AssoAmbiente

Circolari

045/2019/CS

Nell’ambito della più generale Strategia europea per le materie plastiche (vd. circolare n° 092/2018/CS del 20 aprile 2018), la Commissione europea ha predisposto e pubblicato un “Rapporto di valutazione degli impegni volontari di cui all'Allegato III della Strategia europea per le materie plastiche nell'economia circolare” (vd. allegato).

Nella prima parte il documento illustra il contesto attuale del mercato europeo delle materie plastiche, evidenziando la domanda di plastica nonché i quantitativi di rifiuti generati. Quindi passa a descrivere gli impegni volontari che la Commissione ha ricevuto da parte dell’industria, andando a valutare in che misura, tali impegni, possono contribuire al raggiungimento dell'obiettivo stabilito nella Plastic Strategy di garantire, entro il 2025, che almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata vengano impiegate nella produzione di nuovi prodotti. Infine viene fornita un'analisi delle condizioni avanzate dai soggetti che hanno espresso il proprio impegno affinché questi siano pienamente applicabili.

Nelle conclusioni si evidenzia come, grazie ai 70 impegni volontari pervenuti alla Commissioni da varie realtà, i produttori di plastica riciclata potranno essere in grado di fornire il quantitativo di materiale richiesto, mentre, secondo i compratori e utilizzatori di plastica riciclata, il quantitativo che potrà essere impiegato al 2025 per la produzione di nuovi beni si aggira sulle 6,4 milioni di tonnellate. Tale valore, considerato conservativo, garantirebbe una crescita del mercato della plastica riciclata del 60%.

Al fine di provare a colmare il divario individuato nel Rapporto la Commissione europea ha coinvolto la Circular Plastic Alliance, lanciata lo scorso dicembre (vd. circolare n° 002/2019/CS dell’8 gennaio 2019) proprio con l’obiettivo di supportare i lavori della Commissione in questo ambito.

Nel corso del primo incontro dell’Alleanza, tenutosi a febbraio, i partecipanti si sono trovati d’accordo sulla necessità di raggiungere l’obiettivo dei 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata utilizzata entro il 2025. Per farlo servirà lavorare lungo tutta la catena del valore della plastica concentrandosi su 5 aspetti principali: 1) miglioramento della raccolta e della selezione dei rifiuti in plastica; 2) eco-design per aumentare la riciclabilità; 3) incrementare il contenuto di plastica riciclata nei nuovi prodotti; 4) aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo e nel riciclo chimico; 5) monitoraggio e controllo dei progressi.

Nel corso della riunione i partecipanti hanno sottolineato come l’obiettivo individuato sia raggiungibile ma che serve dare seguito prioritariamente alle seguenti azioni:

  • investire in varie tipologie di riciclo, incluso quello di tipo chimico;
  • attuare in tutta Europa la raccolta differenziata dei rifiuti in plastica;
  • migliorare la selezione dei rifiuti. Questo richiede investimenti in ricerca e sviluppo oltre che in impianti, anche per la selezione dei materiali multistrato e plastiche flessibili;
  • aumentare la riciclabilità dei prodotti in plastica grazie ad un eco-design efficiente.

Cogliamo inoltre l’occasione per informare che la Commissione europea, sempre nell’ambito della Plastic Strategy, ha pubblicato il Rapporto, predisposto da un gruppo di lavoro di esperti, intitolato A circular economy for plastics – Insights from research and innovation to inform policy and funding decisionsè scaricabile qui.

Il Rapporto si propone di informare i decisori politici e le istituzioni finanziarie sulla necessità di applicare i concetti dell’economia circolare alla catena di valore della plastica, fornendo un approfondimento sui progetti di ricerca e sviluppo in questo settore finanziati dall'UE e dall’intera comunità scientifica.

Basandosi su prove scientifiche, gli approfondimenti presentati spingono alla transizione verso la produzione di plastica da materie prime rinnovabili oltre che alla progettazione finalizzata alla riduzione degli impatti e all’incremento della riciclacilità e riusabilità.

Infine, il Rapporto spiega come questo cambiamento sistemico potrà essere supportato dall'innovazione dei modelli di business, dei sistemi di raccolta e delle tecnologie di selezione e riciclo.

Rimandiamo ai documenti allegati per maggiori informazioni.

» 08.03.2019
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