AssoAmbiente

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238/2021/CS

UNI, in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori (CIC), ha concluso i lavori sul progetto di prassi di riferimento che definisce un "Metodo di prova per la determinazione della qualità del rifiuto organico da recuperare attraverso i processi di digestione anaerobica e compostaggio". Il documento è quindi ora sottoposto a consultazione pubblica per la raccolta di eventuali commenti e osservazioni da parte dei soggetti interessati.

Rispetto al flusso di raccolta differenziata (dalle utenze produttrici agli impianti di recupero - digestione anaerobica e compostaggio), la prassi specifica che il rifiuto organico può essere costituto da diverse componenti tra cui: rifiuti biodegradabili di parchi e giardini, rifiuti biodegradabili di cucina, rifiuti simili prodotti dall’industria alimentare, manufatti (contenitori) che contengono il rifiuto, usati per la sua raccolta, rifiuti di imballaggi costituiti da carta, bioplastica e altri materiali biodegradabili e compostabili. Viene inoltre evidenziato come per conseguire livelli elevati nella qualità del riciclo, il rifiuto organico dovrebbe:

  • provenire da efficaci ed efficienti schemi di raccolta differenziata;
  • essere conferito all’impianto di riciclo entro due/tre giorni dal momento della raccolta per limitare fermentazioni, marcescenze incontrollate.

In particolare la verifica del primo aspetto può essere effettuata solo attraverso dei controlli mirati del rifiuto organico o tramite un’Analisi Merceologica. Si tratta di una procedura analitica attraverso la quale si determina il livello di qualità del rifiuto, calcolando la percentuale in peso di materiale compostabile e non compostabile sulla massa totale di un campione finale analizzato.

La futura Prassi UNI specifica quindi i procedimenti per determinare:

  • la qualità del rifiuto organico da raccolta differenziata da sottoporre ad operazioni di recupero attraverso i processi di digestione anaerobica e di compostaggio;
  • il numero e tipo di manufatti a perdere utilizzati per il conferimento del rifiuto organico da parte dell’utenza;
  • il numero minimo di analisi da effettuare per un impianto di riciclo (impianto di compostaggio o di digestione anaerobica industriali);
  • il numero minimo di analisi da effettuare per un Comune o per un Gestore del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti organici.

Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido (al massimo otto mesi dall’approvazione della richiesta) processo di condivisione ristretta ai soli autori, verificata l’assenza di norme o progetti di norma allo studio sullo stesso argomento. Tali prassi, decorsi 5 anni dall'adozione, diventano norme UNI o vengono ritirate.

Nel rimandare alla pagina del sito UNI dedicata alla consultazione e dove scaricare il testo della prassi proposta (disponibile qui), ricordiamo che il termine per poter prendere parte alla consultazione pubblica è fissato per il 17 ottobre 2021.

» 23.09.2021

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