Assoambiente

156/2014/PE

Informiamo che sulla G.U. n. 262 dell’11 novembre 2014 è stata pubblicata la legge 11 novembre 2014, n. 164recante“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”.

Rispetto a quanto già anticipato con la precedente circolare e nota associativa (v. circ. 134/2014), segnaliamo che, per le disposizioni di interesse del comparto, in fase di conversione sono state apportate le seguenti modifiche:

all’art. 8 sono stati introdotti ulteriori principi e criteri direttivi per il prossimo decreto (previsto entro il 10 febbraio 2015) per il riordino e la semplificazione in materia di terre e rocce, per il quale peraltro è stata prevista anche una fase di consultazione pubblica;
all’art. 33 sono state apportate ulteriori modifiche in merito all’intervento di ripristino dell’area di Bagnoli ed in particolare per la rigenerazione urbana dell’area;
all’art. 34, in materia di semplificazione delle procedure in materia di bonifica, vengono introdotti nuovi commi tra cui il comma 7, peraltro modificato dal D.L. 165/2014 (v. circ. 157/2014 a cui si rimanda per il dettaglio del disposto), il comma 7-bis sulla possibilità di introdurre tecnologie innovative per le bonifiche in situ, il comma 10-bis che apporta ulteriori modifiche all’art. 242-bis del DLgs 152/2006 in materia di semplificazione delle procedure di bonifica;
con il nuovo art. 35 vengono introdotte disposizioni in materia di realizzazione, su scala nazionale, di un sistema adeguato e integrato di gestione dei rifiuti urbani. Tale sistema dovrà includere impianti di termovalorizzazione, che dovranno essere autorizzati come impianti di recupero R1 (in base alla formula di efficienza riportato nella direttiva 2008/98/CE come recepito dal DLgs 152/06 e smi) e impianti di compostaggio. Per gli impianti di termovalorizzazione, nel ribadire che non sussistono vincoli di bacino al trattamento (in quanto attività di recupero energetico) dei rifiuti urbani, si precisa, nello stesso articolo, la priorità di conferimento per i rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale, in cui lo stesso impianto è ubicato, ed il riconoscimento alla stessa regione di un tributo, da parte dei gestori degli impianti, pari a 20 euro/ton per ogni tonnellata di RU indifferenziato di provenienza extraregionale. L’articolo introduce inoltre ulteriori disposizioni in materia di gestione dei beni in polietilene.

Segnalo infine che in fase di conversione è stata introdotta una ulteriore modifica all’art. 149-bis del D.Lgs 152/06 in materia di affidamento dei servizi che, sebbene riferito al settore idrico, precisa che “l'affidamento diretto può avvenire a favore di società in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house, partecipate esclusivamente e direttamente da enti locali compresi nell'ambito territoriale ottimale”.

Nel rinviare al testo coordinato del decreto-legge 133/2014, in allegato alla presente, per ulteriori approfondimenti, rimandiamo a disposizione per ogni informazione.