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2025/190/SAEC-EUR/PE

Il 21 maggio 2025 la Commissione europea ha presentato la Comunicazione su “Il mercato unico: il nostro mercato domestico europeo in un mondo incerto. Una strategia per rendere il mercato unico semplice, continuo e forte” nel quale vengono definite le azioni necessarie a:

  • ridurre gli ostacoli esistenti che frenano gli scambi e gli investimenti all'interno dell'UE,
  • aiutare le PMI a gestire ed ampliare le loro attività
  • promuovere la digitalizzazione. 
     

Considerando l’attuale contesto internazionale caratterizzato da volatilità economica e da tensioni commerciali, la Commissione europea - in risposta alla richiesta del Consiglio europeo ed in relazione alle conclusioni delle relazioni di Enrico Letta e Mario Draghi del 2024 - mira a rafforzare mercato dell'UE quale primo motore della competitività. 

La Commissione evidenzia infatti che dalla sua creazione, più di trent’anni fa, il mercato unico UE è stato un potente catalizzatore per la crescita, la prosperità e la solidarietà dell'Europa e ha visto ad oggi un aumento del PIL dell'UE di almeno il 3-4% e la creazione di 3,6 milioni di posti di lavoro. La Commissione auspica che con l’attuale ulteriore completamento del mercato unico si possa raggiungere il raddoppio dei vantaggi ad oggi conseguiti.

La Strategia per il mercato unico si concentra su diverse priorità:

  • Eliminazione delle barriere: pur riconoscendo la necessità di lavorare per eliminare tutti gli ostacoli, la strategia si concentra sull'eliminazione dei 10 ostacoli più dannosi segnalati dalle imprese, i "terribili dieci" individuati sulla base di ampie consultazioni con gli stakeholder:
  1. norme UE troppo complesse e frammentate;
  2. barriere al mercato unico da parte degli Stati membri;
  3. norme commerciali complicate;
  4. riconoscimento delle qualifiche professionali;
  5. procedimenti di standardizzazione troppo lenti;
  6. norme frammentate su imballaggi, etichettatura e rifiuti;
  7. mancanza di conformità dei prodotti;
  8. normativa nazionale sui servizi restrittiva e divergente;
  9. procedure onerose per il distacco temporaneo dei lavoratori;
  10. vincoli territoriali di fornitura (TSC).
  • Sostenere lo sviluppo e la crescita delle PMI: Per aiutare le PMI a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato unico, la Commissione introduce una nuova definizione di piccole imprese a media capitalizzazione (PMI) e propone uno "SME ID", uno strumento online per offrire in modo semplice la possibilità di verificare lo status di PMI;
  • Semplificare le norme esistenti e fare della digitalizzazione la norma e al fine di ridurre gli oneri normativi e amministrativi per le imprese, la Commissione pubblica oggi anche un quarto pacchetto omnibus di semplificazione per le imprese;
  • Migliorare la titolarità congiunta del mercato unico: per rendere più tangibili i benefici del mercato unico, è importante aumentarne la titolarità politica congiunta con gli Stati membri. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero nominare un rappresentante di alto livello per il mercato unico ("Sherpa") incaricato di vigilare sull'applicazione delle norme del mercato unico dell'UE. Gli Stati membri sono inoltre incoraggiati a prevenire gli ostacoli al mercato unico valutando la proporzionalità dei loro progetti di misure nazionali.
     

Rispetto alle disposizioni riportate nella Comunicazione segnaliamo in particolare:

  • focus sul GPP (appalti pubblici verdi) nell’ottica di armonizzare le norme sugli appalti pubblici per l'introduzione di requisiti armonizzati di criteri sostenibili non legati al prezzo;
  • etichettatura e passaporto digitale di prodotto (DPP) nell'ambito del Regolamento imballaggi (PPWR) e del Regolamento sull'etichettatura dei prodotti tessili. I codici QR sono citati come esempio di strumento digitale non esclusivo, aprendo la strada all'utilizzo di altre tecnologie (ad esempio la tecnologia wireless);
  • spedizioni di rifiuti e materiali riciclati, temi su cui si evidenzia la necessità di armonizzazione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto (EoW), che è fondamentale per deframmentare il mercato unico europeo del riciclaggio e di semplificazione delle modalità operative relative al transfrontaliero;
  • armonizzazione e semplificazione delle norme sulla responsabilità estesa del produttore (EPR), compresa, ad esempio, l'eliminazione dei requisiti ingiustificati del rappresentante autorizzato dall'EPR. 
     

La Comunicazione non entra comunque in dettagli specifici, anche per quanto riguarda il settore della valorizzazione dei rifiuti, per le finalità dettate dalla Strategia, a livello europeo. 

Per maggiori informazioni si rimanda al sito della Commissione dove sono disponibili:

  • il testo della Strategia per il mercato unico (solo in inglese, qui
  • le domande e risposte (in italiano qui, dove però il sito Commissione UE precisa che la traduzione non è ufficiale e quindi sono possibili errori, per versione originale andare su versione in inglese, disponibile qui).
» 22.05.2025

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