Lo scorso 27 novembre 2025, la Commissione Europea ha pubblicato la Strategia per la bioeconomia (“Bioeconomy Strategy Act), un quadro di misure strategiche per rendere competitiva e sostenibile la bioeconomia dell’Unione Europea (v. Allegato, in inglese).
Il documento definisce la bioeconomia come l'insieme di attività basate su risorse biologiche, cruciali per la crescita verde dell'UE e per la graduale sostituzione dei materiali di origine fossile. A tal proposito la Commissione individua alcuni mercati (come quello dei tessili, dei materiali da costruzione, prodotti biochimici, fertilizzanti e plastiche) in cui intende fornire supporto per lo sviluppo di normative e tecnologie "bio-based".
Per stimolare il mercato, la Commissione mira a sostenere la domanda di contenuti a base biologica nei prodotti, ad esempio introducendo nella legislazione di settore dei limiti minimi da rispettare, ma allo stesso tempo sottolinea l’importanza di un approvvigionamento della biomassa rispettoso degli ecosistemi; in questo senso evidenzia la necessità di valorizzare la biomassa secondaria, come i residui agricoli, i sottoprodotti e i rifiuti organici.
La visione strategica europea per la bioeconomia mira a rendere i materiali e i prodotti bio-based sostenibili ampiamente diffusi nell'UE entro il 2040, fornendo alternative ai combustibili fossili e creando nuove fonti di reddito stabili. Identifica quindi quattro azioni chiave che indirizzeranno questa visione:
Il documento evidenzia che i rifiuti sono risorse biologiche strategiche, pertanto la Commissione è intenzionata a sostenerne la gestione e la valorizzazione attraverso il prossimo Circular Economy Act e il sostegno ai mercati riguardo i regolamenti su ecodesign, imballaggi e tassonomia.
Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda all’atto (in inglese) allegato alla presente.
La Strategia sarà ora discussa dal Parlamento e dal Consiglio Europeo che esamineranno il testo e potrebbero quindi rispondere adottando, rispettivamente, una risoluzione o delle conclusioni.
A tal proposito si informa che FEAD, la Federazione europea dei gestori di rifiuti di cui Assoambiente fa parte, continuerà a promuovere presso le istituzioni europee l’introduzione di obiettivi differenziati per i contenuti a base biologica e per quelli riciclati per le plastiche, il chiarimento delle definizioni di "a base biologica" (biobased), "biodegradabile" e "compostabile" per le plastiche, la valorizzazione del digestato per la produzione di biogas e biometano e, infine, la revisione della Direttiva sui fanghi da depurazione.