Lo scorso 16 febbraio 2024, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha avviato una consultazione pubblica riguardo lo schema di decreto di recepimento della direttiva (UE) 2022/2464 su Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), cioè gli obblighi di rendicontazione societaria di sostenibilità.
Si ricorda che la direttiva CSRD si inquadra nell’ambito del Green Deal Europeo e ha lo scopo di promuovere la trasparenza e la divulgazione di informazioni da parte delle imprese riguardo agli impatti ambientali, sociali e legati alla governance (ESG) delle loro attività, attraverso un rafforzamento degli obblighi di reporting da parte delle imprese.
L’obiettivo perseguito con la CSRD è quello di consentire l’accesso da parte di investitori e stakeholders ad un’informativa sulla sostenibilità, per singola impresa o gruppo, maggiormente dettagliata, chiara e quanto più possibile standardizzata ed esaustiva, con evidenti conseguenze positive per il mercato finanziario in termini di completezza informativa, trasparenza e comparabilità dei dati.
La direttiva CSRD è entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e ai sensi dell’articolo 5, il recepimento da parte degli Stati Membri della CSRD dovrà avvenire entro il 6 luglio 2024.
A tal proposito, lo schema di decreto delegato, elaborato dal MEF all’esito di un primo confronto con le strutture tecniche delle Autorità interessate, mira a recepire la direttiva CSRD introducendo obblighi di rendicontazione più stringenti per un'ampia gamma di imprese, inclusi i requisiti per la rendicontazione di sostenibilità e per la verifica di tale rendicontazione.
Si specifica che l'entrata in vigore del recepimento della CSRD si colloca in diversi momenti a seconda della tipologia di imprese coinvolte:
La consultazione avviata dal MEF sulla bozza di decreto è pubblica ed è aperta fino al 18 marzo 2024.
In allegato è disponibile il documento nel quale si dovranno inserire i commenti, precisamente nella colonna “osservazioni” a destra del testo dello schema di decreto. I contributi dovranno essere poi inviati via mail all’indirizzo dt.direzione5.ufficio5@mef.gov.it.
Per quanti interessati, chiediamo di inviare il documento compilato anche alla D.ssa Giulia Fano (email: g.fano@fise.org), entro il prossimo 8 marzo 2024, al fine di poter definire un contributo associativo coordinato da inviare al Ministero.