AssoAmbiente

Informiamo che è stata pubblicata nella G.U. n. 124 del 30 maggio 2015 la legge n. 69 del 27 maggio 2015 recante “Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, associazioni di tipo mafioso e falso in bilancio”, in vigore dal prossimo 14 giugno.

La legge c.d. “Anticorruzione” prevede in sintesi:

• la reintroduzione del reato di falso in bilancio come reato di pericolo, procedibile d’ufficio, salvo nell’ipotesi di società non soggetta al fallimento;
• pene aumentate per i delitti contro la P.A. ovvero per le fattispecie di peculato (da 4 anni a 10 anni e 6 mesi), di corruzione propria (da 6 a 10 anni), di corruzione impropria (da 1 a 6 anni), di induzione indebita (da 6 anni a 10 anni e 6 mesi) e di corruzione in atti giudiziari (da 6 a 12 anni, con la possibilità di arrivare fino a 20 nei casi più gravi);
• la circostanza attenuante per chi si adoperi efficacemente per evitare conseguenze ulteriori del delitto, assicurare le prove ed individuare i colpevoli, o per il sequestro delle somme trasferite;
• la possibilità di accedere ai riti alternativi (art. 444 c.p.) alla condizione della previa ed integrale restituzione del prezzo o del profitto del reato contro la pubblica amministrazione;
• il dovere del P.M. di informare l’ANAC qualora proceda per reati contro la P.A.;
• inasprimento delle pene per la partecipazione ad un’associazione mafiosa - punita con la reclusione da 10 a 15 anni – e per l’attività di organizzazione e direzione della stessa – punita con la reclusione tra i 12 ed i 18 anni.

Per completezza, in allegato I riportiamo una nota (predisposta dal Centro Studi Parlamentari - Nomos) sulle principali disposizioni e, nel rinviare al testo integrale della legge, in allegato II alla presente, per ulteriori approfondimenti, restiamo a disposizione per ogni informazione.

Cordiali saluti.