In relazione al questionario diffuso dal JRC (JRC Survey), l’organo tecnico della Commissione europea, per conoscere il punto di vista dei soggetti interessati sulla possibile modifica della definizione di riciclo per includere eventualmente anche altre attività, quali ad esempio il riciclo chimico (v. circolare associativa n. 205/2021), FEAD e EuRIC hanno predisposto documenti di risposta.
In particolare, per quanto riguarda FEAD – la Federazione europea delle imprese di gestione dei rifiuti, a cui aderisce FISE Assoambiente - si allega l'ultima versione della lettera e della bozza di risposta al sondaggio del JRC (file Excell) predisposte a seguito di consultazione con gli associati. La lettera FEAD focalizza soprattutto sul tema del riciclo chimico, evidenziando la necessità di un chiarimento in merito alle nuove potenziali inclusioni nella definizione di riciclo, che comunque ad oggi si ritiene chiara e ben formulata.
In merito al JRC Survey, nel draft predisposto da FEAD sono riportate in rosso le ultime modifiche in merito al potenziale di recupero dei minerali e metalli dalle ceneri e dalle scorie dei RSU inceneriti e al potenziale di cattura e utilizzo del carbonio, da impianti WtE, che potrebbe essere usato per produrre plastiche riciclate (e altri materiali organici), temi su cui è in corso ancora un confronto all’interno della Associazione europea.
Per quanto riguarda Euric - che rappresenta a livello europeo le imprese del riciclo e a cui aderisce FISE Unicircular - si allega l'ultima versione del documento di posizione e della bozza di risposta al sondaggio del JRC (file Excell). Il documento illustra la posizione delle imprese europee del riciclo in relazione ai 3 principali obiettivi che il JRC intende perseguire con il proprio lavoro:
Rispetto al primo punto EuRIC sottolinea come l’attuale definizione di riciclo non dovrebbe essere modificata in quanto rispondente alle esigenze degli operatori che hanno investito pesantemente per rispettarne le prescrizioni. Per quanto riguarda il riciclo chimico viene sottolineata la necessità di avere una definizione dove sia limitato a quei rifiuti non riciclabili meccanicamente e assegnandogli poi, nella gerarchia delle forme di gestione dei rifiuti, una posizione intermedia tra riciclo e recupero energetico.
Per quanto riguarda il secondo obiettivo, EuRIC evidenzia come abbia sempre sostenuto:
In merito al terzo obiettivo, EuRIC condivide l’idea di ragionare sulla qualità del riciclo evidenziando che, però, spingere su una elevata qualità possa essere controproducente in quanto questa dipende da una molteplicità di fattori (qualità del materiale in ingresso, richieste dell'utente finale, standardizzazione, domanda e prezzo di mercato). Può capitare infatti che per avere un materiale di elevata qualità si debbano adottare processi che ne alzano il costo che poi gli utenti finali non sono disposti a pagare. Viene quindi evidenziata la centralità degli strumenti legislativi, come GPP e contenuto minimo di materia riciclata, nel guidare la domanda di materie prime riciclate di alta qualità.
In considerazione degli impatti che tale studio potrà avere sul settore rappresentato siete invitati a prendere visione dei documenti allegati e farci avere, entro il prossimo 14 settembre 2021, eventuali commenti, osservazioni e proposte di modifica che sarà poi nostra cura trasmettere a FEAD e/o EuRIC per la finalizzazione dei documenti da trasmettere al JRC entro il prossimo 15 settembre.
I contributi potranno essere inviati a d.cesaretti@fise.org.