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2024/036/SAEC-NOT/FA

Lo scorso 6 febbraio 2024, la Commissione Europea ha pubblicato la Comunicazione riguardante l’obiettivo climatico 2040 dell'Europa e il percorso verso la neutralità climatica entro il 2050 a società sostenibile, giusta e prospera.

Nella comunicazione si raccomanda una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990, e a riguardo si prevede l’avvio di un confronto con tutte le parti interessate e una proposta legislativa che sarà presentata dopo le elezioni europee.

La Commissione identifica i punti chiave necessari per raggiungere tale obiettivo, tra cui la piena attuazione della legislazione vigente per ridurre i gas a effetto serra del 55% entro il 2030 (il cd. Fit for 55) e poi una serie di condizioni politiche finalizzate alla piena decarbonizzazione, adottando una gamma di soluzioni a zero e basse emissioni di carbonio. Queste soluzioni includono le energie rinnovabili, l'energia nucleare, l'efficienza energetica, lo stoccaggio dell'energia, le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), l'utilizzo del carbonio (CCU), gli assorbitori di carbonio, la geotermia e l'idroelettrico. Inoltre, per quanto di interesse, si evidenzia che il documento evidenzia il ruolo dell’economia circolare dalla progettazione circolare dei prodotti, al riutilizzo e riparazione nonché al recupero e il riciclo dei rifiuti. 

A tal proposito si informa che FEAD, la Federazione europea delle imprese di gestione dei rifiuti di cui Assoambiente fa parte, ha pubblicato un comunicato stampa (v. Allegato 2, in inglese) nel quale accoglie con favore la Comunicazione della Commissione Europea sull’obiettivo climatico al 2040 e riconosce lo sforzo concertato necessario per raggiungere questi ambiziosi risultati e l’impegno riguardo la sostituzione dei combustibili fossili attraverso il riciclo. Allo stesso tempo la Federazione sottolinea l’importanza di privilegiare il riciclo meccanico a quello chimico ove possibile e di non equiparare le materie prime plastiche di origine biologica ai materiali riciclati. Pertanto sottolinea che per sviluppare tutto ciò sono fondamentali norme UE chiare e armonizzate al fine anche di fornire gli incentivi necessari.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si allega alla presente la Comunicazione della Commissione europea (v. Allegato 1, in inglese).

» 08.02.2024
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