In relazione ad alcune richieste di chiarimento avanzate anche dall’Associazione, la Regione Lombardia ha trasmesso una lettera che chiarisce l’inquadramento delle attività di gestione rifiuti nell'ambito dell'emergenza COVID19 (v. allegato).
Nel richiamare l’art. 177, comma 2 del D.lgs 152/06, la Regione ribadisce che “la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse” e “tale previsione si riferisce a tutte le tipologie di rifiuti, sia urbani che speciali”.
Viene precisato inoltre che “ai sensi dell’art. 208, comma 6 del D.lgs 152/06, le autorizzazioni al trattamento dei rifiuti comportano “la dichiarazione di pubblica utilità”. Pertanto le limitazioni generali alle attività economiche emanate dalle competenti Autorità non si applicano alla gestione dei rifiuti, fatte salve diverse indicazioni da parte delle Autorità medesime.
Inoltre la raccolta e gestione dei rifiuti urbani, rappresenta un “servizio pubblico” che non può essere interrotto. Per le restanti gestioni di rifiuti, occorre far salva la possibilità di continuazione dell’attività, in modo da evitare che blocchi in punti della filiera di trattamento rifiuti possano impedire la regolare attività di imprese o impianti legati al ciclo degli urbani”.
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