AssoAmbiente

Circolari

100/2020/CS

Nei primi giorni di maggio si è riunito il Comitato di gestione della Circular Plastic Alliance, la piattaforma che riunisce i principali operatori (tra cui anche i rappresentanti di FEAD e EuRIC) nel settore industriale della plastica, dai produttori ai riciclatori, al fine di rafforzare l'incontro tra domanda ed offerta di plastica riciclata, il cui principale impegno, siglato il 20 settembre 2019 (v. circolare associativa 173/2019), è quello di arrivare ad almeno 10 milioni di tonnellate di utilizzo di plastica riciclata nella produzione di nuovi beni entro il 2025.

Nel corso dell’incontro sono state affrontate le necessità e le specifiche esigenze di ricerca e sviluppo che secondo il Comitato sono necessarie per raggiungere l’obiettivo prefissato:

  • crescita più rapida e diffusione del riciclo chimico per incrementare le tipologie di plastica riciclabile rendendo disponibili sul mercato materie plastiche di alta qualità;
  • nuove tecnologie per il riciclo meccanico, finalizzate al miglioramento della qualità dei materiali ottenuti;
  • creazione di procedure per controllare in modo costante la qualità dei materiali riciclati, sia per il riciclo meccanico che chimico;
  • definizione di procedure per una chiara caratterizzazione delle proprietà dei materiali riciclati;
  • sviluppo di metodi di tracciabilità standardizzati per specificare meglio l'origine dei prodotti.

Di seguito si riportano invece le esigenze specifiche di R&S per i differenti gruppi della circular plastic alliance:

  • agricoltura - necessità di aumentare il contenuto riciclato nei loro prodotti in plastica, incrementare la raccolta e lo smistamento e migliorare l’efficienza della fase di pulizia per aumentare riciclo e qualità;
  • automotive - per un approccio lungimirante serve assicurare qualità e lavorabilità del materiale nonché incremento nell’uso di materie plastiche riciclate;
  • costruzioni - considerando il lungo ciclo di vita di questi beni è necessario sviluppare sistemi di tracciabilità e selezione efficienti;
  • imballaggi ed AEE - necessità di garantire un incremento del contenuto di materiale riciclato negli imballaggi a contatto con gli alimenti. Sviluppo di tecnologie finalizzare al rilevamento e alla separazione dei contaminanti delle plastiche. Sviluppo e diffusione di tecnologie di delaminazione.

Inoltre si è discussa la possibilità di introdurre, dal 1° gennaio 2021, un sistema di monitoraggio volontario dei volumi di plastica riciclata utilizzata nei beni prodotti in UE. Anche a tale fine il gruppo di lavoro sta discutendo sulla definizione di “uso di materiale riciclato” e su quella di “contenuto riciclato”. Rispetto a questa seconda il gruppo di lavoro ha trovato condivisione nella definizione di contenuto riciclato presente nella ISO 14021, chiarendo però come sia necessario definire meglio cosa considerare nella stessa, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di conteggiare anche i materiali pre-consumo (se questi non dovessero essere ammessi sarebbe necessario rivedere l’obiettivo di 10Mt previsto al 2025).

Si rimane a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.

» 18.05.2020

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