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2025/466/SAEC-EUR/FA

La Commissione Europea ha adottato il Piano d'azione RESourceEU, che mira ad accelerare e amplificare i propri sforzi volti a garantire l'approvvigionamento dell'UE di materie prime strategiche e critiche.

L'iniziativa, che trae fondamento dal Regolamento 2024/1252/UE sulle Materie Prime Critiche (CRMA), mira a fornire finanziamenti e strumenti concreti per proteggere l'industria dagli shock geopolitici e dagli sbalzi dei prezzi, promuovere progetti sulle materie prime critiche sia in Europa che nel resto del mondo e collaborare con paesi che condividono gli stessi principi per diversificare le catene di approvvigionamento.

In particolare, gli obiettivi del Piano sono:

  • introdurre entro il secondo trimestre del 2026 restrizioni all'esportazione di rottami di magneti permanenti di terre rare e misure mirate per i rottami di alluminio. Misure analoghe saranno prese in considerazione per i rottami di rame, a seguito di un ulteriore monitoraggio;
  • proporre entro il secondo trimestre del 2026 un piano d'azione per garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei fertilizzanti domestici, comprese azioni per consentire il riciclo di nutrienti e altre alternative ai fertilizzanti;
  • consentire spedizioni efficienti di rifiuti di materie prime riciclabili e materiali secondari all'interno dell'UE attraverso l'attuazione del Regolamento sulle spedizioni di rifiuti, incluso il passaggio a procedure digitali e l'eventuale “green list” di specifici flussi di rifiuti per il riciclo nell'UE;
  • proporre adeguamenti al quadro normativo dell'UE in materia di autorizzazioni per migliorare le condizioni generali e aiutare i progetti di materie prime riciclabili a diventare operativi più rapidamente;
  • considerare le specifiche realtà operative del settore del riciclo nell'annunciata revisione del Regolamento REACH;
  • creare un polo di finanziamento per materie prime riciclabili per coordinare strategicamente il supporto finanziario, fornire assistenza tecnica ai promotori di progetti e alle amministrazioni nazionali e accelerare lo sviluppo di progetti nell'UE;
  • istituire nel 2026 un Centro europeo per le materie prime critiche per fornire informazioni di mercato, orientare e finanziare progetti strategici utilizzando strumenti personalizzati con partner pubblici e privati;
  • avviare, entro il primo trimestre del 2026, il primo ciclo di matchmaking nell'ambito della Piattaforma UE per l'energia e le materie prime, incentrato sulla catena del valore dei magneti permanenti in terre rare, delle batterie e delle materie prime per la difesa;
  • sviluppare, entro il secondo trimestre del 2026, un solido approccio politico, che includa strumenti commerciali, per contrastare pratiche non di mercato, come le distorsioni dei prezzi, nella catena del valore delle materie prime critiche.
     

Tra le diverse misure, si informa che la Commissione ha proposto anche modifiche mirate al Regolamento sulle Materie prime critiche, volte a:

  • ampliare l'elenco dei prodotti che rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 28.1 del CRMA sull'etichettatura per la riciclabilità dei magneti permanenti. I nuovi prodotti includono unità disco, trasduttori, altoparlanti, droni per uso civile o giocattoli motorizzati;
  • estendere i futuri obiettivi minimi di contenuto riciclato – da introdurre tramite atto delegato entro il 31 dicembre per neodimio, disprosio, praseodimio, terbio, boro, samario, nichel e cobalto nei magneti permanenti inclusi nell'elenco dei prodotti di cui all'articolo 28.1 del CRMA– ai rifiuti pre-consumo;
  • introdurre ulteriore flessibilità nel numero di bandi per progetti strategici ai sensi dell'articolo 7 del CRMA richiesti per anno solare, dato l'elevato numero di domande per bando.
     

Per quanto di interesse, segnaliamo che l'approccio adottato dalla Commissione nel Piano presentato sembra non tenere conto delle esigenze e degli interessi del settore dei rifiuti, come ad esempio l’introduzione di alcune restrizioni all'esportazione di rifiuti e includendo i rifiuti pre-consumo negli obiettivi relativi al contenuto di materiale riciclato. L’Associazione, tramite FEAD, monitorerà lo sviluppo e l’attuazione delle misure previste dal Piano d’Azione. 

Per qualsiasi ulteriore approfondimento si rimanda al Piano e agli emendamenti sul CRMA disponibili qui.

» 17.12.2025

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