Il consorzio Comieco ha presentato il XXIII Rapporto Annuale (scaricabile qui) che fotografa la situazione della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia. Con quasi 3,3 milioni di tonnellate di materiale cellulosico raccolto dai Comuni (+52.600 tonnellate rispetto all’anno precedente) e un pro-capite che supera i 54 kg/abitante, la raccolta differenziata di carta e cartone, nel 2017, è cresciuta dell’1,6% rispetto al 2016.
L’Italia, con 10 tonnellate di macero riciclate al minuto, si conferma leader in Europa per il riciclo di carta e cartone e ciò anche grazie allo storico utilizzo che si è fatto del macero per sopperire alla carenza di materia prima. L’apertura di nuove cartiere (2 già operative e 1 in avviamento) aumenterà la richiesta di questa “materia prima seconda” di ulteriori 1,2 milioni di tonnellate garantendo così un importante sbocco interno al materiale raccolto.
Rispetto all’andamento della raccolta nelle tre macroaree il Rapporto evidenzia come, ancora una volta, la crescita più sostanziale si attesti al Sud Italia, che fa segnare un +6,1%, con l’Abruzzo che a livello pro-capite conferma le performance migliori dell’area. Il Centro Italia cresce dell’1,6%, grazie soprattutto alle performance della già virtuosa Toscana. Il Nord si trova in una situazione di sostanziale stabilità, garantendo costanza in una raccolta già matura da anni anche se le performance migliorative di Regioni storicamente ai vertici della classifica nazionale come Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Lombardia confermano la possibilità di margini di crescita continui.
Il Rapporto infine evidenzia come i numeri della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia sono destinati a salire se si considerano i nuovi obiettivi fissati dall’Unione Europea. Il primo target è quello di raggiungere 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte in modo differenziato entro il 2020 e, preseguendo sulla strada intrapresa, le 200mila tonnellate ancora da intercettare non sembrano un traguardo impossibile. Il secondo obiettivo, entro il 2035, sarà il raggiungimento di un tasso di riciclo di imballaggi cellulosici dell’85%. Ad oggi tale tasso è poco sotto l’80%.