AssoAmbiente

Circolari

212/2021/MI

Si fa seguito alla circolare n. 188/2021 del 5 luglio u.s. ed alle precedenti relativamente a quanto in oggetto.

Nel corso del mese di luglio sono proseguiti, a ritmo incalzante, le riunioni tra le associazioni Datoriali e le Organizzazioni Sindacali stipulanti entrambi i CCNL di categoria: confronti si sono tenuti nei giorni 8-9, 16, 21 e 26-27 luglio.

In tali occasioni, le Associazioni Datoriali hanno illustrato e consegnato alle controparti sindacali altre proposte normative relative ad argomenti di interesse, e in particolare:

Rapporto a tempo parziale (Articolo 10 CCNL):

Il testo è stato illustrato e consegnato alle OOSS in occasione della riunione del 9 luglio u.s.; in particolare le Associazioni Datoriali hanno manifestato l’intenzione di liberare l’istituto da alcuni vincoli non previsti dalla legge come ad esempio il minimo orario garantito nella misura del 50% rispetto all’orario a tempo pieno, e la percentuale massima di lavoratori assunti con contratto a tempo parziale.

Ciò anche in una logica di rendere tale tipologia contrattuale, già di per sé piuttosto rigida per disposizioni inderogabili di legge, più attrattiva in particolare in caso di nuove assunzioni, oltre che come potenziale strumento in grado di diminuire l’impatto fisico nell’ultimo periodo lavorativo per dipendenti in fase di uscita.

Il tutto impostato, come d’altronde previsto per legge, su base volontaria.

Le OO.SS., evidentemente male interpretando la proposta datoriale, hanno aspramente contestato tale impostazione, considerata come una modalità per precarizzare il lavoro attraverso retribuzioni insufficienti a garantire il sostentamento minimo dei lavoratori, o comunque per aumentare l’intensità del lavoro concentrando le stesse attività in un orario ridotto.

Norme disciplinari (Art. 66-68 CCNL Utilitalia – 70-73 CCNL Assoambiente)

La proposta datoriale contiene per la prima volta una ipotesi di codice disciplinare con elencazione delle casistiche e delle corrispondenti sanzioni disciplinari.

Come noto, i codici disciplinari così redatti assumono particolare rilevanza alla luce delle disposizioni legislative che, dalla legge n. 92/2012 (“Legge Fornero”) in poi, attribuiscono rilevanza determinante alle statuizioni della contrattazione collettiva, ai fini della qualificazione di determinate condotte come legittimanti una sanzione conservativa ovvero quella espulsiva.

Sul tema, le OOSS si sono riservate una risposta di merito successivamente alla pausa estiva.

Periodo di comporto (Art. 42, lettera B CCNL Utilitalia – 46, lettera B-D del CCNL Assoambiente):

Le Associazioni hanno presentato una proposta che allinea le attuali diverse disposizioni dei due CCNL in materia: in particolare la nuova ipotesi riduce, rispetto al vigente CCNL Assoambiente, la durata complessiva del periodo di conservazione del posto, prevedendo inoltre un onere di comunicazione tempestiva da parte del lavoratore che si trovi in condizioni tali da poter usufruire delle maggiori tutele previste dal CCNL riconosciute in caso di ricovero ospedaliero o di patologie di particolare gravità.

Orario di lavoro (Articoli 17 e seguenti CCNL):

In ordine a tale proposta organica, comprensiva di tutti gli istituti in materia, ovvero orario di lavoro, multiperiodale, flessibile, straordinario, riposo settimanale, festività, le OO.SS. hanno sollevato obiezioni di principio.

In sintesi, la posizione unitaria è stata di indisponibilità alla discussione di merito sull’argomento, nel presupposto che l’aumento dell’orario di lavoro settimanale concesso nei due accordi di rinnovo del 2016, e le conseguenti modifiche agli straordinari, all’orario giornaliero e a quello settimanale rappresentavano un equilibrio a sé stante, non ridiscutibile dopo una sola tornata contrattuale.

Disponibilità a trattare invece è stata espressa in materia di orario di lavoro in una specifica disciplina per gli impianti e per i trasporti a media – lunga percorrenza.

Orario Generazionale (Articolo nuovo):

La proposta normativa in materia rappresenta una novità assoluta: in sintesi, demanda alla contrattazione aziendale la possibilità di prevedere un istituto analogo ad una “banca delle ore”, che consenta ai lavoratori oltre una certa età anagrafica di accantonare le ore di lavoro straordinario per poi utilizzarle a recupero compensativo nell’obiettivo di anticipare quanto più possibile l’uscita dal lavoro per pensionamento.

Ovviamente l’istituto potrà trovare maggiore applicazione in contesti lavorativi non caratterizzati da frequenti avvicendamenti negli appalti, e conseguente elevato turn-over tra gli addetti.

***

Le Associazioni Datoriali stanno inoltre predisponendo proposte di modifica dei CCNL in materia di Classificazione del Personale, Linee guida per la definizione di accordi aziendali in materia di controlli a distanza ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 300/70, Utilizzo dei permessi legge n. 104/1992, etc..

***

In particolare negli ultimi due incontri tenutisi il 26 luglio in formazioni ristrette e il 27 luglio in plenaria, le Organizzazioni Sindacali hanno invitato le Associazioni a selezionare solo alcuni dei temi proposti, in considerazione delle reali esigenze delle aziende, nell’obiettivo di arrivare a una sintesi e ad una definitiva accelerazione della trattativa entro il mese di settembre p.v..

Dal canto loro, le Associazioni Imprenditoriali unanimi hanno replicato in ordine alla necessità che l’accordo di rinnovo dei due CCNL dovrà essere esaustivo di risposte su tutti gli argomenti proposti, e quindi il Tavolo dovrà affrontare la totalità dei temi normativi unitamente alla soluzione economica, ai fini di poter valutare la sussistenza complessiva delle condizioni per il rinnovo dei due CCNL.

Le Associazioni si sono inoltre dichiarate disponibili a rinviare ad una fase successiva solo temi che richiedono laboriose verifiche tecniche, come ad esempio la definizione della Sezione Speciale che all’interno dei due CCNL di settore disciplini, in tutti gli aspetti, i rapporti di lavoro presso gli impianti.

Le Associazioni, infine, hanno sottolineato l’importanza politica e giuridica dell’inedito scenario che vede per la prima volta tutte le rappresentanze delle aziende sedere ad un unico Tavolo per procedere al rinnovo contestuale dei due CCNL dei Servizi Ambientali.

In tale ottica, hanno quindi invitato le Organizzazioni Sindacali a valutare con la dovuta attenzione l’importanza di una tenuta del Tavolo, considerando quindi la eterogeneità delle esigenze di tutte le aziende rappresentate al Tavolo stesso.

Al termine di tale fase del negoziato, le Organizzazioni Sindacali hanno emesso un documento recante “ordine del giorno”, che si allega al fine di conoscere il punto di vista opposto a quello delle aziende sulla trattativa in corso, tenendo tuttavia ben presente la natura inevitabilmente “di parte” di tali comunicati.

Dopo una premessa in cui affrontano alcune tematiche di regolamentazione legislativa del mercato, le OO.SS. ribadiscono alcune posizioni già espresse al Tavolo accentuando i toni e, in materia economica, rivendicano “un accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale”.

Le “percentuali inflattive”, prendendo a riferimento l’indice IPCA (ultima pubblicazione Istat 4.6.2021), normalmente considerato ai fini del rinnovo dei contratti di categoria in ottemperanza agli Accordi Interconfederali in materia, corrisponde, per il periodo dalla scadenza del CCNL (30.6.2019) e ipotizzando una durata triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione, ad un aumento dell’inflazione nella misura del 4,2% circa. 

Le Parti riprenderanno il negoziato dopo la pausa estiva, nei giorni 7, 8 e 17 settembre.

» 03.08.2021
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