AssoAmbiente

Circolari

2025/078/SAEC-EUR/FA

La Commissione europea ha pubblicato il pacchetto Omnibus finalizzato alla semplificazione delle norme per la rendicontazione delle aziende in materia di finanza sostenibile (CSRD), del Due diligence in materia di sostenibilità (CSDDD), della Tassonomia UE, del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) e dei programmi di investimento europei (InvestUE).

Il Pacchetto proposto, che mira a ridurre la complessità dei requisiti dell'UE per tutte le imprese, soprattutto per le PMI, era stato anticipato nella “Bussola della competitività europea” (v. circolare associativa n. 42 del 3 febbraio 2025). 

Per quanto riguarda i principali cambiamenti nel settore della rendicontazione della sostenibilità evidenziamo:

  • rimuovere circa l'80% delle aziende dal campo di applicazione della CSRD, concentrando gli obblighi di rendicontazione della sostenibilità sulle grandi aziende che hanno maggiori probabilità di avere i maggiori impatti sulle persone e sull'ambiente;
  • garantire che gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità per le grandi imprese non gravino sulle società più piccole nelle loro catene del valore;
  • posticipare di due anni (fino al 2028) gli obblighi di segnalazione per le società attualmente nell'ambito di applicazione della CSRD e che sono tenuti a riferire a partire dal 2026 o 2027;
  • ridurre l'onere degli obblighi di segnalazione della tassonomia dell'UE e limitarlo alle grandi società (corrispondenti al campo di applicazione del CSDDD), pur mantenendo la possibilità di riferire volontariamente per le altre grandi imprese nell'ambito futuro della CSRD;
  • introdurre una soglia di rilevanza finanziaria per la rendicontazione della tassonomia e ridurre i modelli di segnalazione di circa il 70%;
  • introdurre semplificazioni ai più complessi criteri “Non arrecare danno significativo” (DNSH) per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento relativi all’uso e alla presenza di sostanze chimiche che si applicano orizzontalmente a tutti i settori economici della tassonomia dell’UE – come primo passo per rivedere e semplificare tutti questi criteri DNSH.
     

Per quanto riguarda i principali cambiamenti nel campo della Due diligence di sostenibilità per prevenire impatti negativi sull’ambiente, evidenziamo:

  • semplificare i requisiti di Due diligence di sostenibilità in modo che le aziende in termini di portata evitino complessità e costi non necessari, ad esempio concentrando i requisiti sistematici di Due diligence sui partner commerciali diretti e riducendo la frequenza delle valutazioni periodiche e il monitoraggio dei loro partner, con valutazioni ad hoc ove necessario.
  • ridurre gli oneri per le PMI, limitando la quantità di informazioni che possono essere richieste nell'ambito della mappatura della catena del valore da parte delle grandi imprese;
  • aumentare ulteriormente l'armonizzazione dei requisiti di Due diligence per garantire parità di condizioni in tutta l'UE;
  • rimuovere le condizioni di responsabilità civile dell'UE, preservando il diritto delle vittime al pieno risarcimento dei danni causati dalla non conformità e proteggendo le imprese da un'eccessiva compensazione, nell'ambito dei regimi di responsabilità civile degli Stati membri;
  • dare alle aziende più tempo per prepararsi a soddisfare i nuovi requisiti posticipando l’applicazione dei requisiti di Due diligence di sostenibilità per le più grandi aziende di un anno (fino al 26 luglio 2028), mentre si ritarda di un anno l’adozione delle linee guida.
     

Il pacchetto Omnibus inoltre intende semplificare il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) per un commercio più equo: le principali modifiche riguardano l’esenzione per i piccoli importatori dagli obblighi CBAM (per lo più PMI e privati), la semplificazione delle norme per le società che rimangono nell'ambito di applicazione CBAM e infine il rendere il CBAM più efficace a lungo termine, rafforzando le regole per evitare eluzioni e abusi. Questa semplificazione precede una futura estensione del CBAM ad altri settori ETS, a valle, seguita da una nuova proposta legislativa sull'estensione del CBAM all'inizio del 2026.

Si informa infine che la Commissione individua inoltre una serie di modifiche finalizzate a semplificare e ottimizzare l'uso di diversi programmi di investimento, tra cui InvestEU, ovvero il più grande strumento di condivisione del rischio dell'UE per sostenere gli investimenti prioritari all'interno dell'Unione, il quale svolge un ruolo chiave nell'affrontare gli ostacoli finanziari e nel guidare gli investimenti necessari per la competitività, la ricerca e l'innovazione, la decarbonizzazione, la sostenibilità ambientale e le competenze.

Si ricorda che Assoambiente ha provveduto ad inviare i propri contributi nelle fasi di preparazione della presente proposta della Commissione, attraverso FEAD ma anche partecipando alla consultazione avviata dal MASE.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda alla pagina della Commissione Europea, disponibile qui, in cui è possibile scaricare le proposte del pacchetto Omnibus, nonché i lavori di preparazione e domande e risposte a riguardo.

» 28.02.2025

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