In attesa del parere che la Commissione europea dovrà fornire sulla proposta di restrizione di ECHA sui rilasci non intenzionali di microplastiche nell’ambiente, diversi Stati membri ed Istituzioni stanno lavorando a studi dettagliati sull’efficacia delle Misure di Gestione del Rischio (RMM) nell’intercettare e limitare le perdite nell’ambiente dei granuli da PFU impiegati come intaso per le superfici sportive. La proposta di ECHA infatti prevede o il divieto all’impiego di granulo come intaso oppure una deroga al suo utilizzo purchè in presenza di RMM.
Nei vari studi emerge come l’applicazione delle RMM, sia per nuovi campi che per quelli già in esercizio, consente di abbattere in modo significativo i rilasci di granulo, portandoli a valori trascurabili. L’ultimo studio prodotto, disponibile qui, è stato finalizzato da TEKONURMI nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione e della Cultura finlandese dove sono approfonditi i quantitativi e le vie di rilascio delle microplastiche impiegate come intaso nei campi sportivi e valutata l’efficacia delle varie misure adottate per ridurre la dispersione dei granuli di gomma.
Tale studio sottolinea ancora una volta la capacità delle RMM di abbattere il rilascio delle microplastiche dai campi da gioco, integrando e supportando i risultati raccolti da altri progetti. Tra quelli più significativi si evidenzia quello effettuato in Spagna da SIGNUS, disponibile qui, e quello della municipalità danese di Silkeborg in collaborazione con l’Associazione calcio danese, disponibile qui, che si pone l’obiettivo di verificare se, come da raccomandazione del Comitato europeo per la normazione (CEN), l’adozione delle RMM riesce a garantire una dispersione massima di granulo pari a 7 g/m2/anno.
In considerazione dell’importanza che questi studi rivestono a supporto dell’attività di lobby che Unirigom, tramite EuRIC MTR, sta portando avanti con la Commissione per sensibilizzarla adeguatamente sul tema ed evitare che ci sia un divieto all’uso del granulo da PFU come intaso siamo a chiederVi di segnalarci, nel caso ne siate a conoscenza, ulteriori studi e progetti condotti in materia.