AssoAmbiente

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062/2022/NA

Il Ministero della Transizione ecologica (MiTE), in data 8 febbraio 2022, ha chiarito il codice EER da attribuire al materiale prodotto dalla prima frantumazione degli PFU, comunemente definito come "ciabattato”, finché lo stesso conserva la qualifica di rifiuto. Il chiarimento arriva in risposta all’interpello presentato da un’associazione di categoria.

Secondo il MiTE, alla luce di quanto riportato nel D.Lgs. n. 152/2006, nelle linee guida SNPA approvate con Decreto direttoriale 47/2021 e nella norma tecnica EN 14243-1:2019, il codice EER appropriato da attribuire al ciabattato risulta il 191204 (plastica e gomma) mentre il codice EER 160103 (pneumatici fuori uso) è, invece, da attribuirsi esclusivamente allo pneumatico fuori uso intero.

La risposta del Ministero si fonda sull’approccio metodologico di classificazione dei rifiuti previsto dalla Decisione 2000/532/CE, che si basa sull’attività generatrice, per alcune tipologie di rifiuti, e sulla funzione che rivestiva il prodotto d’origine, per altre tipologie. In particolare, le prime due cifre del codice si riferiscono alla categoria industriale e/o generatrice del rifiuto (I livello), la terza e la quarta alla sub categoria industriale relativa al singolo processo produttivo o alla singola sub-attività generatrice del rifiuto (II livello), mentre le ultime due cifre individuano la specifica tipologia di rifiuto generato (III livello).

In tal caso il rifiuto non sottoposto ad operazioni di trattamento, ma di solo stoccaggio, manterrà la sua classificazione originale (EER 160103), diversamente, qualora i PFU siano sottoposti ad una pima lavorazione che li frantuma in schegge di gomma, il materiale che ne deriva, che presenta ancora lo status di rifiuto, sarà indentificato consultando il capitolo 19 dell’elenco europeo dei rifiuti.

Il Ministero ritiene, infatti, che sebbene la frantumazione non comporti una sostanziale variazione della composizione complessiva dei PFU, il ciabattato che ne deriva “ha caratteristiche fisiche diverse rispetto ai PFU stoccati in cumulo, almeno in termini di forma e di pezzatura dimensionale”.

Si rendono disponibili, in allegato, i testi del quesito e la risposta del Ministero.

» 16.02.2022
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