Vi informiamo che martedì 25 novembre scorso, a Roma, è stato presentato il Rapporto nazionale sul riutilizzo 2014 (allegato), a cura del Centro di ricerca economica e sociale “Occhio del Riciclone”. Il Rapporto offre un resoconto delle novità normative legate all’intercettazione dei rifiuti riutilizzabili e agli obiettivi di preparazione al riutilizzo e, attraverso interventi selezionati, riporta lo stato dell’arte del rapporto tra settore del riutilizzo e istituzioni, del dibattito sui centri di riuso, sulle competenze necessarie a svilupparli, sui meccanismi di costruzione delle filiere del riutilizzo, e focus su segmenti specifici come i RAEE, i mercati delle pulci e gli indumenti.
Alla presentazione del Rapporto è intervenuto, in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente, il Dott. Salvatore Corroppolo, che dopo aver inquadrato dal punto di vista normativo la preparazione per il riutilizzo ed il riutilizzo ha dichiarato che il decreto previsto dall’art. 180-bis del TUA (relativo alla costituzione dei centri e reti accreditate di riparazione/riutilizzo, nonché di un catalogo esemplificativo di prodotti e rifiuti da destinare a tali centri) è in fase avanzata di definizione.
I rappresentanti dell’Occhio del Riciclone, nel presentare il Rapporto, si sono soffermati sugli aspetti critici connessi alla definizione di tale decreto:
Una recente ricerca della Doxa stima in circa 19 miliardi di Euro il valore del mercato dell’usato in Italia, con circa 50.000 operatori e 80.000 persone a vario titolo coinvolte. Si tratta di cifre approssimative in quanto vi è una forte componente rappresentata dal mercato informale (scambi tra privati). La Rete nazionale degli operatori dell’usato (ONU) nasce dalla necessità degli operatori dell’usato, hobbisti e professionisti, di avere regole uniche, certe e adeguate per ognuno dei profili del vasto mondo dell’usato, e in particolare chiede:
Alla presentazione del Rapporto sono inoltre state illustrate alcune esperienze significative compiute nel settore, in particolare:
Sono infine, tra gli altri, intervenute Cristina Avenali, Consigliere regionale del Lazio, e Estella Marino, Assessore all’ambiente del Comune di Roma, che hanno entrambe focalizzato l’importanza di superare le ambiguità normative e puntare sui centri del riuso, anche attraverso apposite linee di finanziamento.
Cordiali saluti