Comunichiamo che, a seguito delle recenti pronunce della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 42788/2019 (vd. circolare associativa n. 156/2019) a seguito della pronuncia pregiudiziale della Corte di Giustizia UE del 28 marzo 2019 (vd circolare associativa n. 059/2019), FISE Assoambiente ha chiesto allo Studio Legale Butti la predisposizione di un parere in materia, disponibile per le imprese associate su richiesta (e-mail e.perrotta@fise.org).
Il parere esamina la questione della valutazione di pericolosità dei rifiuti con codici a specchio attraverso la descrizione dei due orientamenti interpretativi che da tempo si contrappongono, fornisce una sintetica descrizione della pertinente normativa vigente (principali riferimenti normativi, comunitari e nazionali), delle risposte fornite dalla Corte di Giustizia alle quattro questioni sottoposte al proprio esame, anche nel confronto con le posizioni che erano state espresse, nel corso del procedimento, dalla Commissione europea e dall’Avvocatura Generale, nonché un esame della decisione della Cassazione penale del novembre 2019 che prende atto degli orientamenti della Corte di Giustizia.
Non manca richiamo alle “Linee guida sulla classificazione dei rifiuti” del SNPA pubblicate con delibera n. 61 del 27 novembre 2019 (vd. circolare associativa n. 004/2020) e alcune indicazioni circa protocolli operativi che sarebbe opportuno adottare al fine di ridurre il rischio, oltre ad una ricostruzione sintetica e complessiva del quadro interpretativo risultante dal complesso succedersi di decisioni giudiziarie europee e nazionali.
Sempre in materia di classificazione, segnaliamo che sul sito di ISPRA è stata pubblicata la nota di supporto tecnico, trasmessa lo scorso 11 febbraio al MATTM e alla Regione Lazio, relativa alla procedura di classificazione dei rifiuti derivanti dal trattamento meccanico e biologico (TMB) dei rifiuti urbani (RU) indifferenziati (disponibile qui).
Nel rimanere a disposizione per ulteriori approfondimenti, inviamo cordiali saluti