AssoAmbiente

Circolari

2024/081/SAEC-EUR/CS

L'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) ha pubblicato un report intitolato “Accelerating the circular economy in Europe - State and outlook 2024” dove analizza gli obiettivi raggiunti e i passi necessari per raggiungere modelli di business e di consumo più sostenibili.

Il report, dopo il capitolo introduttivo sul contesto normativo, si concentra su risorse e rifiuti, le azioni circolari da implementare, il consumo e la transizione verso l’economia circolare e chiude con un capitolo dedicato a considerazioni e raccomandazioni. 

Il report evidenzia come l'Europa sia in testa nelle percentuali di utilizzo di materiali riciclati, con un "tasso di circolarità" dell'11,5% nel 2022, ma nonostante ciò le politiche europee dovrebbero insistere maggiormente sulla valorizzazione dei prodotti esistenti, implementando la progettazione ecocompatibile dei beni e puntando su una maggiore durabilità e riparabilità dei prodotti. Il tutto per garantire la piena attuazione del Piano d'azione per l'economia circolare adottato dalla Commissione UE l'11 marzo 2020 nell'ambito del Green deal europeo. 

Il capitolo 2 si concentra sui rifiuti e la loro gestione evidenziando la necessità di una maggiore attenzione in quanto, con gli attuali livelli, l'Europa difficilmente riuscirà a raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti e riciclo fissati per il 2030. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti, anche se aumentato nel tempo, non ha infatti registrato incrementi rilevanti negli ultimi anni (l'Ue ha fissato l'obiettivo vincolante di riciclaggio dei rifiuti urbani del 60% entro il 2030). 

A diminuire è anche la percentuale di rifiuti smaltiti in discarica con una crescita dei residui derivanti dal trattamento dei rifiuti avviati a questo trattamento. Ciò a testimonianza del fatto che ad oggi sono considerevolmente maggiori i quantitativi di rifiuti che subiscono un trattamento prima della discarica.

Le raccomandazioni finali del report possono essere riassunte come di seguito:

  • considerando l'impatto intrinseco dell'estrazione e della lavorazione delle risorse e l'impossibilità di una circolarità al 100%, è fondamentale dare priorità alla riduzione dell'uso delle risorse e orientarsi verso un'economia meno intensiva per quanto riguarda l’uso dei materiali;
  • il successo su larga scala dell’economia circolare si basa principalmente sul ritorno nel mercato di quantità importanti di materie prime secondarie di alta qualità;
  • l'Europa da sola non è in grado di frenare l'uso insostenibile delle risorse su scala planetaria, sarebbe pertanto necessario adottare un solido quadro di governance globale sull'uso delle risorse e sull'economia circolare.

Per maggiori informazioni si rimanda al testo del report (in inglese) in allegato.

» 27.03.2024
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