Come noto, il 17 dicembre 2020, in piena emergenza pandemica, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali di settore concordarono lo slittamento del rinnovo delle elezioni delle RSU e degli RLSSA, e la temporanea attribuzione di titolarità e prerogative alle segreterie territoriali delle Organizzazioni sindacali stipulanti il CCNL.
Tale sistema, a seguito di proroghe intervenute negli anni, si è poi tradotto in una prolungata fase di stallo, risolta solamente nei giorni scorsi.
Nella serata del 5 aprile è infatti pervenuta la proclamazione di indizione delle elezioni nazionali, ai sensi dell’articolo 60 del CCNL 6.12.2016 nonché del Regolamento elettorale 20.6.2017 allegato al CCNL, da parte di FP-CGIL, UILTRASPORTI e FIADEL con indicazione del 12-13-14 novembre 2024 per lo svolgimento delle operazioni elettorali.
La successiva domenica 7 aprile è pervenuta analoga comunicazione da parte della sola FIT-CISL con indizione delle elezioni e fissazione della data al 16-17 settembre pp.vv.
Entrambe le comunicazioni risultano datate 4 aprile 2024.
L’accelerazione è ragionevolmente da imputarsi ad un provvedimento del Tribunale di Velletri, pubblicato la mattina del 5 aprile scorso, che ha condannato per condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 della legge n. 300/1970 un’azienda operante in provincia di Roma che applica il CCNL “Utilitalia”; il ricorso era stato presentato da UGL-Partecipate Servizi Ambientali poiché l’azienda non aveva dato seguito alle procedure nonostante l’intervenuta indizione delle elezioni delle RSU da parte della stessa sigla sindacale in attuazione degli Accordi Interconfederali in materia, nel presupposto che il sistema convenuto nel comparto sia di fatto decaduto per la disapplicazione costante di questi ultimi anni.
In assenza dell’indizione da parte delle OO.SS. stipulanti come da CCNL e Regolamento elettorale, la tesi del Tribunale di Velletri sarebbe stata ovviamente potenzialmente applicabile in tutte le aziende che si fossero trovate, da qui in avanti, a ricevere comunicazioni di indizione delle elezioni da parte di sindacati aventi diritto, non necessariamente quelli stipulanti il CCNL; senza rispettare quindi le modalità convenute nel settore, ovvero con la tornata elettorale contestuale in tutte le aziende del comparto in unica data.
Scongiurato tale scenario con le intervenute proclamazioni dei giorni scorsi, ad oggi sussistono tuttavia due comunicazioni provenienti da Organizzazioni Sindacali stipulanti e recanti indizione di elezioni nazionali contestuali, sia pure con date diverse: ferma rimanendo l’identica posizione politica sul tema, sarà ora necessario dirimere il contrasto in ordine alla data di effettuazione delle operazioni.