AssoAmbiente

Circolari

045/2014/NE

Facciamo seguito alle nostre precedenti comunicazione in materia (v. circolari nn. 009/2014 – 025/2014 – 033/2014) per informarVi che nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 73 del 28 marzo 2014, supplemento ordinario n. 30/L, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 14 marzo 204 n. 49 recante attuazione della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Il Decreto in oggetto, che trasmettiamo in allegato, va a potenziare gli obiettivi già previsti nella precedente Direttiva RAEE (2002/96/CE, attuata in Italia con Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151, sostituito dal Decreto in esame): la prevenzione o la riduzione degli impatti sull'ambiente connessi alla produzione delle AEE, l'incremento dei livelli di raccolta e di recupero, la crescita del riutilizzo e il rafforzamento delle misure di controllo, in particolare per quanto riguarda le spedizioni di RAEE all’estero.

Al fine di ottenere tali risultati nel D.Lgs. viene prevista l’estensione del campo di applicazione, nonché l’innalzamento del tasso di raccolta e degli obiettivi di riutilizzo, recupero e riciclaggio. Alleghiamo una nota illustrativa che contiene le principali novità introdotte dal Decreto.

Osserviamo che la maggiore criticità riscontrabile è legata all’assenza, nel Decreto, di un sistema di accreditamento unico ed obbligatorio: esso prefigura infatti un sistema in cui tutti i soggetti muniti di autorizzazione al trattamento possono ricevere RAEE previa semplice iscrizione in un apposito elenco del Centro di coordinamento. In questo contesto, è evidente che il rischio che si profila è che i RAEE di maggior valore vengano venduti sul mercato, fuori dal circuito “ufficiale” dei Consorzi, avendo riguardo esclusivamente al ricavo che se ne può ottenere, piuttosto che alla qualità del trattamento a cui sono destinati, in Italia o all’estero, ed al raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio.

Proprio allo scopo di inserire nel Decreto un sistema di accreditamento per gli impianti di trattamento, tale da garantire omogenei ed elevati standard di trattamento dei RAEE, l'Associazione si è attivamente adoperata in tutte le fasi del processo di recepimento della Direttiva, insieme ad altre componenti della filiera. Sulla base della propria posizione consolidata, l’Associazione ha condiviso e predisposto con Confindustria una nota che è stata veicolata ai diversi rappresentanti istituzionali; ha inoltre partecipato ad alcuni incontri sul recepimento svoltisi presso il Ministero dell’ambiente e ad un’Audizione presso la Commissione Ambiente e Territorio del Senato. La Commissione, nel suo parere, ha recepito esattamente le indicazioni di ASSORAEE (v. precedenti circolari) esprimendole sotto forma di condizione al rilascio del proprio parere positivo. Detta condizione tuttavia, come la maggioranza di quelle poste dal Senato, non è stata accolta nel testo definitivo, come la stessa Commissione ha evidenziato in un’apposita iniziativa sul D.Lgs. RAEE (v. circolare 33/2014). Analoga posizione era stata riportata, su richiesta dell’Associazione, anche nei pareri al Decreto resi dalla Conferenza Unificata delle Regioni e da ANCI.

Nonostante le raccomandazioni e le richieste associative di cui sopra il Ministero ha ritenuto, nel testo definitivo, di rinviare ad un successivo Decreto (che verrà emanato una volta completate le norme di qualità per il trattamento europee) la definizione dei criteri e delle modalità tecniche di trattamento ulteriori, che dovranno essere dimostrati dagli impianti, in aggiunta a quelli già previsti nel Decreto in esame, e delle relative modalità di verifica. In tale Decreto si auspica possa quindi trovare spazio un sistema unico di verifica, ad oggi assente, dei requisiti relativi alla qualità del trattamento.

Informiamo da ultimo che il Decreto entrerà in vigore a partire dal 12 aprile 2014.

Nel rimandare alla Nota allegata per maggiori informazioni, porgiamo cordiali saluti.

» 31.03.2014
Documenti allegati

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