AssoAmbiente

Circolari

215/2017/CS

Nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017 è stato pubblicato il Decreto 11 ottobre 2017 contenente i “Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”.

Il Decreto, come nel caso dei precedenti già pubblicati, è parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (PAN GPP) e consentirà alle stazioni appaltanti di ridurre gli impatti ambientali degli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici, considerati in un’ottica di ciclo di vita.

Il suo obiettivo è quello di “ridurre l’impatto ambientale sulle risorse naturali, di aumentare l’uso di materiali riciclati aumentando così il recupero dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti da demolizione e costruzione”. Questo contribuirà inoltre al “raggiungimento dell’obiettivo di riciclare entro il 2020 almeno il 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, nonché i prodotti contenenti materiali post-consumo o derivanti dal recupero degli scarti, dei materiali provenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi e quelli derivanti dall’utilizzo del polverino di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso”.

Il Decreto, per quanto riguarda l’attività di disassemblaggio, prevede che almeno il 50% del peso dei componenti edilizi e degli elementi prefabbricati, escludendo gli impianti, deve essere sottoponibile, a fine vita, a demolizione selettiva ed essere riciclabile o riutilizzabile. Di tale percentuale, almeno il 15% deve essere costituito da materiali non strutturali; mentre il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati. Di tale percentuale, almeno il 5% deve essere costituita da materiali non strutturali. Il Decreto poi illustra dei criteri specifici per i seguenti componenti edilizi: Calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati; Elementi prefabbricati in calcestruzzo; Laterizi; Sostenibilità e legalità del legno; Ghisa, ferro, acciaio; Componenti in materie plastiche; Murature in pietrame e miste; Tramezzature e controsoffitti; Isolanti termici ed acustici; Pavimenti e rivestimenti; Pitture e vernici; Impianti di illuminazione per interni ed esterni; Impianti di riscaldamento e condizionamento; Impianti idrico sanitari.

Siamo ad evidenziare che il Decreto, per quanto riguarda gli isolanti termici ed acustici, prevede che questi possano essere costituiti anche da gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso che, viste le caratteristiche di elasticità, fono-assorbenza e resistenza termica, risulta un ottimo materiale per la limitazione della trasmissione dei rumori e delle vibrazioni negli edifici. In particolare, se nel progetto (di nuova costruzione, ristrutturazione o riqualificazione di un edificio pubblico) è previsto l’impiego di isolanti termici ed acustici contenenti gomma, questa dovrà essere costituita, per almeno il 60%, da gomma riciclata ottenuta dal trattamento dei PFU. Questo sia nel caso di isolanti sotto forma di pannello, di isolanti stipati o a spruzzo/insufflato e di isolanti in materassini.

Rimandiamo al testo del Decreto, che trasmettiamo in allegato, per ulteriori informazioni.

» 13.12.2017
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