L’Italia ha definito le proprie Linee Guida del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) e relative alla spesa dei 209 miliardi assegnati al nostro Paese nell’ambito del Piano di rilancio europeo.
Tali Linee Guida, che dovranno ora essere presentate all’Unione europea, si pongono due ambiziosi traguardi:
In vista del PNRR definitivo, che verrà presentato più avanti (si prevede tra gennaio e aprile 2021, in quanto a breve la Commissione europea invierà agli Stati le sue linee guida per i Recovery plan nazionali, dopodiché inizieranno le interlocuzioni per individuare i progetti che potranno essere finanziati), vengono identificate 4 sfide e 6 missioni, a cui fanno da sfondo costante “innovazione” e “sostenibilità”, come peraltro previsto dal Piano di Rilancio presentato dal Presidente del Consiglio, che vede come obiettivi un Paese “completamente digitale”, con investimenti “in formazione e ricerca” e “infrastrutture più sicure ed efficienti”; un’Italia “più verde e sostenibile”, ma anche “più equa ed inclusiva”; “una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese”; un tessuto economico “più competitivo e resiliente”; un piano di sostegno alle filiere produttive; leggi più moderne ed efficaci.
Le missioni elencate nelle Linee Guida, sulle quali poggiano le linee di intervento del governo, vengono così individuate: digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione e formazione; equità, inclusione sociale e territoriale; salute. Per ogni missione viene illustrato il contesto di riferimento e dettagliate le azioni concrete previste. Le Linee Guida si chiudono con una descrizione della tipologia dei progetti che potranno avere maggiori possibilità di essere finanziati e con una panoramica sulle politiche di supporto al Piano che dovranno essere implementate.
A tale riguardo, il 27 agosto scorso il MISE aveva già predisposto e inviato al DPE (Dipartimento Politiche Europee) la proposta progettuale inerente le schede di dettaglio del Recovery plan dove vengono riportate, per ognuna delle misure/macroaree individuate, le iniziative e le azioni finanziabili con i fondi in arrivo dall’Europa (v. allegato). In particolare, nella Macroarea 2 sono presenti le proposte progettuali relative alla “Transizione verde” (pagina 10), con una progettualità dedicata al Piano d’Azione per l’Economia Circolare (pag. 20). Nella sua proposta il MiSE, per l’attuazione di questa progettualità, ha previsto 5,2 Mld di euro individuando diversi punti salienti su cui concentrarsi e stabilendo la conclusione della spesa nel periodo di eleggibilità 2026:
A testimonianza della centralità che la transizione verde e il concetto dell’economia circolare avranno nella predisposizione del Piano nazionale si evidenzia come almeno il 37% dei fondi per la ripresa e la resilienza, la “Recovery and resilience facility” (pari ad almeno 200 Mld di euro) dovrà essere destinato ad investimenti ed iniziative green.
Per maggiori informazioni di rimanda alle linee guida del PNRR allegate e alle schede di dettaglio del recovery plan predisposte dal MISE.