AssoAmbiente

Circolari

2025/458/SAEC-EUR/FA

La Commissione Europea ha pubblicato il Pacchetto Omnibus, contenente misure per semplificare la legislazione ambientale, nei settori delle emissioni industriali, dell'economia circolare, delle valutazioni ambientali e dei dati geospaziali.

Si ricorda che la Commissione aveva avviato nei primi mesi dell’anno le consultazioni sul tema (v. circolare Assoambiente n. 95 del 10.03.2025), evidenziando la necessità di promuovere una crescita sostenibile dell’Unione Europea, attraverso una legislazione ambientale più semplice e intelligente. 

Le modifiche delle normative vigenti mirano a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, mantenendo al contempo gli ambiziosi obiettivi dell'UE in materia di tutela dell'ambiente e della salute umana. Questo dovrebbe accelerare e semplificare le procedure autorizzative per tutti i progetti, in particolare nei settori strategici, come i progetti digitali e i progetti relativi alle materie prime essenziali, facilitando la transizione verso un'economia pulita e digitale nell'UE. 

Il pacchetto di semplificazione pubblicato è composto da sei elementi chiave: valutazioni ambientali semplificate per il rilascio delle autorizzazioni, norme semplificate sulle emissioni industriali per l'industria e gli agricoltori, soluzioni digitali più efficaci per le sostanze pericolose presenti nei prodotti, responsabilità estesa del produttore semplificata, accesso facilitato ai dati geospaziali e semplificazione futura.

Per quanto di interesse, si sintetizzano alcuni punti della proposta:

  • riguardo la modifica del Regolamento sulle batterie e del Regolamento sul portale sulle emissioni industriali si evidenziano la modifica della definizione di produttore per i contratti a distanza, l’aggiunta di una definizione per le sostanze estremamente preoccupanti, l’esclusione dei pacchi batteria dai requisiti di rimovibilità e sostituibilità, la semplificazione delle comunicazioni (l'obbligo per la Commissione di esaminare e pubblicare una relazione sui dati degli Stati membri relativi alla gestione dei rifiuti di batterie viene eliminato), l’esenzione per allevatori e acquacoltori da determinati obblighi di comunicazione al portale sulle emissioni industriali;
  • riguardo la proposta di sospensione fino al 1° gennaio 2035 delle norme sulla nomina di un rappresentante autorizzato per la responsabilità estesa del produttore su batterie, imballaggi, prodotti tessili, RAEE e plastica monouso si evidenziano modifiche sugli obblighi di tracciabilità dei produttori stabiliti in Paesi terzi e sulle facoltà e gli oneri degli Stati membri nei rapporti con Paesi terzi;
  • riguardo la proposta per accelerare le valutazioni di impatto ambientale si evidenzia la possibilità degli Stati membri di istituire una procedura coordinata o congiunta in caso di una o più normative applicabili, nuove scadenze per le valutazioni di impatto ambientale con possibili proroghe per "casi eccezionali, ove la natura, la complessità, l'ubicazione o le dimensioni del progetto proposto lo richiedano", la possibilità per gli sviluppatori di presentare e accedere ai documenti in formato digitale, strumenti per settori o categorie strategici (dovrebbero applicarsi ai progetti relativi all'economia circolare) e, infine, l’impegno per gli Stati membri di rinunciare agli oneri amministrativi e alle commissioni associate alle valutazioni ambientali per gli sviluppatori che rientrano nella definizione di piccole imprese a media capitalizzazione;
  • riguardo la riduzione degli oneri amministrativi previsti dalla Direttiva Quadro sulle Acque, dalla Direttiva IED (emissioni industriali) e dalla Direttiva MCPD (medi impianti di combustione) si evidenziano l’abrogazione del database SCIP con la relativa sostituzione con soluzioni digitali come il Passaporto Digitale dei Prodotti e l'implementazione del pacchetto "Una Sostanza, Una Valutazione", una frequenza di segnalazione armonizzata collegata all'EPR, l’eliminazione del potere della Commissione di stabilire indicatori per misurare i progressi complessivi nell'attuazione delle misure di prevenzione dei rifiuti, il consenso per più impianti nello stesso Stato membro, sotto il controllo dello stesso gestore o appartenenti alla stessa azienda, ad essere coperti da un unico sistema di gestione ambientale, diversi interventi sul Sistema di Gestione Ambientale (più flessibilità per le aziende) e infine disposizioni transitorie per l'introduzione graduale degli obblighi previsti dalla direttiva IED che avrebbero comportato la necessità di iniziare revisione di tutti i permessi IED nel luglio 2026.
     

La proposta legislativa sarà ora presentata al Parlamento Europeo e al Consiglio per l'adozione.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda ai documenti facenti parte del Pacchetto, allegati alla presente.

Rimaniamo a disposizione per informazioni e aggiornamenti.

» 11.12.2025
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