Nella proclamazione di sciopero effettuato lo scorso 22 maggio (vedi circolari Assoambiente nn. 138 e 142/2020), l’organizzazione sindacale USB aveva motivato l’iniziativa con una lunga nota in cui:
Ancora, nel qualificare come "anche politico" lo sciopero, caratteristica che esclude evidentemente ogni possibile conciliazione, le richieste finali di USB (azzeramento delle sanzioni disciplinari, fornitura di DPI specifici indipendentemente dall'effettiva necessità, sospensione della raccolta differenziata e domiciliare, modifiche delle modalità di raccolta, solo per citarne alcune) poneva questioni su materie "non disponibili" per le Associazioni Datoriali, le quali non possono certo imporre con accordo nazionale il tipo di DPI da utilizzare, o alle aziende di azzerare le sanzioni disciplinari individuali.
Alla luce di tali numerose ragioni, e non solo, FISE-ASSOAMBIENTE aveva condiviso quindi di riscontrare la convocazione del Ministero unitamente alle altre Associazioni Datoriali, precisando in sintesi che:
In risposta a ciò, la Commissione di Garanzia in data 19 maggio ha contestato formalmente alle Associazioni Datoriali la mancata partecipazione alla procedura di raffreddamento promossa dal Ministero del Lavoro, aprendo un procedimento di valutazione e ricordando come la partecipazione alle procedure di raffreddamento sia obbligatoria.
La Commissione di Garanzia, dopo aver assegnato un termine di 30 giorni alle Associazioni per presentare osservazioni, ha comunicato, il 16 luglio u.s., l’allegata Delibera n. 20/137 archiviando il procedimento senza adottare sanzioni nei confronti di Assoambiente né delle altre Associazioni Datoriali.
Le motivazioni, da tenere presente anche in ambito aziendale per evitare di incappare in procedimenti di valutazione della Commissione di Garanzia, sono in sintesi le seguenti:
In conclusione, anche tenuto conto che allo sciopero proclamato dalla USB per lo scorso 22 maggio aderì meno dell’1% dei lavoratori del settore, la Commissione ha archiviato il procedimento di valutazione.