L’ANAC, con una Nota del Presidente dell’11 gennaio 2023, ha contestato ad un importante società toscana a partecipazione totalmente pubblica che opera nel campo della sostenibilità ambientale:
Più in particolare l’Azienda in questione serve vari comuni dell’Alta Toscana ed era già stata oggetto di contestazione da parte di ANAC lo scorso giugno, con le dimissioni per incompatibilità del Presidente, in quanto contemporaneamente amministratore delegato di un’altra società.
L’azienda pubblica di gestione rifiuti – ha rilevato l’ANAC – avrebbe affidato alla stessa ditta (amministrata dallo stesso soggetto a capo dell’azienda pubblica) ben nove commesse, di importo variabile, per diverse tipologie di rifiuto (verde, indifferenziato e umido).
Si parla di affidamenti per diverse centinaia di migliaia di euro, sempre scegliendo direttamente e discrezionalmente l’operatore economico con cui stipulare la gara. Pur ripetendo gli appalti più e più volte per rimanere sotto soglia e aggirare i vincoli, la società a partecipazione totalmente pubblica ha comunque mantenuto lo stesso destinatario degli affidamenti, violando quindi il principio di rotazione degli incarichi, volto ad evitare la creazione di rendite di posizione, e fare in modo che la stazione appaltante non affidi i lavori sempre allo stesso affidatario. La ditta prescelta è pertanto risultata più volte l’unico operatore coinvolto nel conferimento delle tre diverse frazioni di rifiuto (verde, indifferenziato e umido).
Nel documento di ANAC si legge che “la stazione appaltante avrebbe potuto preventivamente individuare ulteriori operatori economici cui affidare il medesimo servizio, anche nelle ipotesi di crisi impiantistica”.
Nel rimandare alla nota in oggetto, allegata alla presente, rimaniamo a disposizione per aggiornamenti e informazioni.