AssoAmbiente

Circolari

082/2016/CS

Con la presente facciamo seguito alle precedenti comunicazioni in materia per fornire un aggiornamento in merito allo stato dei lavori, a livello europeo, per l’adozione del pacchetto sulla Circular Economy.

 

Lo scorso lunedì 23 marzo si è tenuto a Bruxelles un convegno (v. programma allegato) dal titoloThe private waste management sector - an essential partner in the circular economy” al quale ha partecipato anche FISE UNIRE. Il convegno ha visto la partecipazione, oltre che del Presidente FEAD, David Palmer Jones, dello shadow rapporteur sulla Circular Economy del Parlamento Europeo Karl Heinz-Florenz e del Direttore Green Economy della Commissione europea Kestutis Sadauskas.

 

Nel corso dell’evento è stato evidenziato come il settore del riciclaggio sia ormai a tutti gli effetti un comparto industriale, con fatturati importanti e numerosi dipendenti, e che ricopre un ruolo centrale nel conseguimento degli obiettivi previsti dal pacchetto sull’Economia circolare. I rappresentanti FEAD hanno poi sottolineato come sia fondamentale, da parte delle Istituzioni, garantire stabilità e certezza normativa, oltre che un’adeguata concorrenza, per l’intero settore del riciclo. Infine si è posto l’accento sulla necessità di prevedere, all’interno del pacchetto, una serie di strumenti economici che siano da supporto allo sviluppo, e al successivo mantenimento, del mercato dei prodotti riciclati. Tra i vari strumenti proposti vi sono: l’incremento del contenuto di materiali riciclati nei prodotti, la diffusione del GPP e le misure fiscali (0% IVA sui materiali riciclati, tassa per smaltimento in discarica).

 

Il rappresentante della CE ha sottolineato la volontà della Commissione di procedere ad una semplificazione della normativa in materia di spedizione dei rifiuti all’interno dell’EU con l’intento di ampliare il mercato rendendolo europeo. Per quanto riguarda gli strumenti economici ha concordato sulla necessità di individuare quelli più adatti ma ha anche evidenziato la necessità di un ragionamento più organico e approfondito (soprattutto per quanto riguarda l’IVA che impatta inevitabilmente in molti settori differenti).

 

In data 24 maggio si è invece tenuta, sempre a Bruxelles, la riunione del Comitato 2 “Material Recovery” di FEAD, alla quale ha preso parte anche FISE UNIRE, dove si è fatto il punto sui lavori delle varie Istituzioni europee (Parlamento e Consiglio) coinvolte nel procedimento di revisione delle Direttive in materia di rifiuti.

 

Rispetto ai lavori che si stanno svolgendo presso il Parlamento europee si è in attesa della pubblicazione del documento predisposto dal Rapporteur alla Commissione Ambiente, On. Simona Bonafè. Ad oggi è stato pubblicato solamente quello riguardante le Direttive RAEE, Pile e accumulatori ed ELV (v. allegato) che però, oltre alla richiesta di una metodologia di raccolta dei dati più uniforme ed accurata in tutti gli Stati membri, non aggiunge altro alla proposta originaria della Commissione europea. Nel corso dell’incontro è poi stato illustrato ai presenti il rapporto dell’ITRE (Industry) Committee del Parlamento europeo che, sebbene non vincolante, contiene una serie di raccomandazioni per la Commissione ambiente del Parlamento. Nel documento viene evidenziata la necessità di: aumentare gli obiettivi di riciclaggio, ridurre ulteriormente la percentuale di smaltimento in discarica (dall’attuale 10% al 5%), prevedere una definizione di “Commercial & industrial waste”, individuare un target separato per il riuso e incentivare il ricorso agli strumenti economici per supportare il settore. Infine, per quanto riguarda la Direttiva RAEE, il rapporto dell’ITRE chiede che la Commissione europea adotti e renda obbligatori gli standards CENELEC per il trattamento dei RAEE.

 

Per quanto riguarda le prossime scadenze si segnala che, una volta pubblicata la relazione del Rapporteur Bonafè, seguirà il confronto in Commissione Ambiente, con il 23 giugno 2016 fissato come termine per la presentazione degli emendamenti. Per i primi giorni di novembre si prevede il voto in Commissione e quindi in Assemblea Plenaria. Il medesimo percorso, ma con qualche giorno di anticipo proprio per il suo carattere di raccomandazione nei confronti dei lavori della Commissione Ambiente del PE, lo seguirà il rapporto dell’ITRE Committee del PE.

 

Infine rispetto ai lavori del Consiglio Europeo si segnala che la Presidenza Olandese è interessata a giungere, prima del termine del suo mandato (30 giugno 2016), ad una generale condivisione del Consiglio sulle osservazioni sul “pacchetto” della CE, per poi lasciare alla nuova Presidenza (Slovacchia) la fase relativa alle negoziazioni con il Parlamento europeo. Nell’ultima versione del non-paper della Presidenza Olandese, datato 17 maggio 2016, sono state riscontrate delle interessanti modifiche, tra cui l’intenzione di eliminare la definizione di “Final recycling process” e il mantenimento di quella originalmente proposta di “preparing for re-use”, sebbene permanga la criticità legata alla volontà di eliminare il criterio quantitativo nella definizione di “Municipal waste”.

 

Nel riservarci di tenerVi informati sugli ulteriori sviluppi, porgiamo cordiali saluti.

 

 

 

» 27.05.2016
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