Il nuovo Regolamento (UE) 2024/1157 sulla spedizione dei rifiuti prevede che, a partire dal 21 maggio 2027, per poter esportare rifiuti dall’Europa verso Paesi non OCSE è necessario, oltre ad un audit presso l’impianti di destino, che le Autorità dei Paesi non OCSE che desiderano importare rifiuti dall'UE abbiano notificato alla Commissione europea la loro volontà in tal senso, dimostrando la capacità di trattare i rifiuti in modo ecologicamente corretto, come previsto dagli allegati VIII e IX del Regolamento.
Nel Regolamento (UE) 2024/1157, per dare modo alla Commissione europea di completare la valutazione delle richieste pervenute, richiedere eventuali integrazioni e stilare l’elenco dei Paesi non OCSE autorizzati a ricevere rifiuti a partire dal 21 maggio 2027, è stata fissata al 21 febbraio 2025 la scadenza entro cui i Paesi non OCSE avrebbero potuto inviare alla Commissione europea tutta la documentazione necessaria per autorizzare l’import di rifiuti dall’UE. A riguardo, la Commissione europea ha diffuso la lista dei Paesi non OCSE che, entro la data fissata, hanno inviato la richiesta di inclusione nell’elenco dei Paesi idonei a ricevere rifiuti non pericolosi provenienti dall’Europa. Tali stati sono: Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Egitto, El Salvador, India, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Moldavia, Monaco, Marocco, Nigeria, Nord-Macedonia, Pakistan, Filippine, Arabia Saudita, Serbia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Togo, Tunisia, Ucraina e Vietnam.
Nel corso degli incontri che le Associazioni europee FEAD ed EuRIC, a cui Assoambiente è associata, hanno avuto con i rappresentanti della Commissione europea è stato evidenziato come molti Paesi extra-EU non fossero pienamente a conoscenza degli adempimenti previsti dal Regolamento (UE) 2024/1157 e delle azioni richieste. Per questo motivo, anche invitando i rappresentanti di tali Paesi in incontri dedicati, sono stati illustrati alla Commissione i possibili impatti, per il settore del riciclo, della chiusura di sbocchi in Paesi terzi oltre che le conseguenze sulle economie dei Paesi non OCSE.
Alla luce questo la Commissione europea ha chiarito che i Paesi non OCSE che non hanno ancora presentato una richiesta potranno farlo anche oltre la scadenza del 21 febbraio 2025. Queste richieste saranno prese comunque in considerazione dalla Commissione che però non potrà garantire che la loro valutazione sarà completata prima della conclusione dei lavori finalizzati alla definizione del primo elenco di Paesi non OCSE autorizzati a importare rifiuti dall'UE. L'adozione di questo elenco è prevista entro il 21 novembre 2026. La Commissione ad ogni modo si è riservata la possibilità di integrare l’elenco con l’inserimento dei Paesi che dovessero mandare le loro richieste, opportunamente redatte, in tale senso.
Siamo infine ad evidenziare che, grazie agli sforzi di EuRIC, è stato possibile raggiungere e sensibilizzare alcuni Paesi non OCSE che ancora non avevano provveduto a presentare la richiesta e che provvederanno quanto prima (tra questi si segnalano gli Emirati Arabi Uniti).
Per maggiori informazioni si rimanda alle pagine del sito della Commissione europea dedicate all’iniziativa disponibili qui e qui.