L’Unione europea, con la pubblicazione della rettifica n. 90879/2025, ha annullato quanto contenuto nel Regolamento (UE) 1511/2025 che individuava - ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 1275/2024/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia - una nuova metodologia che gli Stati membri avrebbero dovuto utilizzare per calcolare il livello di prestazione energetica dell'edificio migliore possibile in funzione dei costi per realizzarlo.
Il Regolamento (UE) 1511/2025 riporta il nuovo quadro metodologico che gli Stati membri avrebbero dovuto utilizzare, a decorrere dal 1° gennaio 2026, per adempiere correttamente agli obblighi loro imposti dalla normativa di riferimento. Ogni Paese infatti deve calcolare i requisiti minimi di prestazione energetica che devono rispettare gli edifici nuovi e quelli oggetto di ristrutturazione significativa. La metodologia è finalizzata a permettere ad ogni Stato membro di individuare quel livello di rendimento energetico dell'edificio che consente di trovare un equilibrio tra i costi di investimento per realizzare l'opera e il loro ammortamento in relazione alla vita stimata dell'edificio.
Con la rettifica (GUUE serie L del 31 ottobre 2025) la Commissione europea ha comunicato che la “pubblicazione del Regolamento delegato (EU) 2025/1511 è da considerarsi nulla e non avvenuta”.