AssoAmbiente

Circolari

023/2017/NE

Lo scorso 26 gennaio si è tenuto presso l’Università LUISS di Roma un seminario su Concorrenza e regolazione nella gestione dei rifiuti”, nel corso del quale, dopo l’introduzione del Presidente CONAI, sono intervenuti i relatori Gustavo Olivieri (LUISS) e Michele Grillo (Università Cattolica del Sacro Cuore Milano), per illustrare i risultati dello studio “La gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia: profili e criticità concorrenziali”, promossa da CONAI e realizzata dalla LUISS (v. allegato).

Le relazioni si sono concentrate sui rilievi critici mossi dall’Antitrust al sistema CONAI e sulle obiezioni che contro questi possono essere sollevate.

Per quanto riguarda i primi, ad essere criticati dall’Autorità sarebbero in sintesi:

  • la scarsa concorrenzialità del sistema italiano e la mancanza di una effettiva alternatività dei modelli autonomi o cauzionali, previsti dalla legge, rispetto al CONAI;
  • le scelte gestionali per il finanziamento (in particolare il CAC) che: a) non è commisurato al costo che l’imballaggio produce sull’avvio al riciclo; b) rischia di determinare sussidi incrociati tra produttori di imballaggi primari e produttori di imballaggi secondari/terziari;
  • l’attuale perimetrazione dell’ambito di competenza comunale, con riferimento alla raccolta dei rifiuti (non solo di imballaggio): in sostanza, ci si chiede se i compliance scheme per l’EPR non possano intervenire anche nelle raccolte differenziate, superando la privativa comunale.

Per quanto riguarda le obiezioni a tali rilievi, dagli autori dello studio sono state messe in luce soprattutto:

  • l’esigenza di assicurare in via prioritaria l’universalità del servizio con copertura dell’intero territorio nazionale ed in qualsiasi congiuntura economica, evitando la pratica del c.d. “cherry picking”;
  • la sussidiarietà dell’intervento del Conai rispetto al mercato e agli altri operatori economici, compresi i sistemi autonomi;
  • l’incidenza sul costo e le difficoltà burocratiche che comporterebbe la scelta di un sistema in cui vi sia libertà per tutti gli operatori di accorrere dove il servizio sia più remunerativo, lasciando parimenti alla libera contrattazione quello meno remunerativo,  in quanto le municipalità sarebbero costrette a confrontarsi con una moltitudine di operatori;
  • la recente introduzione da parte del CONAI, per gli imballaggi in plastica, di un CAC differenziato incentivante la produzione di materiali eco-compatibili.

A seguire si è tenuta una tavola rotonda a cui sono intervenuti, tra gli altri, Giovanni Pitruzzella, Presidente dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), e Raffaele Bifulco, Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente. Il primo ha evidenziato come i rilievi dell’indagine dell’Autorità sono propositivi in un ottica pro-concorrenziale, con la convinzione che quest’ultima possa essere uno stimolo anche al raggiungimento di obiettivi ambientali. Il secondo ha  spiegato che per una riforma del sistema in chiave maggiormente concorrenziale si possono delineare due percorsi:

  • uno più “soft”, consistente in alcune modifiche alla normativa su aspetti mirati, che potrebbero essere introdotte nel ddl concorrenza, attualmente all’esame del Parlamento;
  • l’altro consistente in una delega al Governo con il compito di riformare l’attuale disciplina del sistema e che preveda quali possibili criteri:
  • la piena competitività dei diversi sistemi di compliance, ferma restando la libera scelta tra gli stessi da parte degli obbligati;
  • la limitazione del fenomeno degli accantonamenti dei Consorzi;
  • la necessità di stimolare investimenti nella ricerca e nell’innovazione per il miglioramento dei materiali, l’efficacia dell’uso delle risorse e la riduzione degli impatti negativi per l’ambiente e la salute;
  • l’invarianza degli oneri per la finanza pubblica e il contenimento dei costi a carico di utenti e cittadini;
  • il rafforzamento del ruolo dell’ISPRA (per coordinamento e sanzioni); la partecipazione pubblica nella governance dei Consorzi.

Nel rinviare alla lettura dello studio, in allegato alla presente, per maggiori approfondimenti, inviamo cordiali saluti.

» 01.02.2017
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