mensile FEAD su UE policy – 27 settembre 2024 ore 11.00

Il prossimo 27 settembre alle ore 11.00 si terrà (via Teams) il consueto FEAD Monthly report.

Appuntamento di circa un’ora nel corso del quale FEAD fornisce le ultime informazioni sulle politiche dell'UE e gli sviluppi nei settori della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/245/SAEC-EUR/PE del 26.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024-245-SAEC-EUR-PE

2024-245-SAEC-EUR-PE

FEAD organizza mensilmente un incontro via web della durata di un’ora in cui vengono sintetizzate le principali tematiche in corso di esame a livello europeo, che interessano in particolare la gestione dei rifiuti e la Circular Economy. 

Per quanti interessati segnaliamo che il prossimo incontro si terrà il 27 settembre 2024, dalle ore 11.00 alle ore 12.00. 

Di seguito il seguente link per seguire evento:

Microsoft Teams 

Join the meeting now

Meeting ID: 363 774 417 230 

Passcode: NqJVgk 

Per eventuali richieste o quesiti, potete rivolgerVi alla D.ssa Fano (g.fano@fise.org).

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Regolamento delegato su calcolo riciclo e recupero batterie esauste – Commissione UE apre consultazione

Regolamento delegato su calcolo riciclo e recupero batterie esauste – Commissione UE apre consultazione

La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica sulla bozza di atto delegato che definisce la metodologia per il calcolo e la verifica dei tassi di efficienza di riciclo e recupero dei materiali contenuti nelle batterie esauste.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/244/SAEC-EUR/FA del 26.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/244/SAEC-EUR/FA

2024/244/SAEC-EUR/FA

La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica sulla bozza di atto delegato che definisce la metodologia per il calcolo e la verifica dei tassi di efficienza di riciclo e recupero dei materiali contenuti nelle batterie esauste.

Si ricorda che l’adozione di questo atto delegato da parte della Commissione è richiamato dall’articolo 71 del Regolamento sulle batterie UE 2023/1542, che sottolinea la necessità di stabilire la metodologia per il calcolo e la verifica dei tassi dell’efficienza di riciclaggio e di recupero dei materiali, conformemente all’allegato XII, parte A, nonché il formato della documentazione.

Per quanto riguarda gli aspetti principali richiamati nell’atto delegato, segnaliamo:

  • definizione delle frazioni di input e output;
  • nel caso di più fasi di riciclo, il primo riciclatore (non inteso chi si occupa di preparazione per il riciclo, incluso lo stoccaggio, la movimentazione e lo smantellamento dei pacchi batteria o la separazione delle frazioni che non fanno parte della batteria stessa) è responsabile della raccolta dei dati sull'intera catena di riciclo, anche nel caso di esportazioni, e della segnalazione alle autorità competent;
  • i tassi di efficienza del riciclo e i tassi di recupero dei materiali devono essere calcolati su base annuale e devono coprire tutte le singole fasi del processo di riciclaggio delle batterie esauste e tutte le frazioni di output corrispondenti;
  • tasso di efficienza di riciclo:
  1. si riferisce a un processo di riciclaggio;
  2. deve essere calcolato per tipo di batteria, in base alla composizione chimica delle frazioni di input e output;
  3. a questo scopo, il riciclatore deve determinare la quota di diverse caratteristiche chimiche di batterie di scarto nel suo input (mediante analisi di smistamento o campionamento continuo o rappresentativo) e la composizione chimica complessiva dell'input (informazioni fornite dai produttori di batterie o composizione chimica di tutte le frazioni di output più emissioni e rifiuti derivanti dal trattamento o campionamento e analisi della frazione di input).
  • tasso di recupero del materiale:
  1. si riferisce a un materiale mirato (cobalto, rame, piombo, litio, nichel);
  2. va calcolato in base all'input iniziale e all'output finale (quando i materiali mirati recuperati possono sostituire i materiali primari nei processi industriali di produzione);
  3. il materiale recuperato deve avere un contenuto di materiale mirato il più alto possibile dal punto di vista tecnico, evitando al contempo costi eccessivi.
  • le impurità presenti nelle frazioni di input fanno parte della loro massa, mentre le impurità presenti nelle frazioni di output non devono essere considerate parte della loro massa;
  • i riciclatori devono fornire dati su base annuale, suddivisi per Stato membro in cui sono state raccolte le batterie usate, alle autorità competenti degli Stati membri in cui sono state trattate le batterie usate.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda alla bozza di atto delegato e al relativo allegato, allegati alla presente.

Si invitano quanti interessati ad inviare il proprio feedback riguardo questi metodi di calcolo e modelli di segnalazione, alla D.ssa Giulia Fano (e-mail g.fano@fise.org) entro il prossimo 8 ottobre 2024, al fine di predisporre anche insieme a FEAD un riscontro per la Commissione europea.

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Regione Lombardia – ipotesi bando STEP. Richiesti contributi

Regione Lombardia – ipotesi bando STEP. Richiesti contributi

Regione Lombardia lo scorso luglio (DGR n. 2740/2024) ha avviato iter di riprogrammazione del programma PR FESR 2021-2027 per adesione alla piattaforma STEP con l’obiettivo di istituire 2 nuovi Assi nel PR (Asse VI e Asse VII), nell’ambito dei quali è previsto focus anche su riciclaggio RAEE e batterie e recupero fosforo (da fanghi e ceneri da incenerimento).

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/243/SAEC-NOT/PE del 26.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/243/SAEC-NOT/PE

2024/243/SAEC-NOT/PE

Il 1° marzo 2024 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2024/795 (disponibile qui). che istituisce la Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP) con l’obiettivo di ampliare le possibilità di sostegno per gli investimenti volti a rafforzare lo sviluppo industriale e le catene del valore nei settori strategici, sempre nell’ottica di ridurre le dipendenza dell’Unione e preservare l’integrità del mercato interno.

Il Regolamento prevede la possibilità di mobilitare le risorse nell'ambito dei programmi dell'Unione esistenti, tra cui il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) fino al 6%.

Regione Lombardia lo scorso luglio (DGR n. 2740/2024) ha avviato iter di riprogrammazione del programma PR FESR 2021-2027 per adesione alla piattaforma STEP con l’obiettivo di istituire 2 nuovi Assi nel PR (Asse VI e Asse VII), per un valore complessivo di 120 mln di euro, attingendo su tutti gli Obiettivi Specifici del Programma, da utilizzare nei seguenti ambiti:

  • Tecnologie digitali e innovazioni delle tecnologie deep tech
  • Biotecnologie (inclusi i medicinali critici)
  • Tecnologie pulite ed efficienti nell’uso delle risorse

In particolare per quanto riguarda l’Asse VII si prevede un finanziamento a fondo perduto (circa 10 milioni di euro) a favore di PMI e grandi imprese per sostenere il riciclo e il recupero di materie prime critiche con focus sui seguenti settori:

  • Riciclaggio RAEE e batterie
  • Recupero fosforo (da fanghi e ceneri da incenerimento).

Per attuare tale percorso Regione Lombardia intende definire quanto prima un bando su questi due specifici settori in merito al quale ci è stato chiesto di fornire suggerimenti e contributi che possano consentirne la predisposizione.

Nel rimandare al file allegato che riporta alcune prime ipotesi illustrate nel corso di un recente incontro da Regione Lombardia, sono a chiedere Vostri eventuali riscontri da inviare al Dott. Cesaretti (e-mail d.cesaretti@fise.org) da entro il15 ottobre 2024 al fine di poter contribuire in tempi utili.

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Avviata consultazione della nuova edizione della UNI/PdR 132 – gestione rifiuti urbani

Avviata consultazione della nuova edizione della UNI/PdR 132 – gestione rifiuti urbani

Avviata consultazione sulla prassi di riferimento UNI/PdR 132 che è stata rinnovata con una apposita appendice (Appendice A) che definisce schematicamente gli elementi necessari per la valutazione di conformità di terza parte (certificazione).

Si ricorda che questa prassi riporta i requisiti per tracciare la gestione dei flussi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento presso impianti/soggetti terzi, che operano nella filiera del trattamento con la produzione di materie prime secondarie/prodotti o rifiuti attraverso operazioni di riciclaggio, di recupero energetico o di smaltimento finale. 

Consultazione aperta fino al 24 ottobre 2024.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/242/SAEC-NOT/PE del 26.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/242/SAEC-NOT/PE

2024/242/SAEC-NOT/PE

Pubblicata nel 2022, la prassi di riferimento UNI/PdR 132 stabilisce i requisiti per tracciare la gestione dei flussi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento presso impianti/soggetti terzi, che operano nella filiera del trattamento con la produzione di materie prime secondarie/prodotti o rifiuti attraverso operazioni di riciclaggio, di recupero energetico o di smaltimento finale. Ciò nell’ottica di avviare un percorso che permetta di ottenere una certificazione di parte terza dei processi. 

Essa potrà costituire un riferimento per il monitoraggio e la verifica del dato ai fini della rendicontazione degli obiettivi di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e al D.Lgs. n. 118/2020, a beneficio dell’intera filiera (produttori di rifiuti, gestori del ciclo, impianti di trattamento, Consorzi ed Enti di controllo). 

Il perimetro di riferimento minimo è quello delle attività direttamente esercitate dalle aziende di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Tale attività può arrivare al trattamento finale o ai punti di cessione a impianti/soggetti terzi.

La UNI/PdR 132 è stata ora rinnovata con una apposita appendice (Appendice A) che definisce schematicamente gli elementi necessari per la valutazione di conformità di terza parte (certificazione) per proporre al mercato uno strumento più completo in grado di fornire linee di indirizzo pratiche per individuare e rendicontare la destinazione dei rifiuti urbani, sia raccolti in modo differenziato sia quelli residui.

Per quanti interessati segnaliamo che il documento è disponibile nella pagina delle Prassi di Riferimento in consultazione e rimarrà a disposizione per eventuali commenti fino al 24 ottobre 2024.

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Save the date |IL NUOVO REGOLAMENTO EOW DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE: opportunità di mercato, aspettative per le imprese e criticità (Mestre, 1 ottobre)

Save the date |IL NUOVO REGOLAMENTO EOW DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE: opportunità di mercato, aspettative per le imprese e criticità (Mestre, 1 ottobre)

Si terrà a Venezia, Mestre il 1 Ottobre prossimo il Convegno "IL NUOVO REGOLAMENTO EOW DEI RIFIUTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE: opportunità di mercato, aspettative per le imprese e criticità" presso l'Auditorium “Cesare De Michelis” | M9 – Museo del ‘900.

L'evento si terrà a partire dalle ore 14.00 e terminerà alle ore 18.30. 

L'evento è promosso da ANPAR, IMQ eAMBIENTE e Studio Ambientale Legale PELOSI ed ha ricevuto il Patrocinio del MASE, ANCE VENETO, ASSOAMBIENTE e Distretto Museo M9.

Si ringraziano gli Sponsor: ALS, CAVETEST, INERTI SAL VALENTINO e NUOVA RECYCLING

Programma scaricabile.

Per registrare la partecipazione all'evento è necesario inviare una mail alla Segreteria Organizzativa ANPAR: info@anpar.org

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RENTRI – Assoambiente incontra il MASE ed Ecocerved

RENTRI – Assoambiente incontra il MASE ed Ecocerved

Nell’ambito della interlocuzione con gli stakeholder avviata dal MASE ed Ecocerved, Assoambiente ha preso parte ad un recente incontro per un confronto finalizzato a trovare soluzione ad alcuni profili di criticità rispetto all’implementazione della piattaforma RENTRi al fine di completare lo sviluppo delle procedure operative e di interoperabilità. 

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/241/SAEC-NOT/LE del 24.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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Impianti Aperti on the Road | Sesta Tappa ORIM (Macerata, 27 Settembre) | Save the Date

Impianti Aperti on the Road | Sesta Tappa ORIM (Macerata, 27 Settembre) | Save the Date

Il Viaggio per la Sostenibilità ASSOAMBIENTE procede con la Sesta Tappa che verdà protagonista l'Impresa ORIM di Macerata

La Tappa si terrà il 27 settembre prossimo e sarà articolata in due diversi momenti

La mattina si terrà presso una prestigiosa location locale l'evento dal titolo “Il recupero dei CRM dai rifiuti industriali: nuovi scenari di sostenibilità e strategie di networking” e nel pomeriggio presso lo Stabilimento ORIM si terrà la “Conferenza colorAmbiente” seguita dalla “Inaugurazione dei Murales” con la partecipazione dei vincitori “storici” (ognuno col proprio murales).

Programma scaricabile in allegato. 

Sarà l'occasione per celebrare i 20anni di ColorAmbiente, il contest artistico di ORIM per sensibilizzare i giovani alla cultura della tutela ambientale e per festeggiare il restauro dei Murales con i protagonisti delle precedenti edizioni. 

Clicca qui per confermare la partecipazione all'evento della mattina “Il recupero dei CRM dai rifiuti industriali: nuovi scenari di sostenibilità e strategie di networking”

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2024/241/SAEC-NOT/LE

2024/241/SAEC-NOT/LE

Parallelamente e a seguire rispetto all’attività formativa svolta dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali e Unioncamere in materia di RENTRi (mesi maggio-luglio scorsi), l’Associazione ha proseguito nel confronto con le proprie aziende associate (appuntamenti del 25 luglio u.s. e 12 settembre u.s. con il gruppo di lavoro associativo) per monitorare, individuare ed organizzare le principali criticità riscontrate nell’implementazione e nello sviluppo della piattaforma RENTRi alla luce soprattutto della prossima scadenza del 15 dicembre 2024, data in cui si aprono le iscrizioni per il primo gruppo di soggetti tra cui i gestori dei rifiuti.

Obiettivo del lavoro, svolto congiuntamente ad Utilitalia, è stato quello di definire, con uno spirito di massima collaborazione e disponibilità una “lista” di problematiche di carattere normativo e/o tecnico (comprese quelle inerenti l’architettura informatica) da sottoporre al MASE per individuare, nell’ambito di un incontro, mirate soluzioni condivise che consentano un percorribile avvio del nuovo sistema di tracciabilità e l’adozione dei nuovi modelli di registro di carico e scarico e di formulario di trasporto.

Nel corso della recente riunione con il MASE, tenutasi lo scorso 23 settembre (a cui, oltre ad Assoambiente ed Utilitalia, hanno partecipato anche i rappresentanti di Assosoftware e Confindustria), non si è entrati nel merito problematiche tecniche segnalate con specifico documento al Ministero (oggetto di un prossimo incontro dedicato ad Assoambiente ed Utilitalia) ma, sia lato gestori che software house, è stata espressa seria preoccupazione riguardo alle tempistiche di entrata a regime del Sistema, divenute critiche anche per la mancata definizione di un contesto stabile per l’avvio lavori.

Rispetto alle segnalazioni raccolte dalle imprese associate, Assoambiente e Utilitalia hanno predisposto un documento analitico anticipato all’attenzione del MASE e di Ecocerved evidenziando le principali problematiche ancora presenti, soprattutto di carattere normativo, ben segnalando che la mancanza di chiarimenti sulle modalità per attuare la tracciabilità digitale per molte fattispecie operative non consente lo sviluppo delle relative procedure (casi d’uso) per l’interoperabilità, bloccando di fatto l’implementazione dei sistemi gestionali e determinando preoccupanti ritardi difficilmente recuperabili a soli tre mesi dalla partenza del Sistema. 

Tra i principali temi che hanno costituito oggetto del documento interassociativo si segnalano:

  • la gestione delle rettifiche dei movimenti inviati al sistema RENTRi;
  • la gestione del campo “in attesa di verifica analitica” del formulario rifiuti (FIR) e all’assenza di analogo campo nell’ambito dei registri di c/s (RCS);
  • la mancanza di declinazione dell’operatività di alcune filiere operative (ad esempio attività di autodemolizione);
  • la mancata chiarezza sulla tempistica di produzione dell’XML e della immodificabilità delle registrazioni (aspetto questo ampiamente dibattuto nella riunione con il MASE del 23 settembre u.s., ma con esiti ancora non soddisfacenti da parte degli operatori).

Assoambiente ed Utilitalia hanno ben chiarito agli interlocutori ministeriali che la mancanza di certezze sugli sviluppi operativi della tracciabilità digitale, sui punti di cui all’elenco sopra richiamato, rende impossibile erogare una qualsivoglia attività di formazione, che necessariamente richiederà a sua volta tempi congrui e sarà erogabile solo successivamente al consolidamento dei processi operativi nei sistemi gestionali. Inoltre tale aspetto assume contorni ancora più seri e impattanti se si considera che oltre alla digitalizzazione massiva dei processi di tenuta dei RCS e di comunicazione del dato, gli operatori dovranno anche allinearsi a nuovi modelli di RCS e FIR (ad oggi mai utilizzati). Tale coincidenza temporale, determina inevitabilmente la sovrapposizione, con effetto non meramente addizionale, ma moltiplicativo, delle incertezze di prima applicazione dei nuovi moduli cartacei (FIR) e della informatizzazione del registro da parte del primo gruppo dei soggetti obbligati con le ben note difficoltà non solo di allineamento dei software gestionali ai nuovi modelli di registro, ma anche di controllo da parte degli Enti.

Da ultimo è stato altresì segnalato con preoccupazione che anche all’indomani del consolidamento di modalità operative precise e univoche (ancora non prevedibile) esistono comunque degli ampi tempi necessari alla “messa a terra” del sistema (formazione degli operatori, riorganizzazione aziendale, attivazione di un gran numero di profili di operatori in un breve periodo di tempo e relative pratiche di iscrizione, rilascio dei certificati interoperabilità, delle firme remote, implementazione di soluzioni in grado di operare fino al 12 febbraio 2025 in una modalità ed in grado di effettuare lo switch di fatto in meno di 24 ore).

Sarà nostra cura informarVi sugli sviluppi dell’interlocuzione con il Ministero che avverranno nei prossimi giorni e che avranno ad oggetto le tematiche sinteticamente sopra esposte.

Cogliamo l’occasione trasmettervi in allegato una sintesi e relativi link, delle principali novità pubblicate sul sito RENTRi relative ai seguenti argomenti:

  • “Termini per la fruizione del servizio di stampa del format di registro di carico e scarico e vidimazione dei FIR e registri digitali”;
  • “Adozione su base volontaria del FIR digitale, prima del 13 febbraio 2026”;
  • “Formazione RENTRI - Eventi organizzati dalle Sezioni dell'Albo gestori ambientali”;
  • Immodificabilità del Registro di Carico e Scarico Digitale;
  • Numero univoco dei movimenti trasmessi al RENTRI;
  • Produzione dei file di stampa dei registri cronologici di carico e scarico.
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OMNISYST | Webinar sull’Economia Circolare: Sfide e Opportunità per i Residui Industriali

OMNISYST | Webinar sull’Economia Circolare: Sfide e Opportunità per i Residui Industriali

Omnisyst, in collaborazione con Assoambiente e con il patrocinio di AIAS, promuove l’Omniwebinar dal titolo “Economia Circolare: siamo sulla strada giusta?”, in programma per il 9 ottobre 2024 dalle ore 16:30 alle 17:30.

Il webinar rappresenta un’occasione per esplorare il tema cruciale dei residui industriali in Italia: verranno analizzati gli aspetti centrali della gestione dei residui industriali e approfondite le principali sfide e opportunità legate alla transizione verso un’economia circolare.

Programma e relatori

    •    Fabio Giacomo Santomauro (Omnisyst): introdurrà il ruolo dell’intermediario nella gestione dei residui industriali.

    •    Silvia Navach (Assoambiente): presenterà l’analisi del “Circular economy gap”, illustrando le dinamiche globali dell’economia circolare.

    •    Dario Cesaretti (Assoambiente): interverrà sul tema dell’impiantistica e della gestione transfrontaliera dei rifiuti.

    •    Elisabetta Perrotta (Assoambiente): affronterà la questione del futuro degli scarti non riciclabili.

I temi trattati

Il webinar affronterà, tra i vari argomenti, l’economia circolare a partire dall’analisi del Circular economy gap. Un’analisi del rapporto annuale 2024 evidenzierà come, negli ultimi cinque anni, il dibattito sull’economia circolare sia cresciuto esponenzialmente, con il triplo delle discussioni online rispetto al passato. Tuttavia, i dati mostrano un calo costante nell’impiego di materie prime seconde nei processi produttivi, passate dal 9,1% nel 2018 al 7,2% nel 2023, con una riduzione del 21%. Allo stesso tempo, sono state consumate 500 miliardi di tonnellate di materiali, pari al 28% di tutte le risorse utilizzate dall’inizio del XX secolo.

Un altro tema di grande rilevanza sarà l’importanza dell’impiantistica e della gestione transfrontaliera dei rifiuti. Le normative europee considerano l’economia circolare e il potenziamento del riciclo come fondamentali per la sostenibilità, in un contesto di crescente scarsità di materie prime. Per chiudere il ciclo della gestione dei rifiuti, sarà necessario incrementare il riciclo e il recupero energetico, riducendo la dipendenza dalle discariche. Verrà inoltre analizzata la fotografia della realtà italiana sulla base dei report ISPRA/SNPA, con particolare attenzione all’import-export dei rifiuti e alle nuove regole del Regolamento europeo per la movimentazione extra UE.

Infine, sarà affrontato il tema del futuro degli scarti non riciclabili. Con oltre 5 milioni di tonnellate di rifiuti destinati all’estero o alle discariche a causa della mancanza di impianti adeguati, il webinar discuterà soluzioni per valorizzare energeticamente questi materiali, con il potenziale di soddisfare i consumi di energia di circa 5 milioni di cittadini.

Partecipazione

Il webinar è gratuito, ma è necessaria la registrazione.

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DIGITAL ITALY SUMMIT (Roma, 12-14 Novembre)

DIGITAL ITALY SUMMIT (Roma, 12-14 Novembre)

Dal 12 al 14 novembre 2024 presso il  Centro Congressi Roma Eventi, Fontana di Trevi (Roma) si terrà il Il Digital Italy Summit 2024, giunto alla sua nona edizione, rappresenta un punto di riferimento
cruciale per il confronto tra i Protagonisti dell’Economia, le Autorità di Governo, il Mondo Accademico e della Ricerca, nonché Esperti italiani e internazionali. L’evento si concentra sui più recenti trend
tecnologici e sull'impatto che questi hanno sui processi di innovazione digitale nel nostro Paese.
 

Obiettivi del Summit
Il Summit offre un'opportunità unica per i Leader delle Imprese del Mondo Digitale di condividere visioni, anticipare strategie aziendali e presentare tecnologie innovative al mercato italiano.

Temi Principali
• L’onda lunga dell’AI: L’intelligenza artificiale sta trasformando profondamente i modelli di business, i servizi pubblici e la qualità della vita. Come afferma Mustafa Suleyman nel suo libro
"The Coming Wave", l'AI è una meta-tecnologia in grado di generare sistemi e strumenti di ogni genere, rappresentando una delle sfide più importanti da affrontare.
• Pubblico e privato insieme per digitalizzare l’Italia: L'evento esplorerà tre grandi sfide:
- Crescita economica: Valutazione dell'impatto del PNRR e delle transizioni digitale e green.
- Produttività: Analisi del ruolo della tecnologia nel colmare il gap di produttività dell'Italia rispetto ai principali paesi occidentali.
- Modernizzazione della Pubblica Amministrazione: Discussione su come il Digitale e l'AI possono semplificare e migliorare i servizi pubblici.

Struttura del Summit
Il Summit si svolgerà nell'arco di tre giornate:https://www.theinnovationgroup.it/events/digital-italy-summit-2024/?reg=1&lang=it
• 12 Novembre: Apertura con una sessione riservata a Governo, Autorità, e Leader delle Aziende Partner.
• 13 Novembre: Sessione plenaria e panel dedicati alla Cybersecurity e alle strategie di adozione tecnologica.
• 14 Novembre: PA Summit, con sessioni specifiche sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Partecipazione
L'accesso all'evento è riservato esclusivamente ai rappresentanti delle Aziende e delle Pubbliche Amministrazioni utenti finali di servizi ICT, nonché alle Aziende ICT Partner e Sponsor dell'iniziativa.

Disponibile in allegato il Comunicato Stampa.

Per maggiori informazioni e per registrarti all'evento, visita il sito web

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FEAD NEWSLETTER N° 187 - 23 SEPTEMBER 2024

FEAD NEWSLETTER N° 187 - 23 SEPTEMBER 2024

Si rende disponibile in allegato la Newsletter n. 187 del 23 settembre 2024. Buona lettura.

Buona lettura.

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Gestione dei rifiuti ed autorizzazione: la diffida della Pubblica Amministrazione è subito impugnabile.

Gestione dei rifiuti ed autorizzazione: la diffida della Pubblica Amministrazione è subito impugnabile.

Il Tar Lombardia nella Sentenza del 6 settembre 2024, n. 2381 ha deciso che l’impresa può opporsi immediatamente all’atto della Pubblica Amministrazione che contesta l’inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione alla gestione di rifiuti, in quanto atto immediatamente lesivo dei propri interessi. La diffida disposta all’impresa ai sensi dell’articolo 208, comma 13 del D.Lgs. n. 152/2006 è un atto che di per sé indice immediatamente sulla sfera giuridica dell’impresa autorizzata.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/240/SAEC-GIU/TO del 23.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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2024/240/SAEC-GIU/TO

2024/240/SAEC-GIU/TO

Il Tar Lombardia nella Sentenza 6 settembre 2024, n. 2381 ha deciso che l’impresa può opporsi immediatamente all’atto della Pubblica Amministrazione che contesta l’inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione alla gestione di rifiuti, in quanto atto immediatamente lesivo dei propri interessi.

Più in particolare, i Giudici hanno affermato che la diffida disposta all’impresa ai sensi dell’articolo 208, comma 13, del D.Lgs. n. 152/2006 (inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione) è una un atto che di per sé indice immediatamente sulla sfera giuridica dell’impresa autorizzata.

La diffida impone infatti obblighi e prescrizioni all’impresa ricevente sicché in caso di mancata ottemperanza si può aprire un procedimento, autonomo dal primo, che può portare, a seconda di quanto gravi siano state le mancanze dell’azienda, alla sospensione dell’attività o alla revoca dell’autorizzazione rilasciata. 

A dimostrazione del carattere autonomo della diffida che va quindi eventualmente subito impugnata - proseguono i giudici - c’è il fatto che l’Amministrazione aveva comunicato all’impresa l’avvio del procedimento ai sensi dell’articolo 7 della Legge 241/1990 e che nel provvedimento era stato indicato espressamente il termine entro cui impugnarlo davanti al Giudice amministrativo. 

Concludono i giudici: “la diffida ex art. 208, comma 13 TU Ambiente, come rilevato dalla giurisprudenza più recente, non si configura: “come una mera comunicazione di avvio del procedimento volto all'adozione di un provvedimento di sospensione o revoca dell'autorizzazione stessa, ossia come un atto endoprocedimentale impugnabile solo unitamente all'eventuale provvedimento di sospensione o di revoca dell'autorizzazione, bensì come un provvedimento autonomamente lesivo della sfera giuridica del soggetto autorizzato, e come tale immediatamente impugnabile. Ciò in quanto, con la diffida, vengono imposti o ribaditi obblighi di fare, all'inadempimento dei quali può conseguire, a seconda della gravità dell'inadempimento, l'avvio di un autonomo procedimento volto all'adozione di un provvedimento di sospensione o di revoca dell'autorizzazione. (TAR Lombardia, Brescia, Sez. I, n. 378/2024).”

Nel far rinvio alla Sentenza, allegata alla presente, restiamo a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.

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ASSOAMBIENTE 20 settembre 2024

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Esiti Workshop Assoambiente su WSR e rettifiche UE su Reg. UE 1157/2024 (WSR)

Esiti Workshop Assoambiente su WSR e rettifiche UE su Reg. UE 1157/2024 (WSR)

Nell’ambito del workshop organizzato da Assoambiente su “Il procedimento di notifica nella movimentazione transfrontaliera dei rifiuti” di questa mattina sono state affrontate le principali novità introdotte dal Regolamento UE 2024/1157, con un approfondimento sul procedimento di notifica. 

Ad illustrare il disposto normativo in termini tecnico-operativo sono intervenuti, la D.ssa Benedetta Bracchetti (ex Segretario Sezione Bolzano dell’Albo Gestori Ambientali e oggi consulente sul tema WSR) e il Dott. Umberto Parravicini (Responsabile ufficio Spedizioni Transfrontaliere di rifiuti e Accordi internazionali, Regione Lombardia) . Importanti contributi anche dalla D.ssa Tiziana Satta e il Dott. Giancarlo Scatigna (Ufficio Controlli Dogane – Direzione Dogane) che hanno sottolineato le difficoltà riscontrate sul territorio.

Sempre in materia segnaliamo inoltre che l'UE ha pubblicato due rettifiche n. 90568 al Regolamento UE 2024/1157 (WSR): la più significativa è quella che modifica la definizione di "miscela di rifiuti" con il nuovo testo che recita "i rifiuti che risultano dalla mescolanza intenzionale o involontaria di due o più tipi di rifiuti diversi: (…)".

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare 2024/239/SAEC-COM/PE del 20.09.2024 pubblicata sul sito ASSOAMBIENTE.

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