Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il DM 16 ottobre 2020 (G.U. n. 284 dell’14 novembre 2020), ha approvato lo statuto del Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabili (Biorepack).
Il Consorzio non ha fini di lucro, ed è costituito per concorrere a conseguire gli obiettivi di riciclo e di recupero di tutti i rifiuti di imballaggio e materiali di imballaggio prodotti nel territorio nazionale.
Lo statuto è organizzato come di seguito:
Lo Statuto prevede che al Consorzio, oltre ai fornitori e ai fabbricanti e trasformatori di materiali di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile e/o dei relativi semilavorati, possano partecipare tramite le proprie associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale anche utilizzatori (es. commercianti, distributori, addetti al riempimento, utenti dei predetti imballaggi, importatori di imballaggi pieni in plastica biodegradabile e compostabile), riciclatori (imprese che trattano a fine vita gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile assieme alla frazione organica dei rifiuti urbani), trasformatori di imballaggi in materiali compositi. Il numero dei consorziati è illimitato.
Il Consorzio, anche attraverso possibili forme di collaborazione e coordinamento con i singoli comuni o gestori locali dei rifiuti urbani e con il Conai, promuove la gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari all’interno dalla raccolta differenziata della Forsu effettuata dal servizio pubblico, secondo le modalità ed i criteri previsti nell’ambito del piano specifico di prevenzione e gestione di cui all’art. 223, comma 4 e del programma generale di prevenzione e di gestione di cui all’art. 225 del D.lgs 152/06 e smi.
Nel rimandare al testo dello statuto, in allegato alla presente, per maggiori informazioni, restiamo a disposizione per aggiornamenti ed informazioni.