AssoAmbiente

Circolari

2024/357/SAEC-NOT/TO

Pubblicata la Legge sulla concorrenza 2023 (Legge 193/2024) che introduce una serie di riforme per potenziare la competitività, promuovere l’innovazione e garantire maggiore trasparenza in settori chiave come concessioni autostradali, start-up, trasparenza dei prezzi, settore assicurativo, trasporti ed energia (G.U. 17 dicembre 2024, n. 295). Alcune modifiche riguardano anche il comparto rifiuti.

Per quanto di specifico interesse per il comparto rifiuti, l’articolo 27 della legge reca modifiche al D.lgs. n. 152/2006 al fine di: 

  • precisare che è sempre possibile costituire sistemi autonomi per il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggi che siano relativi a più filiere (lett. a));
  • modificare, al fine di precisarne e ampliarne la portata, la disposizione che prevede l’esclusione, dalla corresponsione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, delle utenze non domestiche che hanno scelto di conferire al di fuori del servizio pubblico i rifiuti simili agli urbani (lett. b)).
     

In particolare la lettera a) integra la disposizione del D.lgs. n. 152/2006 (art. 221-bis), che disciplina la costituzione di sistemi autonomi per il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio. L’integrazione è volta a precisare che il progetto relativo alla costituzione di un nuovo sistema autonomo (che deve essere sottoposto per l’approvazione al Ministero dell’ambiente) può riguardare imballaggi relativi a una o più filiere, cioè, in altre parole, è volto a precisare che è sempre possibile costituire sistemi autonomi cd. Multifiliera.

La lettera b) modifica l’articolo 238 del D.lgs. n. 152/2006, che disciplina la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani. Più precisamente, la lettera in esame apporta una serie di modifiche al comma 10 di tale articolo, che prevede l’esclusione delle utenze non domestiche (UND) che hanno scelto di conferire al di fuori del servizio pubblico i rifiuti simili agli urbani - e che abbiano dimostrato “di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi” - dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti a soggetti privati. 

Le modifiche in esame sono volte a: 

  • precisare che il conferimento in questione può avvenire in tutto o in parte;
  • estendere l’ambito di applicazione della norma, al fine di riferirla non solo al recupero ma anche al riciclo.
     

Si rimanda al testo della legge, allegata alla presente, per ulteriori approfondimenti.

» 18.12.2024
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