AssoAmbiente

Circolari

2024/120/SAEC-EUR/FA

Il Parlamento Europeo ha approvato il testo di accordo con il Consiglio Europeo riguardo la proposta di regolamento sulla trasparenza e sull'integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG) che mira a consolidare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili (v. circolare associativa n. 157 del 19.06.2023). I rating ESG forniscono infatti un parere sul profilo di sostenibilità di un'impresa o di uno strumento finanziario, valutandone l'esposizione ai rischi per la sostenibilità e l'impatto sulla società e sull'ambiente. 

Le nuove disposizioni sono intese a rafforzare l'affidabilità e la comparabilità dei rating ESG migliorando la trasparenza e l'integrità delle attività dei fornitori di rating ESG e prevenendo potenziali conflitti di interessi e prevedono che i fornitori di rating ESG dovranno essere autorizzati dall'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), essere soggetti alla sua vigilanza e rispettare gli obblighi di trasparenza, in particolare per quanto riguarda la metodologia utilizzata e le fonti di informazione.

Si evidenzia che il Parlamento ha confermato l’introduzione di un regime di registrazione semplificato, temporaneo e facoltativo di tre anni per le imprese e i gruppi di piccole dimensioni che forniscono rating ESG. I piccoli fornitori di rating ESG che scelgono il regime semplificato beneficeranno di contributi per le attività di vigilanza proporzionati alla portata della vigilanza dell'ESMA. Dovranno rispettare alcuni principi generali di organizzazione e di governance, nonché obblighi di trasparenza nei confronti del pubblico e degli utenti. Saranno inoltre soggetti al potere dell'ESMA di richiedere informazioni e di condurre indagini e ispezioni in loco. Al momento dell'uscita dal regime temporaneo, i piccoli fornitori di rating ESG dovranno rispettare tutte le disposizioni del regolamento, comprese le prescrizioni in materia di governance e di contributi per le attività di vigilanza.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento si rimanda al testo di accordo (v. allegato 1).

Sempre sul tema ESG, informiamo che è stata pubblicata la modifica del regolamento delegato (UE) 2023/2772 della Commissione, del 31 luglio 2023, che integra la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda i principi di rendicontazione di sostenibilità che le imprese devono inserire nella rendicontazione di sostenibilità a partire dal 2025 (GUUE del 19.4.2024).

A tal proposito si evidenzia che le modifiche, per lo più formali, riguardano l’allegato I del provvedimento che disciplina i principi europei di rendicontazione di sostenibilità cd. "ESRS", cioè le informazioni che alcune imprese devono inserire nei propri report di sostenibilità per renderli conformi ai nuovi obblighi dichiarativi introdotti dalla direttiva 2022/2464/Ue sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD) (v. circolare associativa n. 43 del 22 febbraio 2024).

Tra i principi ESRS ci sono quelli in materia ambientale che specificano le informazioni che l'impresa deve fornire, qualora ritenute rilevanti a seguito di apposita valutazione, con riguardo all'impatto delle attività su cambiamenti climatici, inquinamento, risorse idriche, biodiversità ed ecosistemi e sulle eventuali azioni intraprese per prevenire, mitigare o arrestare impatti negativi effettivi o potenziali.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento si rimanda al testo di modifica del regolamento (v. allegato 2).

Infine si informa che il Tavolo per la finanza sostenibile - istituito nel 2022 su iniziativa del Ministero dell'economia e delle finanze, con il coinvolgimento del MASE, la Banca d'Italia, la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) con lo scopo di sviluppare strategie di finanza sostenibile per dirottare investimenti privati verso gli obiettivi "green" UE e nazionali - ha pubblicato risultati relativi all’anno 2023 che vede lo sviluppo di un sistema informatico che aiuta le piccole e medie imprese a raccogliere le informazioni ESG per fornirle in modo più agevole agli investitori

Lo sviluppo di tale sistema precompilato consente alle piccole e medie imprese non obbligate al report di sostenibilità di raccogliere tutte le informazioni non finanziarie pertinenti sugli aspetti ambientali, sociali e di governance e ha lo scopo di facilitare la trasmissione di informazioni di sostenibilità nell'ambito del rapporto bilaterale con le banche e ottenere più facilmente finanziamenti. Nel corso del 2024 il sistema sarà messo a disposizione degli stakeholder accompagnato da iniziative di educazione finanziaria per le Pmi per aiutarle a fornire informazioni ESG.

Il Tavolo ha inoltre elaborato un documento programmatico che individua le caratteristiche desiderabili e i requisiti minimi di un sistema nazionale di protezione assicurativa dai rischi fisici derivanti da catastrofi connesse o meno ai cambiamenti climatici.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento si rimanda alla relazione annuale dell’attività 2023 disponibile qui.

» 29.04.2024
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