Siamo ad informare che con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013, il MATTM ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti. Tale documento è il risultato di un percorso di condivisione iniziato lo scorso anno che ha coinvolto i rappresentanti degli enti locali, del mondo della produzione, dell’associazionismo ambientale e della cittadinanza più ampia. L’adozione è avvenuta nel rispetto della scadenza comunitaria prevista dalla Direttiva 2008/98/CE per il prossimo 12 dicembre 2013.
La Direttiva definisce “prevenzione” le misure prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, e che riducono:
1. la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita;
2. gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sull’ambiente e la salute umana;
3. il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti.
Lo scopo del Programma è quello di dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti e, poiché la produzione dei rifiuti è legata a fattori socioeconomici, è stato scelto di utilizzare come indicatore per gli obiettivi del Programma la produzione di rifiuti rapportata all’andamento del PIL.
Gli obiettivi di prevenzione, fissati dal Programma al 2020 rispetto ai valori registrati nel 2010, sono i seguenti:
· Riduzione del 5%della produzione di rifiuti urbani per unità di Pil;
· Riduzione del 10%della produzione di rifiuti speciali pericolosi per unità di Pil;
· Riduzione del 5%della produzione di rifiuti speciali non pericolosi per unità di Pil.
Al fine di assicurare la massima trasparenza e condivisione del Programma, sarà istituito un Tavolo di lavoro permanente, presso il MATTM, che coinvolga i soggetti pubblici e i portatori di interesse attivi nell’attuazione delle misure previste dal Programma. Compito del Tavolo è quello di effettuare il monitoraggio dell’attuazione del Programma nazionale e dei programmi regionali, individuare le criticità e proporre specifiche azioni prioritarie e misure integrative al fine dell’aggiornamento dei programmi stessi.
Nella redazione del Programma sono state considerate una serie di misure di carattere generale che possono contribuire in misura rilevante al successo delle politiche di prevenzione nel loro complesso.
Tra le misure generali rientrano:
· la produzione sostenibile;
· il Green Public Procurement per le pubbliche amministrazioni;
· il riutilizzo, l’informazione e la sensibilizzazione;
· gli strumenti economici, fiscali e di regolamentazione;
· la promozione della ricerca.
In relazione a queste misure si evidenzia la centralità del tema del riutilizzo che vede impegnato il Ministero nella preparazione dei decreti attuativi previsti dall’articolo 180-bis del D.Lgs 152/2006.
Il Programma di Prevenzione, rivolge inoltre la sua attenzione ai cosiddetti flussi prioritari di prodotti/rifiuti che possono essere individuati tra quelli più rilevanti dal punto di vista quantitativo oppure tra quelli più suscettibili di essere ridotti facilmente e in modo efficiente. In base alle Linee Guida della Commissione europea, i flussi prioritari su cui focalizzare le misure di prevenzione sono i rifiuti biodegradabili con particolare attenzione agli scarti alimentari, i rifiuti cartacei, i rifiuti da imballaggio, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ed i rifiuti da costruzione e demolizione. Per ognuno di questi flussi il Programma fornisce una serie di specifiche misure a livello locale o nazionale tali da consentire il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione previsti.
Secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale, le Regioni dovranno integrare, entro un anno, la loro pianificazione territoriale con le indicazioni contenute nel Programma nazionale.
Nel rimandare al contenuto del Decreto Direttoriale e del Programma Nazionale di Prevenzione, che trasmettiamo in allegato, per ulteriori approfondimenti, porgiamo cordiali saluti.
Cordiali saluti.