Facciamo seguito alle precedenti comunicazioni in materia (vd. da ultimo circolare n. 083/2015/CS del 24 aprile 2015 avente ad oggetto“Circular Economy – Aggiornamento sui lavori a livello europeo”) per informare che lo scorso 9 luglio il Parlamento Europeo ha approvato, con 394 voti a favore, 197 contrari e 82 astensioni, la risoluzione“Efficienza delle risorse: transizione verso un’economia circolare”.Tale risoluzione risponde alle comunicazioni della Commissione europea sul pacchetto "Circular Economy", presentato il 3 luglio 2014 insieme a una proposta legislativa sui rifiuti - ritirata poi nel mese di dicembre - e sulla quale però sono ripresi i lavori della Commissione (a tal proposito si veda la circolare n° 106/2015/CS del 29 maggio 2015 sull’avvio di una consultazione pubblica della CE su questo argomento) al fine di giungere all’approvazione di un testo ancora più ambizioso.
Nella risoluzione adottata i parlamentari europei sottolineano che l'UE deve utilizzare le risorse naturali in modo più efficiente. Infatti un aumento del 30% della produttività delle risorse entro il 2030 potrebbe aumentare il PIL di quasi l'1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili. La Commissione viene poi invitata a presentare, entro il 2015, una nuova proposta che contenga obiettivi vincolanti in materia di riduzione dei rifiuti e diminuzione graduale dello smaltimento in discarica che porterebbe alla creazione di 180.000 nuovi posti di lavoro.
Inoltre il Parlamento haesortato la Commissione a promuovere una politica per i prodotti tale da aumentarne il ciclo di vita. Per fare ciò viene previsto un riesame della legislazione sulla progettazione ecocompatibile entro la fine del 2016 anche al fine di definire criteri quali la durata, la riparabilità, la riutilizzabilità e la riciclabilità oltre a misure contro l'obsolescenza programmata.
Infine nella risoluzione viene evidenziatoche, per affrontare il problema della scarsità di risorse naturali, l'estrazione e l'utilizzo di quest'ultime devono essere ridotti e il legame tra la crescita e il loro uso deve essere interrotto. Per ottenere un uso sostenibile delle risorse entro il 2050, l'UE deve richiedere una riduzione dei consumi delle stesse a livelli sostenibili, incrementare l'impiego delle energie rinnovabili ed eliminare l’uso di sostanze tossiche. Pertanto l'utilizzo di indicatori in grado di misurare l'efficienza e il consumo delle risorse dovrebbe essere reso obbligatorio a partire dal 2018.
Nel rimandare al testo della risoluzione, che trasmettiamo in allegato, per ulteriori approfondimenti porgiamo cordiali saluti.