AssoAmbiente

Circolari

090/2014/CS

Facciamo seguito alle precedenti comunicazioni in materia (v. circolare n. 086/2014/PE del 9 luglio 2014) per informare che lo scorso giovedì 17 luglio, presso Confindustria, si è tenuta una riunione a cui hanno preso parte diverse Associazione, tra cui anche UNIRE ed ASSOAMBIENTE, per fare il punto e discutere circa le novità introdotte dal pacchetto “Circular Economy” e le modifiche normative avanzate dalla Commissione europea in materia di gestione dei rifiuti

Come è noto, nei giorni scorsi la Commissione ha pubblicato la Comunicazione sull'Economia Circolare (COM (2014) 398 final "Towards a circular economy: A zero waste programme for Europe") all'interno della quale propone, tra le altre iniziative, l'innalzamento degli attuali tassi di riciclo dei rifiuti urbani e dei rifiuti da imballaggio, nonché il divieto, a partire dal 2025, di conferimento in discarica per i rifiuti non residuali. Contestualmente viene proposto un aumento del 30% della produttività delle risorse entro il 2030, anche se per il momento non si stabilisce un vincolo in tal senso

A seguito di tale Comunicazione e in attuazione della stessa, la Commissione ha presentato una proposta di revisione per le seguenti Direttive:

  • Direttiva Quadro sui Rifiuti 98/2008/CE;
  • Direttiva 62/1994/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio;
  • Direttiva 31/1999/CE sullo smaltimento in discarica;
  • Direttiva 53/2000/CE sui veicoli a fine vita;
  • Direttiva 66/2006/CE su pile, accumulatori e relativi rifiuti;
  • Direttiva 19/2012/UE sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche

La proposta di revisione delle citate Direttive mira ad apportare i seguenti emendamenti alla legislazione esistente:

  • allineamento delle varie definizioni presenti  e contestuale introduzione di nuove definizioni (tra cui quella diMunicipal Waste”);
  • semplificazione e razionalizzazione degli obblighi di comunicazione in particolare da parte degli Stati Membri;
  • introduzione di un “Early Warning System” (sistema di monitoraggio a fini preventivi) per il controllo del rispetto degli obiettivi di riciclaggio previsti;
  • individuazione di condizioni operative minime per una corretta applicazione del principio della responsabilità estesa del produttore;
  • aumento della percentuale di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio per i rifiuti urbani (municipal waste) al 70% entro il 2030;
  • incremento delle percentuali di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio a seconda delle differenti tipologie;
  • limitazione del conferimento in discarica dei rifiuti urbani, ad esclusione del residuo dal loro trattamento, entro il 2030;
  • allineamento agli articoli 290 e 291 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea). 

La proposta legislativa, adottata dalla Commissione lo scorso 2 luglio, è già stata trasmessa al Parlamento e al Consiglio e, nei prossimi mesi, sarà sottoposta al vaglio degli Stati membri e del Parlamento Europeo. Le prossime scadenze riguardano il Gruppo Ambiente del Parlamento europeo, che dovrà riunirsi nei primi giorni di settembre per una analisi dettagliata della valutazione d’impatto del provvedimento, ed il dibattito ministeriale sul pacchetto rifiuti, che potrebbe essere anticipato già nell’ambito del Consiglio fissato per il 28 ottobre p.v.. Ad oggi diversi Stati Membri hanno già espresso un parere di massima negativo sulla proposta di Direttiva criticando l’eccessivo livello di ambizione dei target e le scadenze troppo ravvicinate

Nel corso della riunione sopra citata, Confindustria ha sottolineato che, grazie al suo distaccamento europeo di Bruxelles, si sta adoperando affinché venga individuato un relatore al Parlamento di provenienza italiana, e affinché il provvedimento venga attentamente valutato anche con il supporto della Task Force Ambiente, costituita dai diversi rappresentanti delle Associazioni industriali dei vari Paesi che confluiscono in Business Europe. 

In considerazione di quanto sopra, Confindustria ha ritenuto opportuno convocare tale riunione al fine di individuare le criticità presenti nella proposta di revisione e valutare la migliore organizzazione interna al fine di giungere, in tempi brevi, alla formulazione delle osservazioni confederali, da presentare nei vari Tavoli, sia a livello ministeriale che europeo. Per contribuire a tale processo UNIRE ed ASSOAMBIENTE hanno predisposto un documento di prime osservazioni (v. allegato), che è stato illustrato nel corso della riunione

Al termine dell’incontro, è stato deciso che Confindustria provvederà alla predisposizione di un primo documento di reazione, sulla base della discussione avviata, in cui evidenziare le criticità generali della proposta della Commissione, legate, in particolare, alla definizione di “municipal waste”, di “backfilling”, procedura che prevede l’adozione di “atti delegati” da parte della Commissione, target di riciclaggio particolarmente elevati che necessitano di chiarimenti anche in relazione alla metodologia di calcolo da utilizzare

Parallelamente si procederà a breve alla costituzione di alcuni Gruppi di Lavoro tematici, formati dai rappresentanti delle Associazioni, su alcuni argomenti di interesse generale che necessitano di specifico approfondimento, così da esprimere una posizione chiara e condivisa relativamente agli stessi:

  • GdL 1 - Definizioni-End of Waste - Sottoprodotti; tale GdL si occuperà anche del Backfilling;
  • GdL 2 -  Responsabilità estesa del produttore;
  • GdL 3 - Autorizzazioni e registrazioni.

Considerando che il procedimento di approvazione delle proposte presentate dalla Commissione richiederà diverso tempo e numerosi passaggi tra i vari Organi europei, ci riserviamo di tenerVi informati sugli ulteriori sviluppi in relazione al prosieguo dei lavori

Cordiali saluti.

» 23.07.2014
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