AssoAmbiente

Circolari

2022/129/SAEC-FIN/NA

La Corte dei conti ha pubblicato la relazione di avvio dell’attività di controllo sul PNRR, come previsto dall’art. 7, comma 7, del DL 77/2021. Data la fase iniziale di sviluppo del Piano e la connessa limitatezza degli elementi informativi, la relazione si sofferma, in questa prima edizione, sui principali elementi del PNRR per amministrazione responsabile, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche degli interventi, le risorse loro destinate nella programmazione finanziaria 2021-2026 e l’interazione delle iniziative proposte con le attività esistenti e con le politiche economiche sinora adottate dalle amministrazioni titolari.

L’analisi svolta evidenzia come la fitta rete di obiettivi europei e nazionali assolva a funzioni diverse ma complementari, al fine di assicurare sia il contributo atteso degli attuatori effettivi degli interventi, sia un’efficace collaborazione tra diversi soggetti e livelli di governo. Un dialogo istituzionale che, se non adeguatamente coordinato, potrebbe condizionare il buon esito della misura.

L’attuazione, secondo Corte dei Conti, sta procedendo senza particolari ritardi. Durante il secondo semestre 2021 sono stati conseguiti i primi 51 obiettivi concordati a livello europeo, come riconosciuto dalla stessa Commissione UE. I traguardi e gli obiettivi intermedi, a carattere interno, mostrano un tasso di realizzazione più basso (69%); tuttavia, in alcuni casi, il loro conseguimento può ritenersi assorbito nel raggiungimento del correlato traguardo europeo.

Nel semestre in corso, l’avanzamento del Piano impone ulteriori 45 obiettivi europei (6 dei quali risultano già conseguiti), cui si aggiungono 70 obiettivi intermedi nazionali e ulteriori 55 legati ai progetti finanziati con il Fondo complementare.

Ancora preliminari sono i passi compiuti nell’avvio di riforme da cui si attendono risultati di rilievo nel prossimo futuro: dalla riforma dell’amministrazione finanziaria e da quella fiscale, una maggiore equità e un miglioramento della competitività del sistema produttivo; dalla riforma del quadro di revisione della spesa pubblica, il recupero di margini di risparmio utili ad un rientro dai livelli di spesa legati alla fase emergenziale.

Risulta al momento limitato l’esame sull’andamento degli investimenti, per l’assenza di un quadro complessivo dei risultati degli interventi connessi alle misure “in essere” transitate nel Piano, di cui non è stato completato il censimento; i dati disponibili, relativi ai progetti complementari, indicano che solo poco più del 50% delle somme stanziate sono state impegnate e pagate.

Il processo di aggiornamento della normativa degli appalti si sta svolgendo nei tempi previsti e sono consistenti anche i progressi maturati nel campo delle misure di semplificazione. Ci si è mossi con decisione per il rafforzamento della capacità amministrativa attraverso i piani di assunzione specificamente previsti dal DL 80/2021. Più lenta di quanto auspicabile è invece l’implementazione - all’interno delle singole amministrazioni responsabili - delle strutture tecniche di coordinamento delle attività del PNRR. Adottati prontamente gli atti regolamentari, non altrettanto tempestivamente si è proceduto nel completare le dotazioni organiche delle strutture, soprattutto in relazione ai profili dirigenziali.

Ancora limitata è la disponibilità di strutture tecniche a sostegno delle capacità progettuali delle amministrazioni territoriali. Capacità, quest’ultima, non surrogabile, pena la perdita dei fondi o la necessità di riprogrammare gli interventi, con il ricorso a quote di riserva. Difficoltà, peraltro, che - nel caso degli enti territoriali e, in particolare, di quelli del Mezzogiorno - sono accentuate dal grado di concentrazione temporale dei bandi di selezione dei progetti e di assegnazione delle risorse (in particolare a partire da dicembre 2021) con intervalli di partecipazione particolarmente stringenti (in media circa due mesi). Sarà, al riguardo, fondamentale che l’ampia gamma di strumenti di assistenza tecnica e di rafforzamento della capacità tecnico-amministrativa delle realtà territoriali sia prontamente disponibile. In questo senso, quindi, si muove nella giusta direzione la recente istituzione, da parte della Ragioneria generale dello Stato, di uno specifico tavolo tecnico di coordinamento, proprio dedicato alle azioni di assistenza tecnica.

Per quanto concerne in particolare il settore dei rifiuti la relazione della Corte dei Conti, nell’approfondire l’avanzamento dei lavori relativi al PNRR per la gestione del ciclo dei rifiuti, evidenzia come diversi ostacoli ancora frenino una gestione efficace ed efficiente dei rifiuti nel Paese. Tra questi i deficit territoriali consistenti nella gestione di talune frazioni critiche di rifiuto, come il rifiuto indifferenziato e l’organico, il mancato completamento della governance su tutto il territorio nazionale, l’eccessiva lunghezza delle tempistiche nella realizzazione delle opere preposte alla gestione delle diverse fasi del ciclo, in particolare per il trattamento/smaltimento, anche a causa dei fenomeni NIMBY e NIMTO particolarmente pronunciati, e ai divari di qualità del servizio.

Relativamente alle disposizioni contenute nel PNRR, per il settore dei rifiuti, prevale il pilastro delle riforme, dal momento che non sono stati previsti rilevanti investimenti infrastrutturali, stante una dotazione di appena 2,1 miliardi di euro. Decisivo sarà dunque l’apporto offerto dai tre interventi riformatori settoriali: la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti e il supporto tecnico alle Autorità locali.

Circa gli investimenti, è occorsa una proroga di un mese nel lasso di tempo entro cui inviare le domande, a causa delle poche proposte avanzate dal Mezzogiorno, l’area ove è maggiore la carenza infrastrutturale. La proroga ha consentito di accrescere il valore delle richieste complessive e, segnatamente, di quelle provenienti dal Mezzogiorno. Sarà fondamentale che gli impianti vengano prima individuati e, successivamente, realizzati, nel limite dei tempi stringenti dettati dall’attuazione del PNRR, proprio a partire dalle aree del Paese a maggiore fabbisogno.

Rinviamo al testo integrale della Relazione (disponibile qui) per eventuali approfondimenti.

» 28.04.2022

Recenti

10 Novembre 2025
2025/411/SAEC-EUR/CS
Meccanismo CBAM – Regolamento dichiarazione merci importate
Leggi di +
10 Novembre 2025
2025/410/SAEC-NOT/LE
RENTRi – Webinar seminari formativi Ecocerved - disponibili slide su FIR digitale
Leggi di +
10 Novembre 2025
2025/409/SAEC-GIU/CC
ARERA - Deliberazione 480/2025 su valorizzazione dei parametri alla base del calcolo dei costi d’uso del capitale (MTR-3)
Leggi di +
06 Novembre 2025
2025/408/SAEC-NOT/LE
RENTRi – segnalazione manutenzione tecnica piattaforma 11 novembre 2025 ore 18-20
Leggi di +
05 Novembre 2025
2025/407/SAEC-LAV/PE
DL 159/2025 – misure tutela salute e sicurezza luoghi di lavoro
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL