Siamo ad informare che nella Gazzetta Ufficiale, serie generale n.50 del 2 marzo 2015, è stato pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il Decreto contenente i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano. Tale Decreto rientra tra le misure previste dal “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione” (PAN GPP), previsto dall’art. 1, comma 1126, della Legge 296/2006, che mirano all’integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto pubblico in determinate categorie merceologiche oggetto di procedure di appalto pubbliche. Il provvedimento si inserisce quindi nel quadro di misure volte a promuovere, attraverso l'orientamento degli acquisti pubblici, l'apertura e l'ampliamento di sbocchi di mercato per i prodotti realizzati in materiali riciclati.
Nello specifico il documento contiene i CAM e alcune indicazioni di carattere generale per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano, che rientra nella categoria “Servizi urbani e al territorio”, prevista dal PAN GPP. A titolo esemplificativo per articoli di arredo urbano si intendono: panchine, fioriere, porta biciclette, tavoli, attrezzature per il gioco e le strutture ludiche, pavimentazioni antitrauma, transenne, steccati, bagni chimici, contenitori per la raccolta dei rifiuti (ad esclusione dei cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti), tappeti per parchi giochi, accessori per piste ciclabili, attraversamenti pedonali, dissuasori di sosta e rallentatori di traffico, tutti prodotti in larga parte costituiti da plastica, gomma, legno, metallo o miscele di questi.
I criteri ambientali minimisono le “considerazioniambientali”,individuate in relazione ad una o più fasi di definizione della procedura di gara,checonsentono di classificare come “verde” la fornitura ol’affidamento oggetto della stessa e che le stazioni appaltanti devono introdurre nelle loro procedure di affidamento. Per ogni criterio ambientale è prevista ancheuna “verifica” costituita da:
L’allegato al Decreto individua quindi i CAM:
In entrambi i casi vengono descritte le differenti tipologie di beni acquistabili dalla PA soffermandosi: sulle specifiche tecniche dei diversi prodotti oggetto dell’appalto, sulle eventuali esclusioni di determinate sostanze pericolose per la loro preparazione, sulle indicazioni del contenuto minimo di materiale riciclato affinchè possano considerarsi “verdi”, nonché sulle verifiche necessarie a classificarli come tali.
Nel rimandare al testo del Decreto, che trasmettiamo in allegato, per ulteriori approfondimenti porgiamo cordiali saluti.