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180/2020/PE

L’Agenzia Interazionale per le energie rinnovabili (IRENA), organizzazione per la conoscenza e cooperazione internazionale finalizzata ad incoraggiare l'adozione e l'utilizzo crescente e generalizzato delle energie rinnovabili in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a cui aderisce anche l’Italia, ha pubblicato l’edizione 2020 del Global Renewable outlook dal titolo “Energy transformation 2050”.

Pubblicato in pieno contesto di pandemia da COVID19, il documento descrive il percorso per realizzare un sistema energetico sostenibile, delineando le opzioni di investimento e le tecnologie necessarie per decarbonizzare il sistema energetico in linea con l'accordo di Parigi.

Il Report presenta diversi possibili scenari relativi all'evoluzione delle emissioni di CO2 correlate al settore energetico:

  1. scenario base (BES), in cui le emissioni aumentano dello 0,7% all'anno sino a 43 Gt nel 2050 (da 34 Gt nel 2019) e un probabile aumento della temperatura di 3°C o più dopo il 2050;
  2. scenario energetico pianificato (PES) in cui le emissioni aumentano leggermente al 2030 e poi calano a 33 Gt entro il 2050 e con un probabile aumento della temperatura globale di 2,5°C dopo il 2050;
  3. scenario di trasformazione dell'energia (TES) di IRENA, in cui le emissioni calano di circa 3,8% annuo a circa 10 Gt, ovvero il 70% in meno rispetto al livello attuale, entro il 2050, mantenendo l'aumento della temperatura prevista ben al di sotto dei 2°C.

Possibili poi ulteriori interventi per una più radicale azione di decarbonizzazione in grado di azzerare le emissioni al 2050 o al più tardi al 2060.

Tra i principali aspetti che emergono dall’approccio olistico del Report, che si ritrova anche nel Green Deal europeo, richiamiamo in sintesi:

  • le emissioni di CO2 legate all'energia sono aumentate in media dell'1% all'anno dal 2010. Mentre la crisi sanitaria e il crollo dei prezzi del petrolio potrebbero sopprimere le emissioni nel 2020, un rimbalzo ripristinerebbe la tendenza a lungo termine,
  • il passaggio ad energie rinnovabili, efficienza ed elettrificazione può favorire un ampio sviluppo socioeconomico. Lo scenario di trasformazione dell'energia in prospettiva allinea gli investimenti energetici alla necessità di mantenere il riscaldamento globale "ben al di sotto di 2°C", in linea con l'accordo di Parigi,
  • i posti di lavoro nelle energie rinnovabili raggiungerebbero i 42 milioni a livello globale entro il 2050, quattro volte il loro livello attuale, attraverso la maggiore attenzione degli investimenti nelle energie rinnovabili. Le misure di efficienza energetica creerebbero 21 milioni e la flessibilità del sistema 15 milioni di posti di lavoro aggiuntivi,
  • la prospettiva di decarbonizzazione più profonda evidenzia la necessità di tecnologie innovative, modelli di business e adattamento comportamentale per raggiungere emissioni zero, necessaria una cooperazione internazionale, mobilitazione finanziaria, istituzioni rafforzate e ampia coesione politica,
  • le tecnologie coerenti con la sostenibilità climatica a lungo termine includono reti elettriche flessibili, soluzioni di efficienza, ricarica dei veicoli elettrici, stoccaggio dell'energia, energia idroelettrica interconnessa, idrogeno verde e altri investimenti tecnologici coerenti con la sostenibilità a lungo termine dell'energia e del clima,
  • le misure socioeconomiche per massimizzare i benefici della transizione energetica comprendono politiche industriali, interventi sul mercato del lavoro, sviluppo di istruzione e competenze e programmi di protezione sociale.

Nel Report non mancano richiami anche al tema dell’economia circolare, alle bioenergie (anche di derivazione da rifiuti) e al contributo derivato dall’incenerimento dei rifiuti. Peraltro proprio sulle bioenergie che “dovrà provenire da materie prime sostenibili e convenienti, come residui agricoli e forestali o rifiuti solidi urbani”, evidenzia il potenziale ruolo per alcuni settori (spedizioni, aviazione e vari settori industriali). Infine viene evidenziato un possibile contributo anche dai carburanti a base di rifiuti (prodotti utilizzando gas del trattamento dei rifiuti o da rifiuti di plastica e/o gomma) che, sebbene “non siano considerati rinnovabili”, queste tipologie di carburante “sono considerati combustibili a base di carbonio riciclato”.

Per ulteriori approfondimenti rimandiamo al Rapporto completo, disponibile qui (in lingua inglese), e alla sintesi del Report (in inglese) disponibile in allegato alla presente.

» 23.06.2020
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