AssoAmbiente

Circolari

163/2019/LE

Informiamo che il Ministero dell’Ambiente (MATTM), con decreto direttoriale del 3 dicembre 2019, prot. n. 0000135 ha disciplinato le modalità dell'attività di vigilanza del MATTM sulle attività dei Consorzi e dei sistemi autonomi che gestiscono le diverse filiere dei rifiuti.

Più in particolare tale attività effettuata ai sensi dell'articolo 206-bis del Dlgs 152/2006 il quale prevede che il MATTM vigili sull'attività del Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e delle relative filiere, dei sistemi autonomi (art. 221, comma 3, lettere a) e c)), del CONOE (art. 233), POLIECO (art. 234), CONOU (art. 236), nonché dei sistemi collettivi relativi a rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti di pile e accumulatori, rifiuti sanitari, veicoli fuori uso e prodotti contenenti amianto (art. 227) e dei pneumatici fuori uso (art. 228).

Tali soggetti pertanto, al fine di consentire la piena attuazione delle funzioni di vigilanza e controllo in capo al MATTM, sono tenuti ad illustrare dettagliatamente le attività poste in essere per la gestione dell’intera filiera di riferimento.

L’azione di vigilanza sui rifiuti e sui sistemi collettivi viene espletata secondo le seguenti direttrici:

  • Vigilanza in merito agli oneri informativi (composizione, tracciabilità e operatività filiera, sistema di informazione e comunicazione sul territorio, attività svolte a supporto delle aziende consorziate per la prevenzione, certificazioni ottenute e analisi qualitative svolte sui prodotti selezionati)
  • Vigilanza in merito alla governance (corretto impiego del contributo ambientale, avanzi di gestione, rendicontazione e finalità ambientali delle attività di ricerca ed innovazione, facoltà di recesso, composizione collegio sindacale, attività di audit e controllo)
  • Vigilanza ispettiva (trasmissione del bilancio d’esercizio, della Relazione sulla gestione e del Piano specifico di prevenzione, trasmissione dello statuto adeguato, vigilanza sui sistemi autonomi, adempimenti connessi all’esecuzione di sopralluoghi e ispezioni)

In particolare per quanto riguarda le attività svolte a supporto delle aziende consorziate per la prevenzione, il MATTM evidenzia che si ritiene necessario che i Consorzi orientino i consumatori/cittadini verso l’acquisto di beni ecocompatibili e durevoli, prodotti dalle imprese in grado di attuare le più efficienti tecniche di eco-design. Funzione consortile strettamente collegata deve essere quella di supportare le imprese consorziate nell’identificazione delle migliori tecniche di produzione sostenibile al fine di poter pienamente attuare il principio della prevenzione nella produzione di rifiuti (sviluppo di un sistema ai fini della corretta valutazione dell'impatto di uno specifico prodotto sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita del prodotto medesimo).

Mentre per le azioni di vigilanza in merito alla governance, nell’ambito delle verifiche e gli accertamenti relativi al corretto impiego del contributo ambientale, il MATTM ribadisce che “il contributo ambientale sia utilizzato in via prioritaria per adempiere agli obblighi di gestione della filiera (ritiro, trattamento, recupero/riciclo e smaltimento), ed in via accessoria per finanziare progetti di ricerca ed innovazione (ad esempio volti a migliorare il livello della raccolta), per sostenere l’obiettivo della prevenzione dei rifiuti in aderenza al principio della responsabilità estesa del produttore del prodotto, nonché per agevolare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso campagne di comunicazione ed attività di formazione”.

Sul questo punto il Ministero evidenzia che attualmente i Comuni ricevono “corrispettivi insufficienti per attuare un’efficace modello di raccolta differenziata. Tali corrispettivi, infatti, coprono circa il 20% delle spese che i Comuni sostengono per la raccolta degli imballaggi (cfr. IC49 - Indagine conoscitiva sui rifiuti urbani, condotta dall’AGCM). Nel merito, il Ministero dell'Ambiente vigilerà sul necessario adeguamento del meccanismo di determinazione dei corrispettivi per i maggiori oneri relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi”.

Nella redazione del bilancio d’esercizio, i Consorzi di gestione dei rifiuti dovranno evidenziare all’interno della nota integrativa le modalità di utilizzo e destinazione del contributo ambientale e degli avanzi di gestione eventualmente generati negli esercizi precedenti; gli avanzi di gestione derivanti dal contributo ambientale non possono concorrere alla formazione del reddito e devono essere destinati alla riduzione del contributo stesso nell’esercizio successivo, o comunque rispettando i termini previsti dalla normativa di riferimento.

La procedura contenuta nel decreto allegato costituisce attuazione delle misure di prevenzione relative ai processi a rischio corruzione in materia di Consorzi e sistemi autonomi di gestione dei rifiuti previsti dal Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

Le indicazioni fornite dal Ministero per l'attività di controllo che sono applicabili nel rispetto di ogni normativa specifica per le filiere dei rifiuti.

Nel rimandare al testo del Decreto, in allegato alla presente, per ogni approfondimento, rimaniamo a disposizione per ogni aggiornamento.

» 11.12.2019
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