AssoAmbiente

Circolari

2023/315/SAEC-EUR/CS

Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di direttiva della Commissione relativa alla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR).

I negoziatori delle due Istituzioni hanno concordato che i requisiti per la progettazione ecocompatibile dovranno riguardare anche le pratiche associate all'obsolescenza precoce dei prodotti (quando cioè questi diventano non funzionali o meno performanti a causa di caratteristiche di progettazione e indisponibilità di materiali di consumo e parti di ricambio).

Di seguito si riportano gli aspetti più rilevanti contenuti nella proposta di accordo:

  • prodotti prioritari - su iniziativa del Parlamento è stato concordato come la Commissione debba dare priorità a una serie di gruppi di prodotti nel suo primo piano di lavoro, da adottare entro nove mesi dall'entrata in vigore della nuova legislazione. Questi prodotti prioritari, per cui definire misure di progettazione ecosostenibili, includono ferro, acciaio, alluminio, prodotti tessili (in particolare indumenti e calzature), mobili, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici;
  • informativa ai consumatori - i "passaporti di prodotto digitali”, dovranno contenere informazioni accurate e aggiornate, che permettano ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli. Secondo il testo concordato, la Commissione gestirà un portale web pubblico che consentirà ai consumatori di cercare e confrontare le informazioni contenute nei passaporti dei prodotti;
  • comunicazione e divieti di distruzione dei prodotti invenduti – i soggetti che distruggono i beni invenduti dovranno comunicare annualmente le quantità di prodotti scartati e le relative motivazioni. Le Istituzioni hanno concordato di vietare specificamente la distruzione di abbigliamento, accessori di abbigliamento e calzature invenduti a partire dal secondo anno dall'entrata in vigore della legge, che diventano sei per le medie imprese. Viene inoltre stabilito che, in futuro, la Commissione potrà aggiungere altre categorie di beni all'elenco dei prodotti invenduti per i quali vige il divieto di distruzione. Da prime indicazioni dell’addetto stampa del Parlamento raccolte da EuRIC sembra che l’obiettivo sia quello di promuovere il riciclo negli impianti di trattamento autorizzati;
  • mercati online - l'accordo provvisorio allinea gli obblighi dei soggetti operanti on-line al Digital Services Act, in termini di cooperazione con le autorità di sorveglianza del mercato degli Stati membri per assicurarsi che la legislazione europea sia rispettata anche nella vendita dei prodotti on-line;
  • sanzioni – vengono definiti alcuni criteri di armonizzazione delle sanzioni in caso di mancata conformità ai requisiti della progettazione ecocompatibile. In ogni caso spetterà alle Autorità competenti degli Stati membri determinare le sanzioni da imporre in caso di violazione.
     

Ci riserviamo di fornire maggiori dettagli non appena il testo dell’Accordo verrà reso disponibile.

» 05.12.2023

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