In materia di PNRR, il Ministero dell’Ambiente ha chiarito che l’erogazione di risorse per progetti relativi agli impianti di gestione rifiuti non è subordinata alla registrazione della Corte dei Conti dell’atto d’obbligo sottoscritto dal beneficiario dei contributi.
Più in particolare il Ministero, in risposta all’interpello 137221/2023, si è pronunciato sul quesito relativo alla necessità (o meno) di sottoporre alla registrazione della Corte dei Conti l’atto d’obbligo firmato dal destinatario dei contributi finanziati dal PNRR con il quale tale soggetto accetta i termini, gli obblighi e le condizioni connessi alla concessione del contributo.
Nello specifico il quesito riguardava gli interventi relativi alla Missione 2, Componente 1, Investimento 1.1 del Piano (“Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti”).
Il Ministero ha precisato che il provvedimento sottoposto a controllo e registrazione della Corte dei Conti è il decreto di concessione dei contributi insieme all’allegato modello di atto d’obbligo, con la conseguenza che quest’ultimo, una volta firmato e compilato dal soggetto attuatore dell’intervento, non deve essere sottoposto a ulteriore e autonoma registrazione da parte della Corte.
Il Ministero ha concluso la risposta all’interpello ricordando che in relazione agli interventi per la realizzazione l’ammodernamento di impianti di gestione rifiuti i provvedimenti concessori dei contributi e i relativi modelli di atti d’obbligo sono stati già ammessi alla registrazione della Corte dei Conti (tra il gennaio e l’agosto 2023), con la conseguenza che una volta compilato, sottoscritto e trasmesso l’atto d’obbligo, il soggetto attuatore potrà procedere all’invio, tra l’altro, anche della richiesta di anticipazione delle risorse.
Per ulteriori informazioni rimandiamo all’interpello ed alla risposta del MASE.