Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in risposta ad una interrogazione a risposta immediata, ha fatto sapere che sta valutando l'ipotesi di abbassare la percentuale minima di rappresentanza sul mercato (art. 10, commi 10-bis e 10-ter del D.Lgs. 49/2014) da parte dei Consorzi che intendono raccogliere e avviare a trattamento i RAEE.
Ad oggi il D.Lgs. 49/2014 prevede infatti che “ciascun sistema collettivo deve rappresentare una quota di
mercato di AEE, immessa complessivamente sul mercato nell'anno solare precedente dai produttori che lo costituiscono, almeno superiore al 3 per cento, in almeno un raggruppamento”.
Come evidenziato dal quesito posto al MASE dall’VIII Commissione della Camera questo aspetto rappresenta un “unicum italiano”. Viene quindi chiesto, anche alla luce delle recenti modifiche normative intervenute in materia con la pubblicazione del DM MASE 20 febbraio 2023, n. 40 (v. circolare associativa n. 121/2023) che ha riorganizzato i raggruppamenti RAEE, se il Ministero non ritenga opportuno, per tutelare la concorrenza nel mercato della gestione dei RAEE, adottare iniziative volte a intervenire tempestivamente sulla soglia di sbarramento del 3%, anche abrogando tale disposizione. Ciò in considerazione del fatto che, secondo i soggetti che hanno posto il quesito, un tale valore non ha potenziali effetti positivi sul sistema, anche per le peculiari caratteristiche del settore dei RAEE, e rappresenta una lesione del principio di libera concorrenza nel mercato, mettendo a rischio posti di lavoro e investimenti già programmati dai soggetti che si trovano oggi al di sotto del 3%.
Nella sua risposta il MASE ha ricordato che la previsione di tale soglia mirava a garantire l'efficienza e l'efficacia sull'intero territorio nazionale della gestione dei RAEE da parte dei sistemi collettivi, evitando al contempo una eccessiva frammentazione dei Consorzi. Il MASE evidenzia però che il recente aggiornamento dei raggruppamenti RAEE e, più in generale, l’"evoluzione del mercato" con l’estensione a molti più soggetti di adempiere agli obblighi normativi previsti, abbiano suggerito al Dicastero di avviare interlocuzioni, di concerto con il MIMIT, "finalizzate a valutare l'opportunità di una modifica della percentuale minima indicata dalla norma".
Per maggiori informazioni si rimanda al quesito con la risposta del MASE, in allegato.